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Salvatore Sblando: Un fuoriluogo
Salvatore Sblando
Salvatore Sblando 
12 Giugno 2009
 

Ho sempre immaginato d’avere luoghi e persone su cui fare affidamento, su cui poter contare in qualunque momento della vita.

Spesso entrambe hanno coinciso con un unico pensiero, un’unica voce, riassunte tutte in un nome, solo all’apparenza di donna.

Non hanno un carattere, un profilo, una morfologia ben precisi; sto nei fatti parlando di sensazioni, di bisogni che spesso vanno oltre l’umano comprensibile, a cui comunque io con altrettanta convinzione mi aggrappo per superare momenti particolari o anche semplici attimi della giornata.

Sarebbe quindi riduttivo condurre il tutto ad una figura femminile salvifica; è un qualcosa che va oltre ed unisce l’esigenza di chiudersi in un luogo aperto con tutte le proprie solitudini e la convinzione che la sensazione racchiusa nel calore di un abbraccio possa dare forza e direzione ad ogni mio pensare.

Così nuovamente riconduco me nel mio affollato eremo meditativo, tra le assenze, i fiati e le scogliere del quotidiano e dei miei –parafrasando Wislawa Szymborska- naturali “non so”.

E’ qui, come fossi in un gioco di tanti “altrove” che scelgo ancora una volta le mie maniere per restare solo; prendo la penna, un foglio, più fogli, lascio da parte ogni sorta d’ambizione e provo a scrivere, a scriverti. (S.Sblando)

 

 

 

ESMERALDA E IL SUO MARE  

 

Ti chiamerò Esmeralda

dove si fa calma quest'assenza

perché sarai figlia

e poi madre del silenzio

 

Ti chiamerò, col nome

che si legge ad ogni fiato

indefinibile alla notte

 

Ti chiamerò ancora

senza sbagliare la pronuncia

ma sarà muto il suono del vento

giù dalla scogliera

 

Ti chiamerò così

come il mare le sue acque

e sarai onda capace d'arrivare

 

lì dove c'è l'incomprensibile

   

 

 

NOTA BIOGRAFICASalvatore Sblando è nato nel 1970 a Torino, dove attualmente risiede e lavora in qualità di dipendente della locale azienda di trasporti.
Con testi poetici inediti è risultato finalista in concorsi nazionali ed internazionali - tra i più recenti "Verba Agrestia 2008" - e sue liriche sono pubblicate in antologie. Partecipa attivamente a readings e manifestazioni poetiche.
E' di recentissima pubblicazione la sua prima raccolta di poesie: "Due granelli nella clessidra", ed. LietoColle.

 


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