Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Annagloria Del Piano. Il guardante e il guardato di Angelo Andreotti
(foto P. Garofalo)
(foto P. Garofalo) 
01 Aprile 2016
   

Ho conosciuto questa raccolta di racconti di Angelo Andreotti grazie alla segnalazione della nostra Patrizia Garofalo, avendo per di più il piacere di assaporarne la lettura da una copia autografatami dallo stesso autore con grande gentilezza.

Il titolo, fin da quando appresi della sua uscita, mi è apparso particolare, già induce ad un approccio poetico e filosofico: davvero il guardare è cosa ben diversa dal solo vedere, ed essere guardati, quanto differente dall’essere solamente visti! Guardare, dare forma alle cose, alle persone, alle situazioni ed essere guardati… non esistere come ectoplasmi destinati a non lasciare traccia, almeno non sempre, almeno per qualcuno, per qualche guardante.

Certo, il tipo di sguardo include una gamma di infinite variazioni. C’è la narrazione autobiografica di uno sguardo sul dolore, sul distacco da una persona, e da un volto amato, come in “Pudore”, il primo dei diciannove racconti. Oppure, come in “La coiffeuse”, lo sguardo dell’altro, che un tempo sapeva rendere il guardato l’unico oggetto d’amore, desiderato e inarrivabile, è poi però divenuto staffilata di un ultimo sguardo, descrizione minuziosa del suo volto invecchiato di donna avvizzita.

Uno sguardo può continuare ad esserci, ad accompagnare l’amato anche mentre è lontano, tanto da far sì che tra la partenza ed il ritorno tutto sia intermezzo, tempo fermo, che non merita attenzione. È ciò che succede nel racconto “L’autoritratto”.

Al centro di “Notturno” c’è, invece, lo sguardo che si brama. La propria donna dorme e chissà dove la conducono i propri occhi e il proprio guardare. Tutto di lei tace. Offrimi il tuo sguardo, cosicché io possa seguirlo… finanche in sogno, vorrebbe il protagonista.

A volte certi sguardi non si dimenticano e sono insostituibili; quando vengono a mancare, quando a mancare, a non esserci più, è l’amato…, allora è difficile talvolta tornare a guardare. Impossibile cercare un orizzonte nuovo su cui allungare lo sguardo. Sembra più semplice e più giusto inzupparsi in pensieri di tristezza, senza futuro (“Il sorriso”).

Uno sguardo può celare vergogna verso di sé, far sentire colpevole chi colpevole non è. Nello specchio uno sguardo può restituire l’abisso… (“Le viol”).

Gli occhi degli altri ci trovano una collocazione, ci costruiscono una forma e ci determinano uno spazio. A volte sono amati e benevoli. Altre volte, non vorremmo incrociarli. Così avviene anche con i nostri stessi occhi, con i nostri stessi sguardi. Ed è meraviglia oppure delusione e sofferenza, molteplici opzioni si racchiudono nell’incontro degli sguardi. L’autore descrive lamine di luce, brillanti, che ammiccano al sole, una cesta di ciliegie il cui picciolo si stacca con un suono sordo e secco, il respiro svuotato dentro un nome che più che pronunciato è invocato, qualcosa nell’aria… Sono tutti attimi cristallizzati in tratti visivi, descrizioni affilate di ambienti e percezioni, quasi le pennellate di un quadro, che restituiscono al lettore una sensazione di sospensione, di fermo immagine: l’acqua di quella brocca della fantesca di Vermeer che si sversa nel recipiente e sempre continuerà a farlo, in un indugiare dell’azione e del pensiero che porta con sé. Forse è proprio la distanza fra il guardante e il guardato ad essere possibile solo nel presente dell’accadere, solo qui e da nessun’altra parte, come si legge in esergo alla raccolta, nelle parole del poeta Rainer Maria Rilke.

Ed è poetico il linguaggio e la scrittura di Angelo Andreotti, sia nell’evocare che nel descrivere minuziosamente istanti preziosi, fatti di quotidianità o di improvvise epifanie, capaci in ogni caso di dare un senso più profondo all’esistenza.

 

Annagloria Del Piano 

 

 

»» Quest'oggi, ore 17:30, la presentazione a Macerata


Articoli correlati

  Daniele Serafini. Là, dove l’orizzonte accade
  Vetrina/ Angelo Andreotti & Patrizia Garofalo. Pantografia marina
  Angelo Andreotti. A tempo e luogo
  In libreria/ Angelo Andreotti. Dell'ombra la luce
  Patrizia Garofalo. Note a margine del convegno di ecologia narrativa di Anghiari
  In libreria/ Angelo Andreotti. “Geometria della Rosa” di Giuseppina Rando
  Vetrina/ Angelo Andreotti. Dimmi di te
  In libreria/ Giuseppe Ferrara su “A tempo e luogo” di Angelo Andreotti
  Spot/ A Ferrara, Monica Pavani per “I Poeti dei poeti”
  Invito letterario: Angelo Andreotti. Il Guardante e il Guardato
  Ferrara. Angelo Andreotti: Di due pubblicazioni, una a fianco dell'altra
  In libreria/ Angelo Andreotti. A tempo e luogo
  Angelo Andreotti. Chi ha paura del giallo, del rosso e del blu
  Ferrara. Il silenzio dei violini alla Biblioteca Comunale Ariostea
  Spot/ Ferrara: Duccio Demetrio per “I Poeti dei poeti”
  Angelo Andreotti. Le viol
  Recanati Art Festival à la culture
  In libreria/ Patrizia Garofalo. “Dell’ombra la luce” di Angelo Andreotti
  Anticipazioni: Flavio Ermini. L’appello silenzioso dell’essere
  Spot/ Ferrara: Marco Munaro per “I Poeti dei poeti”
  In libreria/ Angelo Andreotti. Porto Palos
  In libreria/ Patrizia Garofalo. “Nel verso della vita” di Angelo Andreotti
  Angelo Andreotti. Il silenzio e le parole
  Angelo Andreotti. POLAROID (1999)/ Pudore
  In libreria/ Silvia Comoglio. “Tra parola e mondo” di Angelo Andreotti
  Macerata, 1° aprile. “Il Guardante e il Guardato” di Angelo Andreotti
  In libreria/ Giuseppina Rando. Il cuore segreto delle cose
  In libreria/ Giuseppina Rando. “Tra parola e mondo” di Angelo Andreotti
  Istituzioni/ Accademia del Silenzio. 'Scuola estiva' ad Anghiari, fine agosto
  Angelo Andreotti. Il guardante e il guardato
  In libreria/ Giuseppina Rando. “Custode di dune” di Lucia Boni
  In libreria/ Patrizia Garofalo. “A tempo e luogo” di Angelo Andreotti
  Ferrara: Un invito, “A tempo e luogo”
  In libreria/ Giuseppina Rando. “Dell’ombra la luce” di Angelo Andreotti
  “Il guardante e il guardato”
  Spot/ “I Poeti dei poeti” per I lunedì a casa di Ariosto
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy