Diario di bordo
Martina Simonini. Cosa c’è da festeggiare?
29 Giugno 2010
 

Si legge sui giornali locali dell’enorme successo della Festa dell’Acqua del 27 giugno u.s. organizzata dall’ente Provincia di Sondrio…

Garibaldi sorrideva ad una piazza effettivamente piena perché Davide Van De Sfroos è bravo e fa sempre piacere ascoltarlo, soprattutto se il concerto è gratis…

Ma mi domando: cosa c’era da festeggiare?

Farsi delle domande è già un po’ darsi delle risposte ed allora provo ad interrogarmi.

C’era da festeggiare il ritardo di mesi nella firma dell’intesa che dovrebbe rendere efficace il bilancio idrico che dovrebbe determinare regole più stringenti per la captazione delle acque a fini idroelettrici?

C’è da festeggiare un certo numero di ricorsi avverso il suddetto bilancio idrico?

C’è da festeggiare che, per il trasferimento della titolarità del demanio idrico, Lega e PDL propongono un ordine del giorno in Consiglio provinciale e lo modificano e ne votano un altro in Consiglio regionale?

C’è da festeggiare che la nostra provincia non riesce ad esigere canoni e sovraccanoni per i prelievi in esubero di acqua ai fini idroelettrici?

C’è da festeggiare la non applicazione del Deflusso Minimo Vitale o il fatto che per la sua applicazione la Regione Lombardia usi criteri diversi di volta in volta?

C’è da festeggiare il fatto che tra sei mesi scadono le prime grosse concessioni di derivazione per l’idroelettrico e non sappiamo ancora come verranno rinnovate?

C’è da festeggiare la privatizzazione dell’acqua?

 

Ma forse era una manifestazione di protesta e non una festa… forse si protestava per l’art. 15 della redigendo manovra finanziaria: che cosa dice questo articolo 15? Dice che i produttori di energia elettrica dovranno pagare un canone aggiuntivo che rimarrà allo Stato… Ennò, questo non è federalismo effettivamente! Ma dovremmo scendere in piazza per questo?! Perché non scendono in piazza i produttori di energia elettrica per questo ingiusto ulteriore balzello? C’è già un accordo tra il Governo ed i produttori di energia idroelettrica per il rinnovo delle concessioni e quindi va bene così?!?

No, se il motivo della protesta è questo, non mi sembra che ci sia da scendere in piazza...

 

Ma allora perché? Perché la festa dell’acqua? Per trascorrere una piacevole gaudente e ludica giornata a spese della collettività? Mmmmha!?!

 

Martina Simonini

(per 'l Gazetin, luglio 2010)


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