Lo scaffale di Tellus
Michele Ainis. Chiesa padrona 
Presentazione venerd́ a Torino, con gli Amici della Consulta per la laicità delle istituzioni
02 Febbraio 2010
   

Il 5 febbraio 2010, alle ore 18, presso l'Unione Culturale “Franco Antonicelli”, via Cesare Battisti 4, Torino, l'Associazione Amici della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni presenta il libro di Michele Ainis Chiesa padrona (Garzanti).

La Chiesa cattolica attinge abbondantemente alle risorse pubbliche dello Stato italiano: ogni anno milioni di euro vengono dirottati dal governo centrale e dagli enti locali, che si sono fatti di recente ancor più solerti. Questo tuttavia non impedisce al Vaticano pesanti incursioni nella vita pubblica del nostro paese: è pressoché impossibile che un provvedimento legislativo venga approvato senza il suo benestare; e quando accade, le resistenze della Chiesa cercano di impedirne l’applicazione.

È una situazione abnorme, che trova il suo fondamento nel Concordato siglato l’11 febbraio 1929 da Pio IX con Benito Mussolini, che lo stesso pontefice aveva definito “l’uomo della Provvidenza”. Quel patto venne accolto dalla Costituzione repubblicana attraverso l’articolo 7. Infine, nel 1984 il Concordato fu rinnovato dall’accordo tra Craxi e Giovanni Paolo II. Ma il trattamento privilegiato di cui gode il Vaticano non ha più alcun fondamento giuridico, argomenta Michele Ainis: l’articolo 7 era una norma provvisoria, e oggi è un farmaco scaduto. Oltretutto quelli dei vertici della Chiesa si configurano come vere e proprie ingerenze di uno Stato straniero nei nostri affari interni. Infine, in una società sempre più complessa, i privilegi concordatari creano inevitabilmente una disparità do trattamento rispetto a cittadini italiani che seguono altre fedi (e soprattutto a quelli che non si sentono affiliati ad alcuna chiesa).

Attento alla logica giuridica e alla storia, Chiesa padrona propone un nuovo fondamento al patto tra lo Stato italiano e il Vaticano. Un rapporto più limpido e corretto tutelerà in maniera più efficace la libertà e la dignità dei cittadini italiani; e aiuterà chi vuole davvero occuparsi della cura delle anime a farlo senza impastoiarsi nelle polemiche politiche.

 

PROGRAMMA

 

Presiede e modera:

Federico Calcagno, giornalista RAI, presidente dell’Associazione Amici della Consulta Torinese per la Laicità delle istituzioni

 

Ne discutono con l’autore

Michele Ainis, costituzionalista, docente all’Università Roma Tre


Tullio Monti, coordinatore della Consulta Torinese per la Laicità delle istituzioni

Alfonso Di Giovine, costituzionalista, docente all’Università di Torino

Sergio Lariccia, esperto di Diritto ecclesiastico, docente all’Università La Sapienza di Roma


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