Prodotti e confezioni [08-20]
Nina Nasilli, Savina Martinucci, Stefania Ioli, Maribruna Toni, Rita Montanari... 
21 marzo. “Staffetta poetica” per la Giornata mondiale della poesia. 3
Nina Nasilli,
Nina Nasilli, 'soul-mate', 2007 - acrilico su tela cm 80x80 
12 Marzo 2010
 

 

È ancora là – sulla porta socchiusa

ai limiti del bosco – la lucerna

appesa alla finestra ad aspettarti.

È ancora sempre accesa.

La luce delle fiabe, tante volte

sognata nel sole, dagli angoli

sgualciti delle pagine bambine.

 

Affacciare lo sguardo a sbirciare

da dentro e da fuori gli scuri;

sfogliare il diario di una margherita

o il viaggio smarrito di un calabrone;

consolare in silenzio una formica

stremata dal peso dell’estate;

annegare la memoria

nel cielo del tramonto.

 

La luce è sempre là e non si muove,

e là aspetta di vederti tornare

a spiare in silenzio la lumaca

che reca nel guscio affastellate

le parole nel cuore inaridite.

 

Rita Montanari

 

 

Il mare

ululando si accartoccia

tra tenaglie d’onde

ripiegate

in lamine di fogli

di latta

in una lotta

liquida spirale

di cavalli

e creste.

 

Maribruna Toni

(da Il meridiano di Maribruna Toni, Edizioni Il Foglio, 2008)

 

 

Bolle l'acqua e ti ci specchi.

Le giravolte di due spaghi

come il gioco di un discolo.

– Mamma, corri! –

Il tuo abbraccio

(tana, rifugio, alcova)

e una lacrima da raccogliere.

 

Acqua che lava 

le fatiche del giorno.

 

E ancora sai sorridere,

di rimmel vestita con i sogni più belli.

 

Stefania Ioli

 

 

Voci inascoltate

 

Campanellini mossi dal vento

le parole dette e non udite

urlano scempi, orrori e dolori.

 

Discreta te ne stai silenziosa

a tessere sentimenti

con inchiostro di sangue

su pergamena di soffici nuvole

sperando la salvezza.

 

Gocce di bianche perle,

le tue lacrime,

cascano invisibili

nel mare argentato di luna.

 

Ghirlande di baci mai arrivati

si fermano sui vetri ...

 

Fiumi di falsi mieli

intrappolano le tue amarezze

e tu lo sai... lo senti...

 

Pettini e ripettini

i tuoi lungimiranti pensieri

guardandoti in specchi opachi

che ben poco riflettono

le tue proprie luci...

 

Mentre le ragnatele

di un mondo polveroso

raccolgono sempre le tue parole

facendone leggiadra poesia.

 

Nonostante il tuo corpo violato

da immonde prepotenze

la tua pelle sempre profuma

di stelle neonate

perché più d'ogni altro sai perdonare.

 

Ma, nonostante tutto ...

il tuo motore nell'universo,

è un volo d'amore all'infinito ...

 

Savina Martinucci (2009)

 

 

Monti


Amami come se fossi un monte
aspira alla mia cima
attraversa i miei boschi
e accarezza le mie foglie
guarda verso l’alto e incontrami mentre mi pesti
arando le mie pendici coi passi costanti
e sali
osserva stupito ogni resina ambrata
e tutta la rugiada del mattino
respira il mio profumo di pini
e di stalle feconde
siedi sul ciglio dei miei sentieri
e dimmi una preghiera di nascosto
sul far della sera
scavalca le mie rocce
dure
e ammira le asprezze
che ti daranno soddisfazione
guarda la neve che porto d’inverno
gioca con lei
come quand’eri bambino
disseta la bocca alla mia fonte
e poi sali ancora
stenditi esausto sul mio prato verde
che ti accoglie quasi fraterno
temi le mie vipere
che sono velenose

e sorridi ogniqualvolta non t'hanno punto
ringrazia Dio di esistere quando lo contempli dall’alto
ché sei più vicino e glielo puoi dire
sarà il nostro segreto
torna allora
pieno di meraviglia
alla tua valle
con le mani aperte e piene di vita
rendile il tuo dono rotondo
ché hai conosciuto l’amore
senza carne
senza corpo
il metaforico amplesso
che è potente come la fede
più forte della morte
e bagna e arde allo stesso modo
ma non fa male
a parte il nodo stretto alla gola.
È un premio non richiesto
il dono di un cielo diverso.
C’è un punto, là all’infinito,
che ci toccheremo
e le mani allora potranno parlarsi
là dove si incontrano le parallele dell’universo
e piangono di vergogna i maliziosi e gli ignoranti.

 

Nina Nasilli

 


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