Spinus
“Cacciatori: sparate al vostro uccello!” 
Il paradosso della legge comunitaria, invece che sanare sulla caccia produce infrazioni
28 Gennaio 2010
   

Il cacciatore nell'Italia del 2009 potrebbe divenire oggetto delle attenzioni delle associazioni animaliste e per la protezione delle specie in via di estinzione.

Nonostante i numeri stiano a testimoniare che i cacciatori sono sempre meno e sempre più anziani, e mentre i sondaggi mostrano la contrarietà degli italiani alla caccia, il Parlamento, evidentemente sotto pressioni di lobby, produce leggi che privilegiano la specie in via di estinzione.

A quali interessi rispondono queste pressioni? Se non ci sono i cacciatori e neanche il consenso popolare, forse si dovrebbe cercare tra le industrie di armi l'unica lobby talmente potente da far arrivare il Parlamento al paradosso della legge Comunitaria all'esame del Senato. L'art. 38 produce l'effetto paradossale che invece di limitare e sanare le procedure di infrazioni in sede di Unione Europea, ne crea di nuove!

Se dall'Ue ci contestano di cacciare troppo e male, l'art. 38 estende la durata della caccia oltre i 5 mesi con l'ennesima strage di cuccioli, di animali selvatici e di uccelli migratori e con l'aumento della presenza dei cacciatori nelle proprietà private degli italiani.

Dopo il voto di oggi ci saranno più animali morti, e i cacciatori potranno uscire più giorni armati con i loro fucili, e visto che i cacciatori sono uomini, se proprio vogliono sparare a qualche uccello, ho consigliato anche in Aula di sparare al proprio!

 

Sen. Donatella Poretti

parlamentare Radicali - Partito Democratico


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