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Annagloria Del Piano, Giuseppina Angrisani, Adele Desideri, Rosa Berti Sabbieti... 
21 marzo. “Staffetta poetica” per la Giornata mondiale della poesia. 4
Sylvia Plath
Sylvia Plath 
16 Marzo 2010
 

 

Al brivido


Sei un urlo di sirena

che schiaffeggia l’asfalto

della città annerata;

prima, la civetta in un pianto

tra vecchi camini

poi, un gelido vento da nord

e così sei entrato con un fracasso

e hai rotto i vetri superstiti

alla morìa dei freddi;

la casa è vuota

vi abita un brivido di memorie:

maschera d’una favola in frantumi.


Rosa Berti Sabbieti

(da I passi del tempo, Edizioni del Leone, 1992)

 

 

Non mangio farfalle

non bevo rinoceronti

non parlo coi gufi

non sento le lucciole

non tocco gli ippogrifi

Ma firmo

l’umor sottile

sul muso di una stella.

 

Adele Desideri

(da non tocco gli ippogrifi, Campanotto, 2006)

 

 

E LE STELLE TI STANNO A GUARDARE

 

Amica mia dimmi,

da quanto tempo non alzi più gli occhi

per ammirare le miriadi di stelle

che, come un abito da sera,

elegantemente veste il cielo all’imbrunire?

Un tempo tutte le sere

con loro stavi per ore a parlare

chiedendo del tuo amore lontano

e rendendole complici

delle tue giovani emozioni.

Ora le ignori,

e al cielo non alzi lo sguardo

nemmeno la notte di Natale.

Ma loro non ti hanno tradito,

non ti hanno mai fatto alcun male.

Dopo anni

son sempre le stesse,

come quando ventenne

le stavi a contare.

Sei tu che sei cambiata,

è la vita sai, che ti ha fregata.

Quale dolore il tuo cuore ha subito

da gonfiarlo così

fino a farlo scoppiare?

Tu, un tempo così forte

e sempre pronta a ricominciare,

ora vaghi senza meta

con lo sguardo fisso a terra

come a voler contare

i tuoi passi incerti

che non ti portano lontano.

E la tua mente,

troppo confusa da infausti pensieri,

si pone troppe domande

a cui risposte non sai dare,

mentre le stelle, attonite,

dal cielo ti stanno a guardare.

 

ùccia

 

Giuseppina Angrisani, pseudonimo: ùccia, nata a Roccapiemonte (Sa) e residente a Cercino (So). 63enne di origini campane, con cultura a livello di scuola elementare, di grande forza d’animo, non si arrende mai davanti agli ostacoli che ritiene di poter superare. La vita passata in Valtellina l’ha molto temprata, rendendola ancora più combattiva contro i soprusi e le ingiustizie. Ha cominciato a scrivere poesie intorno ai vent’anni e ha smesso dopo il matrimonio per svariate ragioni. Ora, più libera da impegni familiari e dopo un pellegrinaggio a Medjugorie, ha ricominciato a scrivere e non ha più intenzione di fermarsi. Scrive solamente ciò che le tocca veramente il cuore, senza forzature e senza imposizioni. La poesia che invia è inedita e scritta apposta per l’occasione. Già lo scorso anno ha partecipato (al concorso del Circolo Culturale Morbegnese, ndr) con una delle poesie scritte da ragazza, intitolata “Guarda il mare”.

Tel. 348 2117096 – 0342 680327

uccia1946@libero.it

 

 

A Sylvia

 

Riconciliata infine.

Non sembra vero ai tumultuosi palpiti

l’indefinito fioccare di quei singhiozzi di cuore


Acquattati sul fondo

immaginifici stordimenti

segmenti di vita incompiuta,

la spazzola piena dei nodi tornati,

scivolano in onde di risacca

fino all’oblio delle sciacquate rive


Galleggia ancora un po’ nel buio

il salmastro nulla.

 

Annagloria Del Piano

(in memoria di Sylvia Plath 1932-1963)

 


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