Diario di bordo
Il Programma Politico di “Democrazia Atea”
30 Gennaio 2010
   




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le interviste a Carla Corsetti (foto),
Segretario nazionale di Democrazia Atea

 

 

 

 

Obiettivi fondamentali

 

1. Abrogazione dei Patti Lateranensi e di tutte le leggi ad essi collegate, che procurano allo Stato del Vaticano un profitto sotto forma di contributi, finanziamenti, erogazioni di qualunque tipo, comunque denominati, concessi o erogati da parte dello Stato o di altri Enti Pubblici, previa modifica dell’art. 7 della Costituzione.

2. Adozione di leggi sul Testamento Biologico, sull’Eutanasia e sulle Cellule Staminali, scevre da limitazioni etico-religiose.

3. Adozione della legge sul conflitto d’interesse per coloro che devono ricoprire cariche pubbliche.

4. Abrogazione delle parole “fondata sul matrimonio” dall’art. 29 della Costituzione: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale”.


 

Obiettivi etico-sociali

 

5. Difesa e piena attuazione della Legge sull’interruzione di gravidanza (194), con iniziative a tutela della maternità e all’inserimento di programmi educativi nelle scuole, che consentano una sessualità consapevole.

6. Diffusione di asili nido pubblici con oneri a carico dello Stato, ovvero degli Enti Locali.

7. Erogazione di un assegno mensile in favore del genitore affidatario dei figli minori in caso di separazione, se non economicamente autosufficiente, delegandone la valutazione al Giudice che pronuncia la separazione.

8. Pronuncia del divorzio dopo sei mesi dalla pronuncia della separazione e unificazione dei relativi procedimenti.

9. Potenziamento dell’edilizia economica popolare.

10. Riqualificazione sociale della figura degli anziani e dei disabili, e loro inserimento in progetti di pubblica utilità. Creazione di strutture d’ospitalità per anziani e disabili ad alta qualità assistenziale, con integrazione dei costi a carico dello Stato. Creazione di una rete assistenziale domiciliare per disabili e anziani, ovvero per persone temporaneamente in difficoltà.

11. Sostituzione dell’ora di “religione” con l’ora di “storia delle religioni”, i cui insegnanti dovranno essere inseriti nelle pubbliche graduatorie, e dovranno aver sostenuto esami universitari in antropologia.

12. Abrogazione delle riforme scolastiche e universitarie del Ministro Mariastella Gelmini. Riaffermazione del principio dell’autonomia universitaria. Indizione di concorsi per ricercatori che prevedano l’assunzione, per i vincitori, con contratti a tempo indeterminato, riconoscendone lo status di docenti e favorendone il passaggio al ruolo di professori associati. Piena attuazione del diritto allo studio con ampliamento delle erogazioni in favore degli studenti meritevoli, con il potenziamento dei servizi universitari: mensa, alloggio, sala studio, tariffe di trasporto gratuite tra la residenza e la sede universitaria prescelta, internet, WiFi, borse di studio finalizzate all’acquisto di pc.

13. Incentivazione al ritorno in Italia di ricercatori scientifici, docenti universitari, medici e altre personalità, concordandone la continuità professionale.

14. Introduzione del divieto della obiezione di coscienza per medici e farmacisti nel rispetto della libertà di coscienza.

15. Abrogazione di ogni forma di finanziamento alle scuole private.

16. Politica della tolleranza nei confronti dell’uso e della diffusione delle droghe leggere. Utilizzo esteso degli oppiacei nei protocolli sanitari. Riforma complessiva della legislazione in tema di sostanze stupefacenti sul modello olandese.

17. Sensibilizzazione pubblica sui vantaggi della procedura di cremazione. Creazione di inceneritori per ogni cimitero provinciale. Regolamentazione nazionale delle tariffe per la cremazione. Istituzione di sale di commemorazione per i non credenti, in ogni area cimiteriale.

18. Revisione dei criteri di concessione mineraria; abrogazione della legge sulla privatizzazione delle acque.

19. Abrogazione del reato di “Offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone” (art. 403 del codice penale).

 

 

 

Obiettivi economici

 

20. Revisione del codice di procedura civile.

21. Azzeramento della partecipazione delle banche private alla redistribuzione degli utili e del patrimonio della Banca d’Italia. Richiesta alla Banca Europea della redistribuzione degli utili conseguenti alla cessione del diritto di signoraggio.

22. Introduzione di una tassa sul patrimonio immobiliare di proprietà di cittadini o Stati stranieri, escluse le Sedi Diplomatiche e le Ambasciate.

23. Abrogazione della norma che ha modificato le conseguenze del falso in bilancio.

24. Innovazione del tessuto industriale con detassazione degli investimenti in tecnologia e formazione.

25. Revisione dei criteri di inserimento dei farmaci nei prontuari farmaceutici. Esclusione dai prontuari del Ritalin Metilfenidato. Razionalizzazione della spesa farmaceutica.

26. Incentivazione dell’agricoltura con la riduzione se non eliminazione delle filiere.

27. Abrogazione della Legge 30 (Biagi) per porre fine al precariato che mortifica la formazione e frena qualunque ipotesi di sviluppo.

28. Potenziamento degli ispettori del lavoro.

29. Incentivazione della mobilità interna nella P.A.

30. Potenziamento degli ammortizzatori sociali ed estensione dell’assegno di disoccupazione a tutte le categorie di lavoratori con erogazione entro 30 giorni dalla richiesta e con obbligatorietà per il beneficiario di accettare qualsiasi nuovo impiego proposto dallo Stato.

31. Obbligatorietà della concertazione con tutte le organizzazioni sindacali per la definizione di tutti i contratti di lavoro, fino a quando non sarà applicato un Contratto di lavoro europeo.

32. Controllo sulla destinazione effettiva dei fondi erogati dallo Stato in favore delle imprese, al fine di verificare se il loro utilizzo abbia o meno salvaguardato i posti di lavoro.

33. Equiparazione alla media europea degli stipendi dei dipendenti pubblici, compresi gli insegnanti, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco.

34. Inserimento di un tetto allo stipendio dei manager pubblici.

35. Nomina dei Direttori generali delle ASL e della RAI con pubblici concorsi per titoli ed esami.

36. Adozione per le forze di polizia di un codice deontologico unitario con la creazione di una Commissione Disciplinare interforze che ne verifichi e sanzioni la eventuale disapplicazione.

37. Progressiva sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con quelle alternative, escluso il nucleare. Dismissione delle centrali nucleari in disuso.

38. Equiparazione della legislazione italiana a quella tedesca per la gestione della energia fotovoltaica.

39. Implementazione del modello adottato dal Comune di Peccioli (Pisa) per lo smaltimento dei rifiuti.

40. Attuazione di un programma di lavori pubblici che renda prioritario il rifacimento della rete ferroviaria nazionale, sia delle tratte principali che delle tratte secondarie. Adeguamento della rete ferroviaria alle necessità dei collegamenti transnazionali. Potenziamento del trasporto merci su rotaia e depotenziamento del trasporto su gomma.

41. Eliminazione della tassa sulla proprietà degli autoveicoli e abrogazione dei pedaggi autostradali.

42. Riorganizzazione e potenziamento della rete internet (banda larga e WiFi gratuito). Obbligatorietà di una tariffa telefonica unica, non superiore a € 30,00, che includa traffico illimitato per telefonia fissa, mobile e adsl.

43. Cancellazione del canone telefonico.

44. Riforma della Rai sul modello anglosassone (BBC Network).

45. Cancellazione del canone Rai e liberalizzazione delle concessioni di pubblicità.

46. Cancellazione dell’Ordine dei giornalisti.

 

 

 

 

Obiettivi politici

 

47. Acquisizione al patrimonio dello Stato dei beni confiscati alla mafia e alle altre organizzazioni criminali.

48. Abrogazione della destinazione dell’8 per mille in favore delle organizzazioni religiose. Destinazione dell’8 per mille alla ricerca scientifica.

Destinazione del 5 per mille ad associazioni, riconosciute o non riconosciute, fondazioni o altro purché abbiano sede legale nello Stato Italiano.

49. Revisione dei criteri di incompatibilità e di ineleggibilità alle cariche elettive. Divieto di elettorato passivo per coloro che hanno riportato condanne penali di particolare gravità. Introduzione del limite a due soli mandati per i parlamentari.

50. Modifica della legge elettorale al fine di eliminare lo sbarramento al 4% e al fine di reintrodurre il sistema delle preferenze nominali.

51. Abrogazione degli automatismi nella determinazione degli avanzamenti di stipendio dei parlamentari. Trasparenza e pubblicità delle spese sostenute dai parlamentari e dai rappresentanti del Governo. Introduzione di un tetto di spesa.

52. Esame prioritario, nei lavori parlamentari, delle leggi di iniziativa popolare.

53. Revisione degli artt.114, 118, 119, 132, 133 della Costituzione finalizzata alla soppressione delle Province.

54. Riaffermazione da parte della Magistratura dell’utilizzo dello strumento della intercettazione ambientale, telefonica e telematica, senza limitazione alcuna.

55. Riaffermazione del principio di unità della Magistratura con il mantenimento della separazione delle funzioni in via permanente.

56. Potenziamento delle Procure a rischio e indizione di concorsi.

57. Adozione dei criteri di accoglienza e di integrazione suggeriti alla Comunità Europea con le Direttive del 2003. Revisione degli accordi con i paesi di provenienza per un miglior controllo dei flussi migratori. Abrogazione degli accordi stipulati con la Libia nel 2009.

58. Erogazione di finanziamenti finalizzati allo sviluppo dei paesi di provenienza degli immigrati.

59. Superamento del concetto di multiculturalismo e di multiconfessionalismo, e affermazione di un processo di evoluzione interculturale.

60. Abrogazione della legge cosiddetta Bossi-Fini e attuazione integrale della legge Napolitano-Turco.

61. Abrogazione della norma che istituisce le cosiddette “ronde”.

62. Elaborazione di una norma penale che impedisca l’applicazione di attenuanti per motivi culturali, etnici e religiosi.

63. Imposizione proporzionale della tassazione fiscale.

64. Apertura delle strutture carcerarie già edificate e mai ultimate. Riorganizzazione delle strutture carcerarie esistenti, adozione di iniziative di riabilitazione attraverso il lavoro e lo studio, in vista di un reinserimento nella società. Indagine conoscitiva sullo stato di violazione dei diritti umani all’interno delle strutture carcerarie italiane.

65. Abrogazione del segreto militare sul censimento e sulla mappatura delle basi militari straniere sul territorio italiano, rendendo disponibili i dati sul sito del Governo, previa revisione dei trattati internazionali già sottoscritti.

66. Ritiro immediato dei militari italiani dall’Iraq e dall’Afghanistan. Possibilità per lo Stato Italiano di utilizzare le forze militari solamente in caso di disastri e calamità naturali.


Democrazia Atea



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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276