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Yoani Sánchez. Lindoro Incapace
14 Settembre 2008
 

Dal blog Generación Y

13 settembre 2008

 

 

Lindoro Incapaz

Un personaje de cuello gordo y portafolio en mano aparece cada miércoles en el programa humorístico “Deja que yo te cuente”. El mismo espacio donde el profesor Mente Pollo –ya descrito en este Blog- suelta sus perogrulladas de sabio diletante. Lindoro Incapaz es el director de una empresa ineficaz y tiene un auto, con matrícula estatal, que jamás usa en beneficio de los trabajadores. Impecablemente vestido se acerca a sus subordinados y les advierte con ironía: “A mí me complace complacer”. Sus kilos de más y su elegante traje azul oscuro contrastan con el aspecto desaliñado y la improductividad de todo el taller “Bartolete Pérez”.

Este prototipo de jefe ostenta una frase que ha logrado insertarse en el vocabulario popular. Justamente, el epíteto con el que se refiere al ineficiente, apático y mal pagado grupo de reparadores de electrodomésticos que él dirige. Con su sonrisa Colgate llega y les pregunta “¿Cómo está este aguerrido colectivo?” a la par que anuncia alguna tarea impostergable o un nuevo absurdo burocrático. Lindoro Incapaz no es la caricatura de un dirigente, sino la suma de muchos de ellos, el retrato con tonos humorísticos de los que tienen algo de poder.

Por estos días he evocado frecuentemente al regordete director de empresa y su lenguaje triunfalista. En medio de una gripe, provocada por la lluvia que entró por todas las ventanas de mi casa, escuchaba en mi pequeño radio de dinamo a muchos Lindoros Incapaces. Hablaban precisamente de un “aguerrido colectivo”, donde yo sólo veo caras desesperadas. Llamaban a la calma y a la resistencia, desde sus cuellos gordos, desde sus autos secos. Algunos –los de más poder- sin personarse si quiera en los lugares del desastre y a través de una línea telefónica, intentaban hacer promesas tan huecas y vacías como las del personaje satírico.

Nuestros Lindoros Incapaces no quieren reconocer que la situación de emergencia creada por Gustav e Ike no es sólo culpa de los fuertes vientos y las lluvias, sino también del desastre productivo y habitacional que arrastraba esta Isla desde antes. Hoy en la mañana, después de dos horas de cola, pude comprar cuatro libras de boniato y un pedazo de fruta bomba, sin ver en la fila a ningún espécimen de dirigente. Para la carne de cerdo, hay que sacar turnos en la madrugada. En las tiendas en pesos convertibles las neveras vacías apestan por los pollos y las carnes que se echaron a perder. El tema alimentario toca fondo y aunque mi casa soportó los vientos y en mi zona no hay grandes estragos, la gente sólo sabe preguntar por comida. La subida del precio del combustible ya provocó que los taxistas privados duplicaran sus precios, por el tramo que antes costaba diez pesos ahora debemos pagar veinte. Pero la tele no ve ese lado de la crisis, sino a un pueblo enérgico y “aguerrido”, que hace votos de confianza y esperanza ante las cámaras.

¿Qué harán los Lindoros Incapaces cuando las consignas, gritadas hoy frente a los periodistas, se vuelvan frases de descontento y protesta? ¿Se esconderán entonces –con una reserva de comida- en el interior de sus portafolios?

 

Yoani Sánchez

 

 

Lindoro Incapace

Un personaggio con il collo grosso e il portafoglio in mano appare ogni mercoledì nel programma umoristico “Lascia che ti racconti”. Lo stesso spazio in cui il professor Mente Pollo - già descritto in questo Blog - libera le sue banalità da saggio dilettante. Lindoro Incapace è il direttore di un’impresa inefficace e possiede un’auto, con matricola statale, che non usa mai a vantaggio dei lavoratori. Vestito impeccabilmente, si avvicina ai suoi subordinati e li avverte con ironia: “A me fa piacere compiacere”. I suoi chili di troppo e il suo elegante vestito azzurro scuro contrastano con l’aspetto trascurato e l’improduttività dell’intera fabbrica “Bartolete Pérez”.

Questa specie di capo ostenta una frase che è riuscita a inserirsi nel vocabolario popolare. Precisamente, l’epiteto con cui si rivolge all’inefficiente, apatico e mal pagato gruppo di riparatori di elettrodomestici che dirige. Si presenta sfoggiando un sorriso Colgate, domanda: “Come sta questo agguerrito collettivo?” e contemporaneamente annuncia qualche lavoro improrogabile o una nuova assurdità burocratica. Lindoro Incapaz non è la caricatura di un dirigente, ma la somma di molti di loro, il ritratto con toni umoristici di quelli che possiedono un po’ di potere.

In questi giorni mi è venuto a mente spesso il grassoccio direttore di impresa e il suo linguaggio trionfalista. Nel mezzo di un’influenza, causata dalla pioggia che è entrata da tutte le finestre della mia casa, ascoltavo nella mia piccola radio a dinamo molti Lindoro Incapaci. Parlavano proprio di un “agguerrito collettivo”, mentre io vedo soltanto volti disperati. Invitavano alla calma e alla resistenza, dai loro colli grassi, dalle loro auto asciutte. Alcuni - quelli con maggior potere - senza neppure apparire nei luoghi del disastro e usando una linea telefonica, cercavano di fare promesse così vuote e vane da ricordare quelle del personaggio satirico.

I nostri Lindori Incapaci non vogliono riconoscere che la situazione di emergenza creata da Gustav e Ike non è soltanto colpa dei forti venti e delle piogge, ma anche del fallimento produttivo e abitativo che si trascina da molto tempo in questa Isola. Questa mattina, dopo due ore di coda, sono riuscita a comprare quattro libbre di patate americane e un pezzo di papaya, senza vedere in fila nessun campione di dirigente. Per la carne di maiale, bisogna prendere il turno la mattina presto. Nei negozi che vendono in pesos convertibili i frigoriferi vuoti puzzano per i polli e le carni che sono andati a male. Il tema alimentare tocca profondamente e anche se la mia casa ha resistito ai venti e se nella mia zona non ci sono grandi distruzioni, la gente si informa soltanto se ci sono generi alimentari. Il rialzo del prezzo del combustibile ha già provocato che i tassisti privati hanno duplicato i loro prezzi, per un tragitto che prima costava dieci pesos adesso dobbiamo pagarne venti. Nonostante tutto la televisione non vede questo lato della crisi, ma soltanto un popolo energico e “agguerrito”, che fa voti di fiducia e di speranza davanti alle telecamere.

Che faranno i Lindori Incapaci quando le parole d’ordine, gridate oggi davanti ai giornalisti, si trasformeranno in frasi di disappunto e di protesta? Si nasconderanno allora - con una provvista di generi alimentari - dentro ai loro portafogli?

 

Traduzione di Gordiano Lupi


 
 
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