Diario di bordo
Le parafarmacie a Fazio: siamo una realtà, nessuno può cancellarci
19 Aprile 2010
 

«Nessuno può pensare di cancellare le parafarmacie con un tratto di penna senza pagare un prezzo in termini politici ed economici», questo l'avvertimento che i farmacisti hanno inviato ieri ai politici alla manifestazione organizzata dal Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, A.N.P.I. e F.E.F. a Roma in Piazza Monte Citorio.

 

In camice e maschera bianca al volto i farmacisti si sono rivolti direttamente a Fazio che nei giorni scorsi ad un congresso organizzato da Federfarma aveva espresso l'intenzione di voler cambiare il termine “parafarmacia”: il Ministro - dicono - deve guardare più alla sostanza delle cose che all’immagine e deve, proprio perché ministro della salute, saper dialogare con tutti, non solo ed esclusivamente con chi cerca di difendere i propri interessi.

«I farmacisti non sono rappresentati esclusivamente da FOFI e Federfarma» afferma Devito, presidente MNLF, «al contrario questi due organi, stanno perdendo sempre più terreno proprio perché schiacciati su posizioni estremamente conservatrici».

 

Ieri, alla manifestazione, abbiamo scelto di portare la maschera bianca al volto, perché siamo come fantasmi per le Istituzioni che tutte, tranne l'Antitrust, ci considerano come dei “fantasmi” dialogando unicamente con lobby e corporazioni.

A tre anni dalle liberalizzazioni si sono aperte oltre 3.200 nuove aziende, dato lavoro a circa 8.000 persone e famiglie, prodotto oltre 600 mln euro/anno di risparmio per i cittadini, questi - dicono gli organizzatori della manifestazione - sono fatti incontrovertibili. Andare avanti con le liberalizzazioni significa creare anche nuove opportunità per i professionisti che, come nel caso degli informatori scientifici del farmaco, hanno perso il proprio posto di lavoro.

 

«Le liberalizzazioni non vanno arrestate» conclude Devito, «vanno arricchite allargando il numero dei farmaci vendibili fuori dalle farmacie. Nessuna possibilità per i partecipanti alla manifestazione di aderire ad “inciuci” o scorciatoie, qualsiasi sanatoria è lontana dalle logiche liberali a cui s'ispira la nostra azione».

 

MNLF

Movimento Nazionale Liberi Farmacisti


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