Oblò cubano
La Rivoluzione Bianca
20 Maggio 2010
 

Le parole di Yoani Sánchez portano speranza e fanno presagire piccoli cambiamenti nella vita quotidiana dei cubani, soprattutto una diversità di atteggiamento nei confronti del potere. Pare che la gente affronti le difficoltà con minor fatalismo. Nel Twitter di Yoani leggiamo un accenno interessante alla Rivoluzione Bianca.


Mi dice Dagoberto Valdés (foto): finalmente la transizione cubana ha il suo colore e il suo fiore: la Rivoluzione Bianca e i gladioli. La storia si muove con i suoi tempi e a volte pare esasperante, ma oggi una ribellione dei piccoli cerca di aprire un nuovo corso a Cuba. Qualcuno è diventato allergico ai vestiti bianchi e gli fa male la retina quando vede tutto quel chiarore, ma sono soltanto esseri anonimi che con una smorfia di disgusto e un commento acido, stanno perdendo un potere fondato soltanto su inerzia e paura”.


Ancora più importante il racconto di un breve tentativo di manifestazione pacifica messo in atto da poche persone sule scalinate del Campidoglio avanero.


Ieri all’una del pomeriggio un gruppo di persone ha innalzato cartelli con sopra scritto Zapata Vive sulla scalinata del Campidoglio dell’Avana e i partecipanti alla breve manifestazione hanno gridato più volte: Libertà. Raccontano alcuni testimoni che diversi turisti si sono uniti al gruppo e hanno cominciato a gridare anche loro: Libertà. Tutto è stato molto breve ma la notizia già percorre le strade dell’Avana”.


Sono le notizie che fanno sperare - senza esagerare con l’ottimismo - ancora una volta nel cambiamento.


Gordiano Lupi


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