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Acque. Moratoria e patrimonio idrico, qualche buona notizia
Una speranza anche per la Val Tàrten?
Una speranza anche per la Val Tàrten? 
20 Dicembre 2006
 

La richiesta di moratoria delle concessioni per la produzione d’energia idroelettrica, dopo la risoluzione della 13ª Commissione del Senato e l’emendamento contenuto in Finanziaria, che attribuisce al Ministero dell’Ambiente la competenza d’esprimere un parere sulle nuove concessioni idroelettriche, limitatamente al territorio della provincia di Sondrio, fa due nuovi passi positivi in avanti.

Il primo è l’adozione di una risoluzione votata oggi dalla VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera (in calce il testo integrale) che impegna il Governo ad adottare le iniziative di propria competenza, nel rispetto delle prerogative degli enti territoriali, affinché la valutazione ambientale strategica (VAS) degli strumenti di programmazione previsti dalla normativa vigente accerti in modo rigoroso la sostenibilità di eventuali nuove derivazioni, valutando anche gli effetti estremamente positivi, in termini ambientali e di carattere idrogeologico, che deriverebbero da una moratoria delle nuove concessioni e dei nuovi prelievi idrici finalizzati alla produzione di energia elettrica.

Questa risoluzione premia il lavoro dei comitati locali e da continuità al lavoro dei parlamentari dei DS ed in particolare all’On. Gianni Farina che a giugno aveva presentato un’interrogazione al Governo per richiedere una moratoria sulle nuove captazioni idroelettriche.

Il secondo passo è arrivato ieri con l’adozione, in Consiglio regionale della Lombardia, di un ordine del giorno, votato anche dai Consiglieri regionali dei DS, che prevede che la relativa commissione competente dovrà approvare, entro 90 giorni, la proposta di legge n. 196 che finalmente assegnerà le competenze sul demanio idrico alla Provincia.

La sommatoria delle azioni svolte dai vari livelli istituzionali rende più semplice il percorso che dovrebbe portare ad uno stop al rilascio di nuove concessioni idrolettriche nella nostra provincia ed è anche un bel segnale di come, su strategia condivise di tutela delle risorse ambientali, la politica torna ad avere un ruolo determinante e vicina alle esigenze delle popolazioni locali.

 

Angelo Costanzo

Segretario provinciale DS

 

 

RISOLUZIONE PARLAMENTARE 20 dicembre 2006

Sostenibilità ambientale delle derivazioni idriche in Valtellina


La VIII Commissione

premesso che:

lo scorso 20 ottobre una delegazione della 13a Commissione permanente del Senato si è recata in Valtellina per verificare sul posto le condizioni di prelievo idroelettrico a cui è sottoposto il territorio e per audire tutti i soggetti interessati,

nel corso delle audizioni è stata riscontrata una condivisione unanime e senza riserve da parte delle istituzioni locali, Prefettura, provincia di Sondrio - che ha approvato un apposito ordine del giorno - Comunità montane, circa la necessità di una moratoria sulle nuove concessioni e sui nuovi prelievi, finalizzata a realizzare un'approfondita verifica sulla situazione idrica in Valtellina;

queste posizioni sono condivise anche dalle organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL che hanno consegnato un loro documento, agli atti;

dall'Unione Pesca Sportiva, che rappresenta oltre 5.000 pescasportivi che pure ha consegnato un proprio documento, agli atti;

dall'Intergruppo Acque, che riunisce 13 comitati locali costituitisi sul territorio per opporsi a nuove derivazioni e che hanno con loro specifiche iniziative raccolto l'adesione di oltre 40.000 cittadini. L'Intergruppo ha fornito un documento illustrativo, corredato di cartine e schede riportanti in ogni dettaglio i dati dello sfruttamento idroelettrico, attuale e previsto;

dai rappresentanti delle Associazioni di agricoltori e allevatori, che successivamente hanno fatto pervenire alla Commissione ambiente un loro documento;

dalle associazioni ambientaliste (Legambiente, WWF e Italia Nostra);

la sola regione Lombardia, tra le istituzioni, ha espresso un parere discorde, adducendo la congruità ed adeguatezza delle attuali normative per la disciplina del regime e dell'uso delle acque e, tra le associazioni di categoria, l'Associazione degli industriali si è analogamente espressa contro la moratoria, pur ricordando che in alcune realtà territoriali potrebbe non essere opportuno autorizzare nuove derivazioni;

 

Occorre, anche a tal fine, porre in essere ogni possibile iniziativa per il coordinamento delle attività statali con quelle della regione competente, anche sulla base della pianificazione regionale in materia;

da un primo esame della copiosa documentazione raccolta dalla Commissione è emerso come corrispondente al vero che le risorse idriche della provincia risultano già sfruttate in misura prossima al 90 per cento del loro totale, con pesanti pregiudizi a carico dell'ambiente e del paesaggio e che l'ulteriore sfruttamento di quanto residua potrebbe provocare un aggravamento del rischio ambientale, con serie conseguenze anche di carattere idrogeologico a carico di un territorio già di per sé fragile e delicato, già teatro di devastanti episodi (alluvione del 1987) di dissesto, influendo in misura gravemente negativa anche sullo sviluppo socio economico e sull'economia della provincia che vede nel turismo legato alla qualità ambientale la sua primaria voce d'entrata, il Governo ha confermato – anche in via normativa – il ruolo del Ministero dell’ambiente e della tutela del Territorio e del mare nel rilascio di nuove concessioni per derivazioni idriche per la provincia di Sondrio;

 

impegna il Governo

 

ad adottare le iniziative di propria competenza, nel rispetto delle prerogative degli enti territoriali, affinché la valutazione ambientale strategica (VAS) degli strumenti di programmazione previsti dalla normativa vigente accerti in modo rigoroso la sostenibilità di eventuali nuove derivazioni, valutando anche gli effetti estremamente positivi, in termini ambientali e di carattere idrogeologico, che deriverebbero da una moratoria delle nuove concessioni e dei nuovi prelievi idrici finalizzati alla produzione di energia elettrica.

 

(7-00087)

Mariani, Gianni Farina, Acerbo, Cacciari, Bandoli, Codurelli, Locatelli, Benvenuto, Bocci, Chianale, Fasciani, Galeazzi, Gentili, Iannuzzi, Lomaglio, Longhi, Marantelli, Margiotta, Pedulli, Realacci, Viola, Francescato, Camillo Piazza, Strabella, Lupi, Ugge, Di Centa.


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