In tutta libertà
Lombardia da cinema
19 Maggio 2006
 

La Lombardia non ha rive bagnate dal mare, ma è una terra di acque: attraversata da Po, Adda, Ticino, Mincio e Oglio, e bagnata dai grandi laghi, il Garda, il Maggiore, l’Iseo e quello di Como. Magiche acque lombarde, capaci di divenire privilegiata quinta e scenario naturale per famose pellicole cinematografiche. Il caso più eclatante è rappresentato da Villa Balbianello a Lenno, sulla punta del promontorio boscoso Dosso di Lavedo, sul Lago di Como, dove George Lucas è venuto ad effettuare delle riprese per Star Wars Episodio II-L’attacco dei cloni. Un capolavoro il giardino panoramico a terrazze e all’interno una collezione d’arte africana, cinese e precolombiana. Nella finzione cinematografica tutto è stato poi trasposto nell’idilliaco pianeta Naboo. Le dimore patrizie sul Lago di Como – Villa Carlotta a Tremezzo, Villa d’Este a Cernobbio, principesca residenza del XVI secolo, o Villa Pliniana a Torno, cosiddetta per via di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane che descrissero la famosa fonte intermittente d’acqua nei suoi pressi – da sempre con il loro fulgore sono perfette locations.

Sempre il Lario, in particolare Bellagio – imperdibile Villa Melzi d’Eril con parco – coi suoi splendidi valori ambientali è protagonista, sullo sfondo, di Un mese al lago di John Irvin, con Vanessa Redgrave e Uma Thurman. E anche Ocean’s Twelve, grandissimo successo mondiale con la sua sfilata di star, mostra sequenze girate presso il Lago di Como. Quando il cinema virava ancora sul bianco-e-nero, René Clement ambientò qui L’amante di una notte.

Il capolavoro del Manzoni non poteva certo mancare in questa lista: innumerevoli edizioni de I promessi sposi si sono avvalse di scene lacustri, da quella girata in piena seconda guerra mondiale da Mario Camerini, con Gino Cervi nei panni di Renzo, a quella del 1964 di Mario Maffei, dall’indimenticabile sceneggiato televisivo di Sandro Bolchi, con Paola Pitagora e Nino Castelnuovo, al Renzo e Lucia di Francesca Archibugi. Per la storia narrata da Don Lisander si sono pure utilizzate le rive e i riflessi del Lago di Novate Mezzola, meravigliosa oasi naturalistica sulle strade della Valchiavenna nelle cui vicinanze si aprono valli dalla struggente bellezza e lontananze temporali come l’incontaminata Val Codera. Sulle sponde di questo specchio d’acqua, in una posizione altamente suggestiva, è il millenario Tempietto di San Fedelino (info: 0343 37485, www.valchiavenna.com). Da citare, per quanto riguarda I promessi sposi, l’utilizzo per l’edizione in cui Renzo era interpretato da Daniel Quinn degli esterni della Certosa di Pavia (www.comune.pv.it/certosadipavia/home.htm) – qui le acque sono quelle dei Navigli e delle rogge della Bassa – uno dei più bei monumenti italiani, luogo di silenzio e meditazione e, nel contempo, di magnificenze architettoniche, quali i chiostri, le raffinate sculture nell’interno o le semplici celle, rimaste nell’antico stato, dove dimoravano nelle orazioni e in contemplazione di Dio, lontani dalle tentazioni del mondo, i certosini.

Percorrendo alcune decine di chilometri verso ovest, si arriva a Laveno e Luino, sul Lago Maggiore – regno di Piero Chiara e della sua narrativa, da cui sono stati tratti svariati film di successo – dove si ambientano, rispettivamente, La stanza del vescovo, con la bellezza mozzafiato di Ornella Muti, la superba recitazione di Ugo Tognazzi e spettacolosi squarci di lago con le rovine delle rocche medioevali (Castelli di Cannero) a troneggiare come un nefasto e ridanciano simbolo dell’esistere, o Il piatto piange.

Sul Lago di Garda – in alcuni punti dà l’illusione di un mare interno – sono state ambientate sequenze dell’inquietante Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, una pellicola sconvolgente, di portata epocale, abile, come nessun’altra, a evocare il concetto della vacua e pur totalizzante volontà del male. Salò, il cui nome richiama la triste avventura dell’agonizzante Repubblica in camicia nera, è in realtà una stupenda cittadina, con un romantico lungolago e un Duomo del 1400.

La venustà dei laghi lombardi (info: www.larioonline.it, www.lagodigarda.it e www.lagomaggiore.net) è stata sfruttata da altre pellicole come Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti (lungolago di Bellagio), Mussolini ultimo atto di Carlo Lizzani e varie pellicole del “Molleggiato” Celentano (Cernobbio, Dongo e Como). Molto gettonata anche Varenna – La piovra, Come due coccodrilli, Uomo d’acqua dolce e A cavallo della tigre per il suo aspetto medioevale.


Alberto Figliolia


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