Venerdì , 19 Aprile 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Telluserra
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
I “Brevissimi” di Maria Lanciotti/ 7. Ombre
(foto Chiara Caccamo)
(foto Chiara Caccamo) 
30 Agosto 2014
 

Sapevo nome e cognome, data e luogo di nascita, ma non ricordavo più chi fossi. Di sesso maschile, di pelle scura e robusta costituzione, era tutto quello che potevo dire di me, guardandomi allo specchio.

Ancora una volta dovevo tornare a cercarmi. E sapevo dove, istintivamente.

La sera stessa mi ritrovai a infilare la chiave che portavo al collo nella toppa di una porticina sbilenca, e la chiave girava.

L’odore di chiuso e di umidità mi fu subito familiare. Non ricordavo dove fosse l’interruttore, e quando lo trovai la luce non si accese. Dalla porta aperta filtrava un pallido chiarore e me lo feci bastare. Un letto, per rannicchiarmi e aspettare l’alba.

Sapevo dove mi trovavo. In faccia al mare, che respirava rabbioso. Nella casetta costruita chissà quando sulla sabbia.

La chiamano amnesia globale transitoria, e non ha una spiegazione. E non ha cure specifiche. Ci convivo da sempre, con la mia assenza temporanea, quasi un’alleata contro la solitudine.

Da questi episodi ne esco sempre vincente. Perdere e ritrovare me stesso è come giocare a nascondino in una stanza vuota, e allora ti devi inventare le ombre.

E questa casa è piena di ombre. Negli angoli soprattutto, nelle fessure dei muri, negli spifferi degli infissi tarlati, nelle tubature corrose, nel battiscopa e nelle prese della corrente, le ombre vivono e si riproducono incessantemente, a migliaia a milioni, e con esse io mi mimetizzo e scompaio, facendomi beffe della mia coscienza che mi cerca.

Le chiamano blatte, ma sono solo ombre. Tutta la casa ne è infestata e nessun rimedio esiste per liberarsene. Solo quello di abbandonare la casa, ed è quello che faccio ogni tanto, ma la memoria non mi segue e resta qui ad attendere il mio ritorno, ad attendere il mio pentimento, e di nuovo mi si offre quando nel gioco del nascondino, per un pianto improvviso, per un singhiozzare di bambino, la mia coscienza mi scopre e torna a impossessarsi di me, ad accecarmi con la sua luce violenta.

 

Maria Lanciotti


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.9%
NO
 27.1%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy