Marco Lombardi. Il caso Priebke e un paese che ha paura di se stesso
 
Commenti presenti : 2 In questa pagina : da 1 a 2
   21-10-2013
Cara Patrizia Garofalo, quello che tu dici è proprio il nucleo del mio messaggio. C'è chi ha riconosciuto la responsabilità e la colpa della banalità del male. C'è chi invece pensa di poter nascondere il peccato dettato "solo" dal tornaconto individuale in un determinato periodo storico. Ma il sangue versato ebbe lo stesso sapore in ambedue i casi e non tutti cedettero alle tentazioni del male: come guardare negli occhi la memoria di chi si rifiutò di aderire, sapendo il prezzo che avrebbe pagato?
Marco Lombardi   
 
   18-10-2013
Un paese che ha paura di se stesso? Forse, Marco, ma penso che l'Italia non si sia assolta da quanto di grave e orrendo accettò, dalle leggi razziali al tradimento di cittadini che fecero i nomi degli ebrei magari loro vicini di casa sia per le Fosse Ardeatine che per il treno al vagone primo della stazione Tiburtina. Sapevano e non dissero. Gravissimo.
Aggiungiamo l'atteggiamento compromissorio della chiesa di allora e il silenzio persino di Papa Francesco di oggi.
patrizia garofalo   
 

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276