Test amoroso - Parte III
15 Maggio 2006
 
Oh, bene bene! La nostra Lispector - ma da chi avrà preso il nome? da Clarice (la scrittrice brasiliana, ma di origine ucraina)? - ha indovinato. Il testo era tratto da Otello di Shakespeare (scritto intorno al 1604), la tragedia del Moro di Venezia e della sua amata, quanto sfortunata, Desdemona.
Ora si parte con qualcosa di più recente per tastare quanto vi piacciono gli scrittori contemporanei in odor ...di zolfo o comunque di atmosfere cupe... E questa volta è lo sguardo di una donna a raccontare l'incontro. Buon indovinello a tutti!
 
Frances
 
 
3° Incontro letterario:
 
«Edgar era un omone, con un fisico massiccio - spalle larghe, molto petto, molte cosce, molto stomaco - e la pelle morbida bianca. Stella notò subito le mani grandi e sottili, le belle, forti, sensibili mani di un artista. Era quasi glabro, e si chiese se fosse il tipo che ingrassava. (...) Poi ci fu il ballo.(...) Disse di ricordare distintamente i due momenti, prima l'indecisione, e poi, un attimo dopo, la certezza che era proprio quello che pensava che fosse; ma nell'attimo stesso in cui si scostava da lui, nell'attimo stesso in cui apriva la bocca per gridare la sua indignazione, qualcosa le aveva fatto cambiare idea, qualcosa che aveva riconosciuto nell'espressione di Edgar - una specie di sgomento muto come se quello che gli stava succedendo fosse più forte di lui. (...) Stella aveva provato una fitta di eccitazione, ma aveva resistito: non intendeva spingere oltre la sua connivenza. È abile, pensò, e sgradevole, e crede di tenermi in pugno perché gli ho lasciato fare quella cosa al ballo».

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