Oblò cubano
Juan Juan Almeida riabbraccia i suoi cari
Ieri a Miami, con la figlia Indira e la moglie Consuelo
Ieri a Miami, con la figlia Indira e la moglie Consuelo 
27 Agosto 2010
 

Juan Juan Almeida, figlio di uno dei più famosi comandanti della rivoluzione cubana, è arrivato ieri sera all'Aereoporto Internazionale di Miami, passando per la città messicana di Cancún, dopo essere riuscito a lasciare Cuba, al termine di un lungo sciopero della fame per reclamare un permesso di uscita umanitario.

«Ringrazio i media, la Chiesa cattolica, tutti coloro che hanno influito in maniera determinante sulla mia liberazione. Ringrazio pure chi mi ha criticato», ha detto Almeida alla stampa. «Il mio obiettivo era ricongiungermi alla mia famiglia», ha spiegato il figlio dello scomparso comandante Juan Almeida Bosque, ex vicepresidente del Consiglio di Stato.

Almeida è arrivato a Miami con un permesso temporaneo, ottenuto grazie all'intervento risolutivo del cardinale Jaime Ortega.

«Finalmente siamo tutti uniti» ha detto la figlia Indira Omana «io e mia madre abbiamo percorso un cammino difficile e siamo molto nervose».

Negli anni Ottanta, Almeida godeva del permesso per recarsi ogni due anni in Belgio dove si curava una malattia degenerativa alle ossa, ma dal 2003 questa concessione è stata revocata.

Almeida ha cominciato a realizzare atti di protesta lungo le strade dell'Avana reclamando giustizia e si è trasformato in un critico del governo cubano. Ha scritto anche un libro con forti accenti polemici nei confronti del castrismo, intitolato Memorias de un guerrillero cubano desconocido. In diverse occasioni ha tentato di uscire illegalmente dall'isola.

Almeida dovrebbe restare almeno una settimana con la moglie Consuelo Quesada e con la figlia Indira, che vivono a Miami, dopo andrà a Los Angeles per curarsi nel centro medico del Sinaì.

«La Chiesa ha svolto un ruolo decisivo e devo ringraziarla. Il Vaticano ha accolto con favore la lettera degli intellettuali e le accorate preghiere di mia figlia. Devo ringraziare molte persone, persino il governo che ha cambiato opinione».

Resta il fatto che Juan Juan Almeida ha dovuto attendere oltre sette anni per esercitare un diritto fondamentale: lasciare il paese per curarsi e rivedere la sua famiglia. Non è poco.

 

Gordiano Lupi

 

(Fonte El Nuevo Herald)


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