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“Le atlete di ginnastica ritmica sono delle ballerine fallite” 
Quando la vita si coniuga con lo sport – 3.
Veronica Bertolini, Campionessa Italiana Assoluta. Talamonese, in forza a Soc. S. Giorgio
Veronica Bertolini, Campionessa Italiana Assoluta. Talamonese, in forza a Soc. S. Giorgio '79, Desio 
15 Dicembre 2013
 

Irina Pikalova al contrattacco. Quattro chiacchiere con l'allenatrice... “siberiana”

 

 

Quando mia figlia decise di praticare la Ginnastica Ritmica invece che continuare con la musica, per un po' “gliela rimenai”. A me piacevano molto i saggi e le esibizioni musicali in qualche ricorrenza. Iniziato il Corso, dopo gli allenamenti arrivava a casa e cominciava a fare salti e piroette, spaccate e altri esercizi. Alcuni dei quali con l'uso di attrezzi: gli attrezzi della Ginnastica Ritmica. Il Cerchio, la Fune, la Palla, il Nastro e le Clavette. Per il Cerchio era un dramma: ...bisognava portarlo in pullman. La fune le si attorcigliava spessissimo intorno al collo o alle gambe... La palla le scappava sempre di mano e finiva spesso sul lampadario o sui vetri. Un'impresa poi far roteare il nastro in soggiorno. Il tonfo delle clavette sul pavimento mi dava in bestia: io che mi alzo presto e vado a letto ancora più presto... Poi, convinto dalla consorte, andai a vederla al primo Saggio di fine d'anno del Corso. È così che ho cominciato ad apprezzare questo sport, conoscere le altre bimbe, le altre mamme, le insegnanti. ...Le regole della Ginnastica Ritmica, i vari passaggi e le figure. ...Le campionesse nazionali ed internazionali; attendere davanti alla tele l'inizio dei Campionati del Mondo e tutte le più importanti manifestazioni. Insomma, almeno alla fine sono riuscito a non confondermi più tra Ginnastica Artistica e Ginnastica Ritmica e ...guai a chi le “scambia”. E oggidì ho l'onore e il piacere di intervistare “l'Irina”: colei che ha messo in piedi tutto questo ambaradan. A dire il vero è stata un'intervista un po' sofferta, per via della lingua e della ...“precisina” Irina.

 

Per l'affermazione pubblica che dà il titolo alla nostra intervista, una nota atleta della Ginnastica Artistica è stata multata dalla sua Federazione. Una battuta di contrattacco, Irina?

Non vale la pena rispondere... Mi spiace per la ragazza... Non me l'aspettavo proprio da lei. La ginnastica ritmica e la danza sono due attività diversissime: la prima è una forma di sport mentre la seconda è una forma d’arte. La danza e la musica occupano un posto importante nella ginnastica ritmica, ma questa è uno sport olimpico, femminile, individuale e di squadra. Le caratteristiche di questo sport permettono alle ginnaste di sviluppare capacità coordinative, reattive, flessibilità ed espressività corporea, cosi come una postura corretta ed elegante. La parte di danza (classica) nella Ginnastica Ritmica, riguarda solo la coreografia: una piccola parte necessaria per rendere più “legato” (è una mia interpretazione... linguistica, nda) nei vari momenti, l'esercizio tecnico.

Irina... “sbuca” veramente dalla Siberia?

Il mio paese di nascita si chiama Kamenushka e non è nemmeno segnato sulla cartina geografica. A 4.500 km da Mosca al di là dei Monti Urali...

Irina, lei è stata anche un'atleta di Ginnastica Ritmica?

No, ma le mie istruttrici sì! Alyona Droujina ha gareggiato in Russia a livelli nazionali mentre Elena Konkova dopo aver praticato si è diplomata come istruttrice. Io ho studiato da Coreografa e mi sono laureata a San Pietroburgo. Successivamente in Italia ho preso la qualifica di Tecnico Regionale e Giudice di II grado. Acquisendo poi il diploma di Tecnico Nazionale.

Chi ha lasciato in Russia?

Ancora tutta la mia famiglia: i genitori e mio fratello con la sua famiglia che però ora tutti abitano a Tomsk; sempre lontanissimo da Mosca, ma questa è una grossa città, indicata sulle carte geografiche... Ci torno appena posso. Ho lasciato poi numerose amiche della mia infanzia, che in effetti qualche volta mi mancano.

Al termine della sua carriera di allenatrice di Ginnastica Ritmica tornerà a ...casa?

Oramai la mia famiglia, e la mia vita, sono qui.

Ci fa la storia della sua Società sportiva V.E.R.A.”? 

La nostra Società ha iniziato l’attività nell’ottobre 2011; precedentemente facevo parte della società “Akros - ginnastica artistica” di Sondalo. V.E.R.A. è l’acronimo di Vigore, Energia, Ritmo e Agonismo. Noi proponiamo corsi alle bambine dai 4 ai 16 anni a livello propedeutico ed agonistico. Nostre atlete fanno parte del Campionato Nazionale di Serie C e D, Coppa Italia e Torneo Regionale delle Allieve.

Da quest’anno abbiamo iniziato una nuova esperienza, la Ginnastica Estetica. Si ispira al movimento fluido naturale e totale del corpo umano, caratterizzato da movimenti armoniosi, ritmici, e dinamici eseguiti con un uso della forza muscolare in maniera naturale ed economica. Il lavoro e l’unità di squadra sono essenziali. La coreografia, utilizzando una espressiva interpretazione della musica attraverso i movimenti, crea una storia. Questo sport di gruppo è arte, espressione e sentimento, tutto mescolato in un alto livello di sport competitivo. Le nostre ginnaste hanno partecipato al Campionato Italiano di Ginnastica Estetica a Cesenatico dove sono diventate campionesse italiane nella categoria allieve 6-8 anni. 

In gioventù con suo marito Walter (da un paio d'anni Presidente del sodalizio) ho fatto tante battaglie calcistiche, sia come compagni di squadra che come avversari... Come ha fatto a convincerlo a diventare presidente della sua società di Ginnastica Ritmica?

A lui piace lo sport in generale e non è stato difficile convincerlo...

Se ha messo in piedi una società sportiva significa che la ginnastica ritmica piace e vi sono molte bambine e ragazze a cui piace. Ci può dare qualche dato in generale, sia a livello nazionale che locale?

La nostra società è presente in Valtellina, Valchiavenna ed Alto Lario (Morbegno, Ardenno, Dubino, Colico, Gravedona, Chiavenna) dove abbiamo riscosso un discreto successo.

In Lombardia ci sono oltre un centinaio di società di ginnastica, potete immaginare quanti praticanti possano essere a livello nazionale!

Maschietti iscritti, per ora non ne ha...

La Ginnastica Ritmica non contempla la partecipazione maschile.

Mia figlia è stata una sua allieva ed ora, a diciotto anni e a “carriera” finita, l'aiuta ad “insegnare” alle ragazzine... nel senso che occorre cominciare presto l'apprendimento dei fondamentali...

Molto presto: dalla scuola materna ...almeno. Poi ci sono sempre eccezioni: la nostra Campionessa Nazionale Veronica Bertolini, ad esempio, ha iniziato a 8 anni.

Appunto, dalla sua vecchia società AKROS sono uscite due campionesse: Veronica Bertolini e Camilla Patriarca. All'orizzonte c'è qualche nuovo talento locale?

I talenti se ci sono occorre ...farli uscire. Perché ciò accada ci vuole molto tempo e molte ore di esercizi in palestra. E arrivare in alto dipende anche da altri fattori, tra cui il più importante è la volontà della famiglia, oltre che dell'atleta stessa. Io contribuisco solo a dare alle ragazze questa possibilità.

Quali sono i problemi e le difficoltà che incontra quotidianamente nel suo lavoro di allenatrice?

Gestire un gruppo di atlete, un corso di Ginnastica Ritmica che, come abbiamo detto, deve partire dalla Scuola materna e che potrà rivelare i ...talenti alle Scuole medie: occorrono ore e ore di lavoro, tanta attività di palestra.

Il nostro giornale web Tellusfolio.it potrebbe ospitare e seguire l'attività della sua società sportiva; sarebbe interessata?

Vi ringrazio tantissimo per la bella proposta, ma al momento non abbiamo ancora un sito internet. Se la proposta resterà ancora valida, in futuro saremo felici di accettare. Al momento siamo comunque presenti su Facebook, con la nostra pagina “Asd VERA”.

Un grande ringraziamento, infine, per il l’interessamento mostrato nei confronti della nostra associazione e della mia figura/attività sportiva professionale.

 

Alfredo Mazzoni

(da 'l Gazetin, novembre 2013)


Foto allegate

Camilla Patriarca (al centro circondata dalle clavette) durante la Coppa del mondo, Pesaro apr. 2013
Irina Pikalova con alcune allieve
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