Elezione membri Csm. Il Parlamento non ratifichi le scelte delle segreterie di partito ma sia protagonista
23 Luglio 2010
 

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha richiamato il Parlamento perché, entro la fine di luglio proceda alla elezione degli otto membri mancanti del Consiglio Superiore della Magistratura. Un voto in cui, abitualmente, si va avanti a vuoto in attesa delle decisioni spartitorie ed extraparlamentari delle segreterie di partito. Ennesima occasione per svuotare il Parlamento delle proprie funzioni.

Trasparenza e conoscenza anche in questa occasione potrebbero essere la soluzione. E per questo sto preparando un disegno di legge in cui si prevede che le sedute del Parlamento per l'elezione dei membri del Csm siano precedute da audizioni pubbliche dei candidati. Questi -proposti da almeno un parlamentare- dovrebbero essere auditi in seduta pubblica con possibilità di domande da parte dei parlamentari in sede di commissioni Affari Costituzionali e Giustizia (o prevedendone una ad hoc) congiunte di Camera e Senato. Dopo le audizioni il Parlamento dovrebbe essere convocato per l'elezione.

Una sorta di quello che avviene con la nomina dei membri della Corte Suprema in Usa, la cui indicazione da parte della Casa Bianca deve essere vagliata e verificata dal Congresso.

 

Donatella Poretti


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276