Diario di bordo
Sondrio. Miracolo del Pdl: in quattro giorni pił di 1.000 firme per le regionali 
Alcune domande alla stampa, alla Procura della repubblica e al Prefetto
26 Febbraio 2010
 

Mentre è in corso lo sciopero della sete e della fame di Emma Bonino per acquisire condizioni minime di legalità e di democrazia in relazione alle prossime elezioni regionali, apprendiamo dalla stampa locale (il quotidiano La Provincia- edizione di Sondrio del 21, 24 e 25 febbraio) che, martedì 23 febbraio, il PdL ha ufficializzato la candidatura di Roberto Baitieri (foto) per la lista provinciale, preferendolo al consigliere uscente Giovanni Bordoni.

Dobbiamo quindi ritenere che a partire da martedì scorso, potendo finalmente disporre del nome da stampare sul frontespizio dei moduli di raccolta firme per il PdL, sia iniziata la corsa contro il tempo per depositare sabato prossimo, 27 febbraio, entro il termine ultimo delle ore 12, le 1.000 firme valide richieste dalla legge per rendere effettiva la candidatura.

 

Per chi non è avvezzo a queste complicate procedure, ci preme ricordare che le firme in questione devono essere autenticate da una delle figure designate per legge (sindaci, consiglieri comunali e provinciali, cancellieri di tribunali ecc.), che per ciascun firmatario bisogna richiedere al Comune di residenza il certificato di iscrizione nelle liste elettorali e che pertanto è necessario prevedere almeno il 20% in più di sottoscrizioni (ovvero almeno 1.200) per evitare spiacevoli sorprese dovute ad inevitabili disguidi ed errori.

A ciò si aggiunga che, arrivando quelli del PdL per ultimi, già 7.000 firme circa sono state raccolte dalle altre liste in un bacino di circa 140 mila elettori, riducendo così drasticamente (come abbiamo constatato anche noi nei giorni scorsi) la disponibilità al sostegno, tenuto conto che ognuno può esprimere il proprio consenso ad un solo candidato, rischiando altrimenti sanzioni penali e pecuniarie.

 

La Lista Bonino Pannella ha iniziato il 16 gennaio scorso la raccolta di firme per il proprio candidato, Gianfranco Camero, e a tutt’oggi non è ancora stato conseguito l’obiettivo.

Eppure qualcosa ci dice che sabato prossimo, dopo soli 4 giorni, i delegati del PdL (sebbene questo partito non disponga della mitica struttura dell’antico PCI!) saranno al tribunale di Sondrio per il deposito di tutta la documentazione richiesta, firme comprese: si accettano scommesse!

 

Per quanto ci riguarda, abbiamo alcune domande da porre.

Siamo malevoli se avanziamo il sospetto che forse il PdL ha iniziato prima di avere il candidato ad acquisire le sottoscrizioni, come si dice, portandosi avanti con il lavoro?

Non c’è alcun giornale o giornalista locale che voglia condurre un’inchiesta sulla modalità di raccolta di queste misteriose firme, soprattutto fra coloro che, come dato notorio, non hanno l’abitudine di frequentare piazze e marciapiedi chiedendo a viso aperto il contributo dei cittadini?

La Procura della Repubblica, che ha gli strumenti per farlo, non ritiene valga la pena di approfondire questo straordinario fenomeno di efficienza organizzativa, dal quale, forse, potrebbe trarne giovamento per risolvere gli atavici mali della giustizia italiana, a cominciare dalla lentezza?

Il Prefetto di Sondrio ritiene di dover intervenire nei confronti di quei comuni (Piateda, Ponte in Valtellina e Bianzone) che, la mattina di domenica scorsa, 21 febbraio, abbiamo trovato chiusi, sebbene le vigenti norme elettorali ne prevedano l’apertura per consentire ai cittadini di sottoscrivere le liste?

 

Gianfranco Camero

per la Lista Bonino Pannella


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