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“Donne in manicomio” – 5. Senza timori. Ma nemmeno speranze
27 Luglio 2011
 

Ill.mo Signor Direttore,

la paura di morire mi condusse qui, la speranza di guarire, mi ci fece restare.

Ora, né temo, né cercherò più la prima, ma nemmeno, spero nella seconda.

La mia malattia è una di quelle che si chiamano croniche. Dunque la prego vivamente di rimandarmi a casa mia.

Se mio marito continua a desiderare di vivere da me separato, ci consento purchè io possa passare gli ultimi giorni della mia vita unita ai miei figli.

Nelle loro ultime lettere mi lasciavano intravedere la speranza ed il possibile riavvicinamento per le feste natalizie. Potrò io godere di tanta gioia? Spero di sì. Le prove di sottomissione datele fin qui, spero le saranno esse di fiducia della mia futura calma.

 

Dottore,

non desidero che la mia casa e i miei bambini. Che pensano essi di me? Che penseranno quando sarò morta?

Lo sapranno? No. Crederanno sempre che la mamma ritornerà. Sì Dottore, senta io vorrei tornare. Una voce intima mi dice che essi malgrado tutto mi amano e io so di meritare il loro amore

Si stupirà se non le rinnovo la preghiera di andar via vero? Ma quale sarà la mia vita? Ho dimenticato il mio marito. Possibile che debba dimenticare i miei figli! Mi aiuti, via, sia buono! Dove non vorrà più aiutarmi allora sento che la mia testa è malata, che non ragiona giusto. Ma sento semmai che mi ha qualcosa che mi si nasconde e che deve essere ben terribile! E sento pure che non lo merito. Vero? Dovrò passare tutta la notte con questo terribile pensiero?

Ernesta Cottino Faccio in data 1893

 

 

Rapporto dal personale sanitario:

 

Maggio 1909: «stato demenziale grave, grave incoerenza, inaffettività, adattamento completo all’ambiente manicomiale. Pare pulita…»

 

Dicembre 1910: «Fa continui soliloqui senza costrutto. Ha la stereotipia di raccogliere erbe, fiori e stracci. Affettività spenta. Governabile, ha ogni tanto qualche scatto improvviso. Non è sudicia…»

 

1° Aprile 1917, muore alle ore 8:45 per polmonite

 

 

[Estratto da: Sebastiano Franco Veroli, Donne in manicomio. Le ricoverate a S. Croce nel decennio 1890-1900 – “Il caso di Ernesta Cottino Faccio”, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “M. Morbiducci”, Macerata 1998

 

Scelta dei testi di Patrizia Garofalo ed Elisabetta Andreoli

Fotografia di Elisabetta Andreoli]


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