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Julián del Casal. En el mar (Soneto)
Isla de Cuba. Orillas del Río San Juan. Grabado, Laporta
Isla de Cuba. Orillas del Río San Juan. Grabado, Laporta 
06 Novembre 2010
 

Julián del Casal y de la Lastra (L’Avana, Cuba, 1863-1893), è uno dei maggiori esponenti del modernismo a Cuba e in tutta l’America Latina. Collaboratore del periodico La Habana Elegante, ammiratore e amico di Rubén Darío, in vita ha pubblicato solo due raccolte poetiche: Hojas al viento (1890) e Nieve (1891). Grazie a loro e al resto della sua opera raccolta con fatica dopo la morte prematura, ha raggiunto la fama. La rivista cubana Arique, diretta da Raúl Tapanés nel suo esilio di Washington, ci fa riscoprire (n. 35/36, Luglio-Dicembre 2010) un grande poeta con un sonetto ritrovato. “Nel mare” è stato scritto nella seconda metà del 1800, ma è opera di grande attualità e descrive bene la situazione sentimentale di molti cubani profughi dalla loro patria.

 

 

En el mar

 

Abierta al viento la turgente vela

Y las rojas banderas desplegadas,

Cruza el barco las ondas azuladas,

Dejando atrás fosforescente estela.

El sol, como lumínica rodela,

Aparece entre nubes nacaradas,

Y el pez, bajo las ondas sosegadas,

Como flecha de plata raudo vuela.

¿Volveré? ¡Quién lo sabe! Me acompaña

Por el largo sendero recorrido

La muda soledad del frío polo.

¿Qué me importa vivir en tierra extraña

O en la patria infeliz en que he nacido

Si en cualquier parte he de encontrarme solo?

 

 

Nel mare

 

Aperta al vento la turgida vela

E le rosse bandiere spiegate,

Solca la nave le onde azzurrate,

Lasciando dietro una fosforescente scia.

Il sole, come luminoso scudo,

Appare tra nubi madreperla,

E il pesce, sotto le onde quiete,

Come freccia d’argento rapido vola.

Tornerò? Chi può saperlo! Mi accompagna

Per il lungo sentiero percorso

La muta solitudine del freddo polo.

Che m’importa di vivere in terra straniera

O nella patria infelice dove sono nato

Se in ogni luogo devo sentirmi solo?

 

Traduzione di Gordiano Lupi


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