Lo scaffale di Tellus
Pedro Corzo. Che Guevara, missionario di violenza 
Prosegue l'attenzione delle Edizioni Spirali per Cuba
22 Gennaio 2010
   

Pedro Corzo

Che Guevara, missionario di violenza

Spirali, 2009, pagg. 340, € 18,00

 

Un libro rivoluzionario, una raccolta di interviste e testimonianze dei protagonisti che rivelano un Che inedito

 

“Porto una maglietta del Che e non so perché”: il ritornello circola oggi tra i ragazzi argentini, conterranei di Guevara. Il Che è usato come un logo, un marchio di fabbrica dell'odiato capitalismo. La sua effigie (il basco e lo sguardo malinconico volto all'orizzonte) si ritrova sugli abiti, sui gadget, sulle bottiglie di birra, sul tatuaggio esibito da Diego Armando Maradona o da Mike Tyson. Insomma, un'icona pop. A voler colmare l'abisso fra il mito e la realtà, arriva oggi questo libro, tratto da un documentario dello stesso autore che è stato un successo televisivo negli Stati Uniti. Le bellissime pagine di questo libro conservano l'immediatezza delle testimonianze di chi lo ha incontrato e la drammaticità delle vicende che hanno coinvolto e travolto questo personaggio spietato sia con gli altri sia con se stesso. Pedro Corzo restituisce al Che un posto nella storia al di fuori delle mitologie.

 

 

Pedro Corzo, nato a Santa Clara (Cuba), ex prigioniero politico, è entrato a soli diciannove anni nelle galere di Castro; negli anni sessanta ha diretto un giornale illegale, "Adelante". Uscito da Cuba, è rimasto per circa dieci anni in Venezuela, collaborando a varie pubblicazioni nazionali e estere. In seguito si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha fondato un tabloid, "El Observador latinoamericano". Collabora a molte pagine web e ha scritto vari libri, tra cui Cuba: Cronología de la Lucha contra el Totalitarismo (2003), Mártires del Escambray (2007), e La porfía de la razón (2008). Ha prodotto vari documentari sulla storia cubana, come Guevara, anatomía de un mito (2005) e sta preparando un altro libro, Asesinaron los Castro a Camilo. Dal 1997 è presidente dell'Instituto de la Memoria Histórica contra el Totalitarismo, fondato allo scopo di recuperare la storia della lotta di quella parte della popolazione cubana che, dal 1959 a oggi, si è battuta contro la dittatura. (Nota dell'Editore)


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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276