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Luca Marazzi, concerto a Palazzo Pestalozzi
26 Maggio 2006
 

Il chiavennasco è un valente interprete e suona la chitarra. In futuro collaborerà a Tellusfolio segnalando concerti ed eventi legati al suo strumento. Insegna italiano all’ITCG-LICEO “Leonardo da Vinci” di Chiavenna e i suoi studenti sono fortunati perché oltre alla musica, che è nascosta nei versi dei poeti classici, possono conoscere con lui anche quella legata all’evoluzione del linguaggio musicale. (cds)

 

Caro Claudio,

                 accetto volentieri il tuo invito a parlare del mio prossimo concerto per chitarra, che si terrà il giorno venerdì 26 maggio, alle ore 21 nel cinquecentesco palazzo Pestalozzi, presso l’omonima piazza di Chiavenna. La serata potrebbe intitolarsi: “da Genova a… Rio”. Ora, viene da chiedersi perché (ancora) a Chiavenna e con un programma del genere… A questo punto bisogna fare un passo indietro, esattamente al mese di febbraio (freddo) a Parigi. Nella capitale francese ho degli amici che stanno perfezionando i loro studi presso la Citè Universitarie: un insieme davvero multietnico di persone, edifici, lingue e colori… Durante un mio soggiorno in questa “fucina” di stimoli nuovi, mi si propone di tenere un concerto, in programma per il 20 di giugno, presso la sala-teatro “Le Courbusier”, all’interno della Maison du Bresil… l’occasione è imperdibile e, d’accordo con gli organizzatori della cosa, pensiamo subito a un omaggio musicale al Brasile…

Tornando a casa, sento la necessità di “provare” il programma almeno una volta in Italia, prima di cimentarmi, per la prima volta, oltralpe… A questo punto propongo l’iniziativa a Sandra Scaramellini ed alla “sua” Pro Loco, che accettano immediatamente l’invito e mi propongono quale sede il prestigioso palazzo di Chiavenna: la mia ultima “volta” a palazzo risale ormai a qualche anno fa, con lo spettacolo “E tornò la primavera”: mix (allora) insolito, per la città del Mera, di suoni, parole, colori…

Mi torna alla mente, nel frattempo, che tra gli illustri avi dei Pestalozzi, nella quadreria di famiglia spicca un tale che avrebbe seguito niente poco di meno che Colombo nei suoi viaggi verso le Indie. Vera o falsa che sia, questa coincidenza mi spinge ad immaginare un ideale viaggio da Genova, per l’appunto, al Brasile… Ma, bada bene: non una spedizione di conquista, ma un viaggio dei sensi attraverso la musica e il ritmo…

Quanto al programma, si aprirà con alcuni pezzi di Nicolò Paganini, il “sommo genovese”: proporrò dei brani originali per chitarra, meno noti rispetto al più conosciuto ed eseguito repertorio per violino. Paganini considerava la chitarra quale strumento d’evasione, cui regalava pagine musicali di elegante spontaneità, spesso destinate alla sua intima cerchia di amici ed estimatori. Di porto in porto approderemo in Spagna, dove ci attende il compositore Francisco Tarrega, con la sua sensibilità tardo romantica e a tratti “chopiniana”…

Il cuore della serata è rappresentato da alcune pagine del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos, ormai un “classico” del Novecento: accanto a tre dei cinque preludi per chitarra, mi piace sempre eseguire il brano che apre la suggestiva “Suite popolare brasiliana”, parlo della celebre Mazurca-choro. “Choro” in portoghese significa pianto, come il titolo del pezzo che chiude la parentesi dedicata a Villa-Lobos, le cui composizioni non mancano di echi e autentiche citazioni… “Bachiane”: m’inserirò quindi con un personale omaggio al grande autore barocco.

Chiudono la serata alcuni brani dal carattere decisamente latino, come le note di Guimaraes, i valzer venezuelani di Alirio Diaz ed una malinconica milonga di Abloniz...

 

 

Nota Biografica

Sono nato a Chiavenna nel 1975, nel quartiere d’Oltremera dove risiedo tuttora con la mia famiglia. Ho incominciato a suonare la chitarra durante gli anni delle scuole medie, presso l’Accademia Musicale Sondriese che, allora, aveva una sede staccata presso San Lorenzo. Durante quegli anni e sino alla maturità Liceale, mi guida allo studio dello strumento il maestro Salvatore Montalbano, chitarrista, violinista, compositore…

Nel 1994 lascio Chiavenna e Montalbano per approdare alla facoltà di lettere a Pavia: sono anni di crescita personale densi di stimoli culturali ed umani, durante i quali “ricomincio” a suonare e a studiare chitarra ed interpretazione sotto la guida del maestro Roberto Porroni, milanese, uno dei nomi di spicco del concertismo chitarristico internazionale.

Tra il 1995 e il 2000 si moltiplicano le occasioni di suonare in pubblico. Tra le più significative ricordo: le numerose, fortunate ed applaudite partecipazioni al festival di “Musica e Natura” nel Cantone dei Grigioni, i concerti presso l’Aula Foscoliana dell’Università d Pavia, cui partecipa anche Alda Merini con le sue poesie; ancora nei Grigioni, a Samaden, concerto presso la Chesa Planta nell’ambito del Festival “Giovani Artisti”; concerto a Milano presso l’antica e centralissima chiesa dell’Incoronata, su invito dell’associazione Il Setticlavio; negli ultimi anni, a Chiavenna, organizzo alcune serate di musica e poesia con l’attrice Nicoletta Cabello, presso palazzo Pestalozzi e palazzo pretorio; vengo invitato a suonare per alcune personali dell’artista Roberto Plevano, tra cui –memorabile– quella presso il Mulino di Bottonera: il giornalista Nino Romano mi dedica un articolo. Evento che mi piace ricordare è anche la mia partecipazione ad una serata morbegnese durante la quale il prof. Guido Scaramellini presenta una nuova edizione delle opere dialettali di Giovanni Bertacchi.

Recentemente ho partecipato ad un tributo all’amatissimo Fabrizio de André presso la Società Operaia di Chiavenna: serata importante con un pubblico di oltre 200 persone…

Lo studio e il perfezionamento dello strumento continuano, nel frattempo, sotto la guida dei maestri Andrea Dieci e Bruno Giuffredi. (Luca Marazzi)


Foto allegate

Villa-Lobos
Paganini
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