Martedì , 03 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Miriam Della Croce. La festa di Cristo Re contro la peste del laicismo
22 Novembre 2009
 

Oggi 22 novembre, per la Chiesa è la festa di Cristo Re. Festa introdotta da Pio XI, con l'enciclica Quas primas dell’11 dicembre 1925, al fine di combattere il laicismo. Così scriveva nella lettera: «E perché più abbondanti siano i desiderati frutti e durino più stabilmente nella società umana, è necessario che venga divulgata la cognizione della regale dignità di nostro Signore quanto più è possibile. Al quale scopo Ci sembra che nessun'altra cosa possa maggiormente giovare quanto l'istituzione di una festa particolare e propria di Cristo Re». E più avanti: «La peste della età nostra è il così detto laicismo coi suoi errori e i suoi empi incentivi; e voi sapete, o Venerabili Fratelli, che tale empietà non maturò in un solo giorno ma da gran tempo covava nelle viscere della società. Infatti si cominciò a negare l'impero di Cristo su tutte le genti; si negò alla Chiesa il diritto — che scaturisce dal diritto di Gesù Cristo — di ammaestrare, cioè, le genti, di far leggi, di governare i popoli per condurli alla eterna felicità... I pessimi frutti, che questo allontanamento da Cristo da parte degli individui e delle nazioni produsse tanto frequentemente e tanto a lungo, Noi lamentammo nella Enciclica Ubi arcano Dei e anche oggi lamentiamo: i semi cioè della discordia sparsi dappertutto; accesi quegli odii e quelle rivalità tra i popoli, che tanto indugio ancora frappongono al ristabilimento della pace...».

Altri tempi. Anche se non molto lontani. Oggi la Chiesa non ha, almeno ufficialmente, questa posizione nei riguardi del laicismo, però non ha abbandonato l'idea che «chi esclude Dio dal suo orizzonte, falsifica il concetto di 'realtà' e, in conseguenza, può finire solo in strade sbagliate e con ricette distruttive», e che «nei sistemi che mettono Dio tra parentesi c'è solo il fallimento». Così ebbe ad affermare nel maggio del 2007, Benedetto XVI durante il viaggio in Brasile. Ed è un concetto che si ripete come un ritornello nel suo libro Gesù di Nazaret: il mondo va in rovina là dove non c'è fede in Dio, e va invece bene dove c'è la fede. Le cose però non stanno così. Moltissime bravissime persone, pur non avendo fede, si adoperano per il bene della società, per la giustizia, per la libertà. In qualche modo sono con Dio. Per contro, esistono persone che credono in Dio, e fanno ciò che gli pare, e mandano il mondo in rovina. Non sono con Dio. Un esempio recente è stato il presidente degli Stati Uniti, George Bush.

Nella sostanza l'avvertimento della Chiesa non è mutato: state attenti, ché se vi allontanate da Dio (e dalla Chiesa), il mondo va in rovina; se state con Dio (e con la Chiesa) avrete pace e serenità. Monito analogo a quello della maggior parte delle sette.

 

Miriam Della Croce


Articoli correlati

  Lidia Menapace. Su Fini e l'antisemitismo
  Con la straordinaria partecipazione di Giorgio Albertazzi “Il Vicario” di Rolf Hochhuth torna al Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma
  Miriam Della Croce. L'estensione del peccato
  Miriam Della Croce. Misteri dei ministeri...
  Carlo Forin: Lettera a SS. Benedetto XVI
  Raniero La Valle. La lettera del Papa
  Gianni Somigli. Bimbinbilico
  Garrincha. La 'fuga' del Papa
  Sergio Rovasio. “L'omosessualità non è mai moralmente giusta”, dice il Papa
  Vincenzo Donvito. Dimissioni papa e media
  Renato Pierri. Nessun cambiamento riguardo al sacerdozio femminile
  Rosario Amico Roxas. Un relativismo occasionale
  Rosario Amico Roxas. Il cattolicesimo di Ratzinger
  Rosario Amico Roxas. Il mio regno non è di questo mondo
  Renato Pierri. La luce della Chiesa alle volte è solo ombra tetra
  Omar Santana. Senza parole
  Francesca Ribeiro. Parole mai pronunciate dal Papa
  Renato Pierri. La vasta cultura del Papa
  Caso Hasenhüttl. Zittito per troppo ecumenismo dal vescovo Marx
  L'affaire indulgenze torna alla ribalta: l'Italia riportata nel Medio Evo
  Sinéad O’Connor. E se cominciassimo a fare lo sciopero della messa?
  Carlo Forin. “An Phoebi soror?” Sei forse sorella di Febo?
  Rosario Amico Roxas. Due discorsi per due uomini
  La portata del fiume di Nocera e la, purché “sana”, laicità
  Mellana. Vignetta, ma coi fioretti
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.9%
NO
 29.1%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy