Diario di bordo
Valter Vecellio. La situazione. Ecco a voi Diego Sabatinelli, il violento aggressore…
26 Marzo 2010
 

Questa nota vuole cominciare con un’espressione di personale solidarietà nei confronti di Diego Sabatinelli (foto), il “violento”, come lo ha pubblicamente definito il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi; l’aggressore, come lo ha definito il ministro della Difesa Ignazio Larussa. Ora pensare che Diego abbia potuto e voluto anche solo pensare a un comportamento violento, è cosa per chiunque lo conosce, assolutamente incredibile e ridicola. Ad ogni modo il 31 marzo, mercoledì prossimo, Diego sarà interrogato dai magistrati di Perugia. Diego una passeggiata poteva farsela anche senza dover andare a farsi interrogare per quella che è a tutti gli effetti una manifesta sciocchezza, pensate: due mattacchioni che fanno dei pasticci – e per carità di patria limitiamoci a definirli pasticci – e non trovano di meglio, loro e chi sta sopra di loro, che accusare presunte violenze, denunciare inesistenti impedimenti e altre deprimenti amenità. Per i loro pasticci la macchina della giustizia deve perdere tempo invece di occuparsi di cose serie, e tutto ciò naturalmente a spese di noi tutti contribuenti. Ha ragione Diego, quando invita a ricordarcelo il 28 e il 29 marzo. Chi lo ha denunciato ci ha dato un motivo di più per votare le liste Bonino-Pannella.

 

Non bisogna comunque sorprendersi più di tanto. Chi frequenta le aule di giustizia ne vede, letteralmente, di tutti i colori. Questa storia è della serie: “Incredibile, ma vero”. Dunque: “Ho solo fumato una sigaretta lasciata da mio nipote in macchia”. Si è difeso così un anziano di 81 anni citato in giudizio per avere guidato l’auto sotto effetto di sostanze stupefacenti. Questo signore, residente a Tivoli, è stato fermato il 31 luglio del 2008 – avete sentito bene, 2008 – da una pattuglia di carabinieri per un normale controllo mentre era alla guida della sua automobile. Risultò essere sotto effetto di hashish. E viene fuori la storia: non avendo sigarette, l’anziano non aveva resistito alla tentazione di prelevarne una dal pacchetto lasciato sul sedile accanto a quello di guida. I militari, accortisi dello strano odore che fuoriusciva dal veicolo, sottoposero l’uomo alle analisi di rito, il test confermò che l’uomo era sotto effetto di stupefacenti. Il processo comincerà a Tivoli il 18 giugno prossimo. Fatti del 2008, un imputato di 81 anni.

 

Prima di finire una cosa estremamente seria, e sarà per questo che non ne ha parlato nessuno. Giorni fa si è svolta la Conferenza Mondiale sull’Amianto, organizzata dall’Istituto Superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro. Dai risultati emersi si ricava che la situazione della regione Lazio è particolarmente preoccupante. Si registrano ogni anno dai 50 agli 80 decessi causati dall’esposizione all’amianto, e solo almeno 800 edifici pubblici che fanno registrare la presenza di questa pericolosa sostanza. Il Lazio è tra quelle regioni che in cinque anni, a fronte di un sostanzioso contributo economico stanziato dal ministero dell’Ambiente, non hanno adempiuto completamente alle operazioni di mappatura della presenza di amianto. Mancano le rilevazioni sugli edifici non ritenuti pubblici e sulle svariate discariche abusive presenti in tutta la regione. E anche da qui si comprende l’importanza che ci siano dei radicali nel prossimo consiglio regionale e che Emma Bonino diventi presidente della Regione Lazio.

Questa la situazione, questi i fatti.

 

Valter Vecellio

va.vecellio@gmail.com

(da Notizie radicali, 25 marzo 2010)


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