Diario di bordo
Vincenzo Donvito. Contrabbando sigarette in crescita 
Liberalizzazione del mercato per non finire come con le droghe illegali
25 Giugno 2010
 

Il giorno dopo che la Corte europea di Giustizia ha sentenziato contro la politica italiana dei prezzi minimi delle sigarette fissati per legge e che impediscono la concorrenza, i dati dell'Agenzia delle Dogane sui sequestri 2009 e nei primi tre mesi del 2010 impongono decisioni immediate. Pena l'invasione del mercato clandestino da parte di enormi partite di sigarette di contrabbando... e problemi connessi.

Undici milioni i pacchetti sequestrati nel 2009 (+1,1% sul 2008) e +35% nei primi tre mesi del 2010. Come hub i porti di Ancona, Bari e Venezia, la merce arriva con destinazioni preordinate (600 mila pacchetti sequestrati a Venezia provenienti dalla Grecia con direzione Firenze), il che fa presupporre che la malavita è già organizzata sul territorio e fa ordinativi rispetto alla domanda del proprio mercato.

La logica di espansione è la medesima delle droghe illegali.

In quest'ultimo caso a più repressione di consumatori, spacciatori e trafficanti corrisponde un aumento del prezzo al dettaglio, quindi maggiore remunerazioni per venditori che aumentano.

Per le sigarette, sia per il carico fiscale che per le campagne di disincentivazione al consumo, il costo del pacchetto di sigarette è sempre più alto e chi lo acquista non ha alternative al prezzo imposto. Il mercato clandestino trova quindi terreno fertile, anche perché i fumatori più accaniti sono fra i giovani che sono anche con meno disponibilità economica e più disinibiti degli adulti per rivolgersi al mercato clandestino.

Lo scenario futuro è sconsolante. Oggi questure, prefetture, aule di tribunale e carceri sono intasati di processi connessi alle droghe illegali. Vogliamo oberarli anche col tentativo di riportare alla legalità il crescente mercato clandestino del contrabbando di sigarette? Per impedirlo c'è solo un modo: levare il mercato alla malavita. Nel nostro caso non c'è neanche da esporsi alla violazione di accordi internazionali come sarebbe se si dovessero legalizzare le droghe oggi illegali. Le sigarette sono già legali, si tratta solo di impedire che il mercato economico sia gestito solo dalla malavita; quindi: liberalizzare i punti vendita e levare le tariffe obbligate di vendita. In quest'ultimo caso eviteremmo anche il futuro multone che sicuramente sta per giungerci dalla Ue.

Una decisione che non andrebbe a discapito delle campagne salutiste perché i prezzi dei pacchetti sarebbero più bassi e quindi più invitanti. I prezzi bassi si trovano già ora, che ovunque si può comprare di contrabbando. Una decisione, infine, che potrebbe andare a vantaggio delle campagne di disincentivazione al consumo: i soldi risparmiati per la repressione della malavita potrebbero essere anche investiti in campagne più incisive.

 

Vincenzo Donvito, presidente Aduc


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