Diario di bordo
Luigi Fioravanti. Pecunia non olet
02 Marzo 2010
   

Dunque, nel Lazio, vade retro, satana!, alla Bonino e appoggio alla candidata di Berlusconi, da parte della Chiesa (a leggere Avvenire, il giornale della Cei). Gratta gratta, dunque, quel che conta non è l'essere onesti, capaci e retti, ma compiacere la Chiesa e, soprattutto, finanziare le istituzioni cattoliche. Detta così, appare grossa, ma come spiegare altrimenti l'appoggio a un pagano e a un corruttore (in senso ampio e proprio della parola)? Nihil novi sub sole. Il buon Arturo Carlo Jemolo, dopo aver analizzato l'ideologia e la pratica fascista, e aver constatato quanto fossero lontane dal Vangelo, si chiedeva come mai la Chiesa aveva potuto appoggiare e sostenere (salvo lodevoli eccezioni) il fascismo. E si rispondeva che gli spiriti cristiani sono pochi in ogni tempo. Vedo la stessa cecità ora verso il berlusconismo. Pecunia non olet, anche in Vaticano: in quelle stanze, l'unico odore percepito è l'incenso.


Luigi Fioravanti

(lettera inviata all'Avvenire)


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