Venerdì , 29 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Pannella si rivolge a Prodi per una grande marcia di Natale per l'amnistia, la giustizia e la libertà  
Come hanno scritto sia Voltaire sia Dostoevskij: il grado di civiltà di un paese si misura osservando la condizione delle sue carceri
11 Dicembre 2005
 

Marco Pannella in questo intervento scritto per Notizie Radicali affronta i temi legati alla più grande questione sociale del nostro tempo in Italia, costituita dalla situazione nelle carceri e dalla cattiva amministrazione della giustizia. Ricordiamo che dalla mezzanotte di domenica Pannella inizia un digiuno di dialogo, chiedendo ai leader del centro-sinistra e del sindacato di dare precise risposte ai temi e alle questioni che pone da giorni.


Il 30 novembre scorso il Consiglio d’Europa ha denunciato che «i ritardi della giustizia in Italia sono causa di numerose violazioni della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sin dal 1980», ritardi che «costituiscono un pericolo effettivo per il rispetto dello stato di diritto in Italia».

Il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, Francesco Favara, stima che per ognuno dei 6 milioni di processi penali pendenti, siano almeno 5 le persone coinvolte, mentre 2 sono quelle coinvolte nelle oltre 3 milioni di cause civili pendenti, la maggior parte in ragione delle loro funzioni pubbliche, ma milioni e milioni per ragioni e cause personali. E’ comunque fuori ogni ragionevole dubbio, in vario modo e in varia misura, che almeno dieci milioni di famiglie hanno nel loro vissuto e nella loro vita attuale sofferto, spesso in modo atroce, il loro coinvolgimento nella giustizia e nell’ordinamento penitenziario.

Nelle carceri italiane la percentuale di suicidi è 19 volte quella registrata al di fuori delle carceri. Grave, intollerabile è anche la situazione degli altri residenti, operatori pubblici dell’Amministrazione, per primi gli agenti della Polizia penitenziaria.

Si può affermare, constatare, che quello della cosiddetta Giustizia è oggi il massimo problema sociale, coinvolge il massimo di famiglie e di individui che vivono nel nostro Paese. Ogni giorno vi sono casi clamorosi di veri e propri omicidi colposi o preterintenzionali di individui per lo più malati, lasciati per violazione delle leggi alla violenza di agonie e di morti; lo Stato è all’origine, causa consapevole di questa realtà senza alcun dubbio criminale e criminogena.

Questa immensa realtà sociale è tale anche perché la cultura dominante della classe dirigente politica e no, da decenni (e in questi anni in un crescendo letteralmente spaventoso), la risolve in pratica negandola, comunque condannandola alla clandestinità ed al silenzio.

Non è più morale, e legale, subire inerti questa tragedia. Solamente la straordinaria maturazione morale e civile che è avvenuta nella popolazione, in tutta la popolazione carceraria, ancor più straordinaria in quanto avvenuta nella istituzione chiusa, ha impedito e impedisce rivolte, moralmente e umanamente comprensibili se non giustificabili, ma che avrebbero un carattere distruttivo e non creativo, suicida e oltre che “assassino di ritorno”.

Occorre subito, se non è già troppo tardi, denunciare e superare l’enorme responsabilità, decisiva, che porta il mondo politico e sociale organizzati, le istituzioni ma anche i poteri sindacali, corporativi, associativi-assistenziali che detengono in modo anonimo, inconoscibile, non studiato o pubblicizzato, il sistema organizzativo della manifestazioni, del manifestarsi dei disagi, delle sofferenze, delle barbarie pubbliche statali e del parastato di regime, e monopolio di ceti, categorie, associazioni dette sociali che, come sistema, danno all’Italia, impongono a tutti noi “grandi manifestazioni” (che finiscono per comunicare e ripetere il ridotto a nulla dell’ovvio e dello scontato). E, a gogò, ci danno continue manifestazioni di un milione, cinquecentomila, decine e decine di migliaia, convocate e moltiplicate, per invaderci nelle nostre case e nelle nostre coscienze, in un paese ridotto a simulare “lotte”, “forze popolari”, a grandi spettacoli da Colosseo audiovisivo dove si preparano e ammanniscono, alle nuove plebi che siamo, i “giochi”, le “distrazioni”, gli “insegnamenti”, in realtà gli ordini e gli auspici del potere-sovrano, nelle sue forme di turno.

Così, negli ultimi decenni, e ormai con una penetrazione e una occupazione ben più pericolosa, articolata, di conscio e inconscio collettivo rispetto alla violenza elementare e ormai troppo evidente e insopportabile, in Italia si sono sviluppate e si sviluppano gravissime questioni SOCIALI: e sono quelle che non vengono istituzionalmente, nel parastato dopolavoristico e assistenzialista, garantite da “rappresentanze” corporative, assistenziali, pseudo-sindacali, di diritto o di fatto “riconosciute” da coloro che sono responsabili, autori, cause di queste realtà SOCIALI, di questi drammi umani, civili, giuridici, statali e parastatali.

Così, non si è assistito mai nemmeno a girotondi, non a Manifestazioni di massa, di falsa opposizione SOCIALE e Politica, “nazionali”…

Così mai uno spazio venne e viene dato, per decenni, ai fuori-legge del matrimonio, dell’amore familiare, nemmeno quando erano ormai cifrabili in almeno tre milioni di persone, rese perfino vergognose di sé e della loro forza morale e d’amore. Mai. quando in pochissimi, si impose la chiusura dei lager manicomiali, la fine di quella tragedia. O di quella dei milioni di donne massacrate, raschiate, distrutte dalla piaga degli aborti, molitiplicatisi del non-detto ufficiale e “sociale”. O... “ECC”.

Da settimane, ufficialmente, abbiamo chiesto al sistema anonimo ma evidentissimo della “creazione” delle “grandi manifestazioni di popolo”, alle loro forze politiche e sociali di riferimento - in gran parte impegnate sullo stesso fronte di lotta elettorale al quale la Rosa nel Pugno concorre - di cessare di letteralmente impedire, con l’arma dell’ignoranza, dell’estraneità, dell’omissione di servizi e di soccorso, la manifestazione della massima realtà, della sofferenza, di rivolta umana, civile, SOCIALE, per consentire a questa questione che riguarda e tortura il vivere, il vissuto con la disperazione che dilaga, di manifestare, di manifestarsi. L’unica risposta è di ostilità psicologica, antropologica, quasi; di timore e di irrazionale paura con il riflesso catastrofico dello struzzo dinanzi al pericolo.

Chiedo con tutta la speranza e l’amore della nonviolenza e della virtù della prudenza, con questi modesti 3 giorni di sciopero della fame, che simbolizzano il mio e il nostro farvi fiducia e trasmettervi tutta la povera forza fisica mia, che il leader della opposizione, della quale io stesso e i miei compagni facciamo autonoma parte, recuperi il ritardo che sta per impedire la tenuta della Grande Marcia di Natale per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà, o continui a immergere e sommergere il presente e il futuro della nostra società e delle nostre coscienze.

Lo chiedo, ovviamente, anche al leader dello schieramento contrapposto, in ragione della sua responsabilità di Presidente del Consiglio, di capo della Maggioranza parlamentare...

Come hanno scritto sia Voltaire sia Dostoevskij: il grado di civiltà di un paese si misura osservando la condizione delle sue carceri.


Marco Pannella

(da Notizie Radicali, 11 dicembre 2005)


Articoli correlati

  Carceri. Tentativi di suicidio e atti di autolesionismo a Sanremo. Interrogazione
  Valter Vecellio. La terrificante situazione carceraria
  Solliciano: “Ci appelliamo a Comune e Regione perché certi di attenzione”
  Carceri/Prato: suicidio marocchino. Si faccia luce subito
  Vetrina/ 3. È qui
  "Ferragosto in carcere"
  Carceri. Radicali su detenuto iracheno morto per sciopero della fame a L'Aquila
  Ottenuta la pubblicazione dei dati sulle carceri
  Vetrina/ Maria Lanciotti. Per un impiccato in cella d’isolamento
  Valter Vecellio. Carcere, nucleare, morti sul lavoro, terremoto in Abruzzo, dissenso in Cina... nessuna notizia
  Vetrina/ 4. Supplizio
  Staderini e Perduca. Carcere Grosseto struttura vecchia da dismettere
  Carcere e carenza di soldi. Interrogazione
  Ferragosto in carcere. Con Donatella Poretti, la delegazione radicale in visita alla casa circondariale di Arezzo
  Guido Biancardi. La Gomorra carceraria
  Carceri. Il decreto-legge della ministra Cancellieri è in vigore da oggi
  In una scuola di criminalità il sovraffollamento è sempre l'emergenza
  Carceri assassine: è avvenuto oggi il primo suicidio del 2014
  Radio Carcere. Il voto inutile
  Tredicesimo giorno di sciopero della fame di Marco Pannella
  “Detenuto Ignoto”: Basta strage continua! 2010 sia anno di riforme agognate
  Ferragosto in carcere. Domani 15 agosto a Volterra con Donatella Poretti
  Carceri. Tre morti per pestaggi in un mese
  Detenuto autolesionista dato per espatriato da Firenze in Marocco... è in carcere ad Arezzo
  Carceri. Ferragosto e la necessità di assumersi le responsabilità di un sistema illegale
  Carceri. Appello ad autorità locali perché visitino Sollicciano
  Roberto Fantini. Ancora suicidi nelle carceri italiane
  La giustizia nel paese di Alice
  Vincenzo Donvito. Tossicodipendenza e carcere: L'Italia è un Paese in cui il binomio vuol dire morte...
  “AMNISTIA PER NATALE”
  Caso Cucchi. Ci voleva il morto per modificare una disposizione disumana
  Carcere Sollicciano. Grande senso di responsabilità della comunità penitenziaria. Lo scandalo della carenza di organico
  Valter Vecellio. Ancora un tentato suicidio in carcere. Il flop del vaccino virus A/H1N1
  Carceri. Che fine ha fatto il ddl Alfano?
  Siamo su “Scherzi a parte”?
  Milano. Radicali e MiLeft organizzano una fiaccolata nonviolenta
  Una storia di “giustizia” ordinaria, Giuseppe Misso
  Michele Minorita. Carceri: il nulla del ministro Alfano, la demagogia di Lega e Italia dei Valori
  Claudia Osmetti. Mettere mano al portafoglio per non farlo alla coscienza
  Valter Vecellio. Fatti e cifre di un’emergenza colpevolmente ignorata
  Amnistia, giustizia e libertà: così il Garante dei detenuti di Sondrio
  Benedetto Della Vedova. Carceri: quando il controcanto è leghista...
  Anche Sondrio fra le visite del secondo ferragosto in carcere
  Carcere e transessuali. La struttura di Empoli, già pronta, non parte? Interrogazione
  Rita Bernardini. Car­ce­ri, risolto il pro­ble­ma con la 117?
  AMNISTIA. Dalla mezzanotte di oggi una giornata di digiuno a favore di un atto di clemenza
  Carceri. Regione Toscana istituisca urgentemente garante detenuti
  Quando la vita è una “domandina”
  Renato Pierri. Dignità della persona
  Visita carcere Sollicciano di Firenze. Tortura di Stato!
  Giustizia-carcere. È il sito del ministero di Giustizia? No, è quello di “Scherzi a parte”. Cliccare per credere
  Vetrina/ 2. Letti
  Valter Vecellio. Diario del digiuno. 4
  Carcere di Volterra. Un istituto che nonostante sia in Italia rispetta la legge e la Costituzione
  Carcere Arezzo. Nuova visita ispettiva dopo la rivolta e alcuni risultati si ottengono
  Sollicciano: Senatori Radicali si appellano a Rossi, Renzi e Gheri perché vengano garantiti corsi scolastici
  Detenuto malato si uccide a San Vittore. Perché stava in quella cella?
  Amnistia/Carceri. Raccolte le firme per la convocazione straordinaria della Camera dei deputati - Il sindaco di Roma Walter Veltroni aderisce alla Marcia di Natale
  Claudia Osmetti. Abuso cautelare
  Il "Palazzo" affossa amnistia e indulto
  Rita Bernardini. Ecco perché proseguo il satyagraha
  Carcere di Arezzo. Dopo l'ispezione del 14 agosto e la rivolta del 15, nuova ispezione il 18 agosto
  La lettera del Comitato Marcia di Natale
  Vetrina/ 1. Centinaia
  Carcere di San Sebastiano. Ci mancava solo la mancanza d'acqua!
  Marco Pannella e Rita Bernardini trascorreranno la notte di Capodanno nel carcere di Padova
  Rita Bernardini. Signor presidente del Consiglio, si faccia un giro nelle carceri italiane…
  Alessandro Gallucci. Carceri di Puglia: si continua a morire. Urgente la nomina del garante dei detenuti
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy