Riccardo Cardellicchio: Vita da barbone. Poeti sotto la neve 7
25 Dicembre 2009
 

Caro Claudio, in questi giorni di gelo, c’è grande attenzione per i barboni. Fanno vedere che se ne interessano. Questo fatto mi ha ispirato la “Miniatura” che t’invio. Riccardo Cardellicchio

  

 

VITA DA BARBONE

 

Stanotte sono venuti, quelli lì.

Hanno portato una coperta.

Si gela, hanno detto.

E le altre notti?

Poi m’hanno chiesto se stavo bene.

Cosa sanno loro che vuol dire stare bene o male?

Cosa sanno loro cosa vuol dire, per me, stare bene o male?

Poi mi hanno portato the caldo, quelli lì.

E m’hanno chiesto se avevo bisogno d’altro.

Che ne sanno loro di cosa ho veramente bisogno?

Io non voglio altro che questo mio cantuccio, alla stazione.

Lo sento mio. Mi appartiene.

È l’unica cosa che ho.

Ci sto bene. Ci vivo bene.

In silenzio.

Non amo le parole.

Le parole sono terribili.

A me, m’hanno trapassato da parte a parte.

Hanno cancellato nomi. Anche il mio.

Diffido delle mani tese.

Cosa nascondono?

 

Riccardo Cardellicchio

Inedito. Da “miniature”


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