Non possiamo che esprimere la massima preoccupazione per gli esiti dell’incontro di ieri tra Fiat e parti sociali, in merito al futuro dell’auto di grande serie prodotta in Italia.
Infatti, si dice che almeno sino al 2014 non si faranno nuovi investimenti in Italia, pur essendo le gamme dei modelli delle case citate assai anziane, in un mercato ultracompetitivo dove il ciclo di vita del prodotto è sempre più corto, mentre tutta la concorrenza sforna novità a getto continuo.
E anche ammettendo che nel 2014 riprendano gli investimenti, si pongono alcune domande. Ne citiamo alcune: quanti anni ci vorranno dopo il 2014 per vedere sul mercato i frutti dei prossimi investimenti, visto che i progetti congelati avranno esaurito buona parte del loro ciclo di vita?; quante ulteriori quote di mercato Fiat, Lancia e Alfa avranno perso nell’attesa dei nuovi modelli?; in quale stato saranno nel 2014 le reti di vendita europee di questi marchi?; chi manterrà nel frattempo gli stabilimenti e i dipendenti, visto anche che la cassa integrazione ordinaria è in via di esaurimento?
Al momento avremmo una possibile risposta solo all’ultima domanda, ma temiamo che non sia rassicurante per il contribuente italiano.
Michele De Lucia e Marco Beltrandi
Fonte: Radicali.it