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Disarmisti esigenti: Via le armi atomiche dall’Italia! 
L'Italia si schieri con il fronte antinucleare a Ginevra (OEWG dell'ONU) e coerentemente rimuova tutte le armi nucleari dal proprio territorio
01 Maggio 2016
 

Una lettera aperta dei disarmisti esigenti con Alex Zanotelli a Laura Boldrini e a Piero Grasso: l’Italia a Ginevra si schieri già da maggio con il fronte dei paesi che vogliono l’abolizione delle armi nucleari: quindi via le armi atomiche dall’Italia!

 

 

LETTERA APERTA – da Milano, 28 aprile 2016

 

Alla c.a. di:

» On. Laura Boldrini Presidente della Camera dei Deputati

» Sen. Piero Grasso – Presidente Senato della Repubblica

e p.c. » Gentili deputate e deputati, senatrici e senatori

 

L’Italia si prepara ad accogliere nelle basi di Ghedi ed Aviano le nuove, costose bombe atomiche statunitensi B-61-12, per quello che se ne sa settanta, in sostituzione delle attuali B-61, bombe che saranno montate sui caccia-bombardieri F35 in via di acquisizione.

Esse, teleguidate e non semplicemente a gravità, hanno capacità anti-bunker che abbassano la soglia dell’uso nucleare, cioè sono adatte ai piani NATO per il cosiddetto first-use, dottrina mai abbandonata contro il “nemico russo” di sempre, applicazione del concetto strategico di “guerra nucleare limitata”.

Allo stesso modo gli F-35 erediteranno le funzioni che attualmente assolvono i Tornado nella “condivisione nucleare NATO”, che coinvolge anche Germania, Belgio, Olanda e Turchia.

Né va ignorato il via-vai mediterraneo di navi e sommergibili USA, che possono – “non confermate né smentite”, secondo la formula ufficiale – trasportare armi nucleari, negli 11 porti italiani ufficialmente “nucleari”.

Mentre nel mondo gli Stati non nucleari a Ginevra, con l’Open Ended Working Group dell’ONU (la seconda sessione si concluderà il 13 maggio p.v.), forzando la “gabbia” del Trattato di Non Proliferazione, pongono finalmente sul tappeto delle decisioni internazionali urgenti un Trattato per l’interdizione delle armi nucleari, AUSPICHIAMO che l’Italia, Paese dalla Costituzione identitariamente “pacifista”, contribuisca da subito al disarmo nucleare mondiale.

Questo significa impegnare il nostro governo:

1) a sganciarsi dalla subalternità nei confronti delle potenze nucleari e a schierarsi con gli Stati – già la maggioranza dei membri ONU! – che hanno sottoscritto l’Impegno Umanitario e che hanno, per così dire, su proposta del Messico, “strappato” l’OEWG all’ultima Assemblea generale (dicembre 2015);

2) a rimuovere unilateralmente dal nostro territorio, quale primo passo nella direzione giusta della denuclearizzazione generale e globale, qualsiasi arma nucleare e a non consentirne su di esso il trasporto o qualsiasi altra attività connessa. È, tra l'altro, quanto a suo tempo chiese la proposta di legge di iniziativa popolare n. 172 del 26/07/2007 “Per un futuro senza atomiche” che raccolse più di 67.000 firme e fu consegnata alla presidenza della Camera il 27 marzo 2008 (finendo poi per giacere nei cassetti).

Dobbiamo comprendere che qualsiasi forza di dissuasione è in realtà una illusione mortale (suicidaria!), dato che la guerra nucleare può essere scatenata persino “per incidente, per caso o per errore”; e che possedere ed ospitare armi nucleari costituisce oggi un fattore potente di riarmo e di proliferazione.

Secondo gli scienziati atomici non abbiamo tempo da perdere, ci troviamo oggi a 3 minuti dalla Mezzanotte nucleare, e dobbiamo essere consapevoli che siamo – tutta l’Umanità, per la quale il disarmo nucleare deve diventare un “diritto” – sulla stessa barca!

Il parlamento italiano – è la richiesta che vi rivolgiamo – deve discutere ed emanare – in vista della sessione di maggio a Ginevra (e comunque entro la sessione di agosto) – degli atti di indirizzo in questo senso per il governo e la sua diplomazia più univocamente espliciti di quelli finora approvati.

La stessa UE, che ha a capo della PESC Federica Mogherini, deve essere investita della problematica antinucleare senza mezzi termini, anche perché è dovere di tutti gli italiani ad ogni livello dare esecuzione in tutte le sedi al voto popolare contro il rischio “atomico”, espressosi nel referendum del giugno 2011.

 

I nostri auguri di buon lavoro,

 

Alex Zanotelli, Alfonso Navarra, Antonia Sani, Luigi Mosca, Giovanna Pagani, Ennio La Malfa, Giuseppe Bruzzone, Laura Tussi, Fabrizio Cracolici, Mario Agostinelli

» Altre firme su: www.petizioni24.com/esigiamo

 

Info Disarmisti esigenti: alfiononuke@gmail.com


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