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Maria Lanciotti. “Messa di Requiem” di Mozart in ricordo del Maestro Antonello Crescenzi 
A Ciampino, sabato 1° dicembre
20 Novembre 2012
 

Nel primo anniversario della scomparsa del Maestro Antonello Crescenzi, venuto improvvisamente a mancare il 3 dicembre 2011 nel colmo della sua attività artistica e progettuale, si sta preparando a Ciampino in provincia di Roma un evento musicale di grande portata. Sabato 1° dicembre 2012 si terrà presso la chiesa ‘Gesù Divino Operaio’ il concerto sinfonico ‘Messa di Requiem’ di W. A. Mozart, a cura dell’Associazione Forum Musica. A dirigere l’orchestra sarà il Maestro Silvano Mangiapelo, docente presso il Conservatorio ‘L. Refice’ di Frosinone, consulente musicale per il settore classico della Forum Musica fondata dal Maestro Crescenzi nel 1991. E qui le storie s’incrociano, e per capire per quali vie e quali spinte un grande desiderio arrivi a concretizzarsi, ci rivolgiamo al Maestro Mangiapelo che volentieri risponde ad alcune nostre domande.

 

Lei sta portando avanti in qualche modo il discorso di Antonello per quanto riguarda la Forum: c’è qualche particolare motivazione per questo suo impegno ulteriore?

Sto facendo questo per la profonda amicizia, direi ‘fraterna’ amicizia, che mi legava a lui.

Antonello aveva un sogno: portare la musica sinfonica a Ciampino. Ed ora si sta realizzando con il concerto che sarà da lei diretto. Potrebbe anticiparci qualcosa di questo grande evento?

Il concerto che si terrà in onore di Antonello è frutto di un grande lavoro di collaborazione e determinazione tra la sua famiglia, me e direi tutti coloro con i quali lavorava, compresi gli attuali rappresentanti dell'amministrazione comunale dei quali Antonello aveva guadagnato la fiducia e la stima dopo anni di serio e duro lavoro. Abbiamo scelto di eseguire la ‘Messa di Requiem’ di Mozart poiché oltre ad essere adatta alla circostanza è anche una delle opere più conosciute del grande salisburghese e quindi più fruibile dal pubblico. Per l'occasione interverranno circa ottanta esecutori: cinquanta cantori dei tre cori partecipanti, trenta professori d'orchestra, quattro solisti ed io come direttore d'orchestra. Forse, da ciò che ricordo non c'è mai stata negli ultimi trent’anni una manifestazione musicale così imponente in Ciampino.

Per tale manifestazione è stata scelta la chiesa parrocchiale ‘Gesù Divino Operaio’ a Morena e non quella della ‘Beata Vergine del Rosario’ alla Folgarella, dove vive la famiglia di Antonello. Una scelta determinata da particolari motivi?

Sì, oltre alla ricorrenza del 12° anniversario della Consacrazione della chiesa abbiamo pensato anche ad una location grande e con buona acustica che potesse accogliere senza problemi la numerosa presenza di persone che senz'altro vi prenderanno parte.

Recentemente Benedetto XVI riferendosi alla ‘viva fede’ di Mozart ha parlato di ‘serenità mozartiana’. Come interpreta lei questa bella espressione del Papa?

Credo che la musica, quella ‘buona’, sia una via di comunicazione fra l'intimo di una persona e la natura che l'ha creata, sia materialistica che divina. Quindi le sensazioni, gli umori e lo spirito possono essere influenzati positivamente quando ascoltiamo questi capolavori musicali. Essi ci restituiscono il legame naturale che abbiamo con la perfezione del creato e che per la stressante vita a cui ci obbliga il mondo moderno, abbiamo perduto.

Con il concerto del 1° dicembre, così fortemente voluto da Antonello, si apre in ambito musicale un discorso nuovo a Ciampino: pensa che sia destinato a proseguire nel tempo?

Mi auguro di sì! Purtroppo con la situazione economica attuale sarà molto difficile poter programmare con cadenze fisse appuntamenti con la grande musica nel nostro Comune, comunque faremo il possibile! In situazioni di crisi la prima cosa che tagliano purtroppo è la cultura.

Antonello Crescenzi, suo coetaneo, concittadino e grande amico con cui ha condiviso a fondo la passione per la musica in un percorso che vi ha visto approdare entrambi a notevolissimi livelli e sempre protesi verso nuovi obiettivi, cosa le ha lasciato in eredità, sia sul piano artistico che umano? C’è in particolare qualcosa che desidera trasmettere a tutti noi?

Chiunque abbia frequentato Antonello lo ricorda come una persona capace di sdrammatizzare anche le situazioni più difficili, sempre con tono scherzoso e positivo. Lui credeva molto nel prossimo e nella Provvidenza e ciò gli ha permesso di vincere tante sfide e di creare questa realtà che lo fa ancora vivere dentro e intorno a noi.

 

Maria Lanciotti


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