Martedì , 19 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Paolo Farinella. Il parlamento clandestino dichiara illegale la clandestinità (degli immigrati)
03 Luglio 2009
 

Ritengo doveroso portare a conoscenza il seguente articolo di don Paolo Farinella, sacerdote di Genova. (Rosario Amico Roxas)

 

 

Il parlamento clandestino

dichiara illegale

la clandestinità (degli immigrati)


Genova 2 luglio 2009 – Oggi è giorno di lutto per l'Italia fondata sul diritto e sulla Carta Costituzionale. Dopo i giorni della presidenza del consiglio trasformata in lupanare all'aperto, ecco i giorni della demenza giuridica e della vergogna di un governo che legifera solo per soddisfare i propri istinti e ignoranza. Due settimane fa il governo doveva varare la legge sulla prostituzione, penalizzando i clienti, su proposta della Mara Carfagna, non sappiamo (o forse sì?) per quali meriti divenuta ministra della moralità e approvata dal presidente del consiglio, «utilizzatore finale» di escort o prostitute a tre zeri. Qualcuno ha avuto la decenza di rimettere il disegno di legge nel cassetto, in attesa di tempi meno travagliati dalle parti governative. Occorreva qualcosa per distrarre dal porcilaio in cui l'Italia intera è stata annegata dal capo del governo e dei suoi manutengoli. La distrazione nazionale si chiama «il reato di clandestinità» da dare in pasto alle paure indotte dagli stessi che legiferano.


È legge, dunque, la norma che prevede il reato di clandestinità che per forza d'inerzia farà aumentare i clandestini come funghi dopo la pioggia; i centri di identificazione da luoghi di verifica civile diventano lager consentiti, passando da 60 a 540 giorni (il 900%). Oggi muore la decenza, muore il Diritto, mentre la stampa pubblica una lettera di un giudice costituzionale, «famiglio intimo» del «plurinquisito» capo del governo con cui sfida e sotterra la dignità dell'Alta Corte.


Nella legge che dichiara la clandestinità reato, c'è una norma che inasprisce il reato di mafia (il 41bis). È una trappola. Vedremo che tutti i governativi e la maggioranza al guinzaglio si farà scudi di questo articolo per screditarsi tutori di legalità integerrima: essi inaspriscono le pene alla mafia, ma fanno eleggere al parlamento e nelle regioni mafiosi condannati o in via di processo.


Se Cristo fosse fisicamente presente in Italia (cosa impossibile perché starebbe a 12.000 km di distanza dal vaticano!), sarebbe clandestino e verrebbe rinchiuso in un lager di «verifica» (?). Per sfuggire alla polizia di Stato, fuggì in Egitto e tornò solo dopo la morte dei suoi persecutori. Ai clandestini colpevoli di essere uomini e donne in cerca di dignità e agli Italiani e Italiane che hanno ancora il senso del diritto, diciamo due cose: noi speriamo che muoiano presto coloro che li perseguitano e da parte nostra combatteremo questa ignominia di cui proviamo vergogna e che disprezziamo come disprezziamo coloro che l'hanno votata.


Il presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti, monsignor Antonio Maria Veglio, ha scritto: «I migranti hanno il diritto di bussare alle nostre porte. Basta demonizzare e criminalizzare il forestiero. L'arrivo dei migranti non è certo un pericolo. Sbagliato trincerarsi dentro le proprie mura». Gli fa eco il segretario del pontificio Consiglio, monsignor Agostino Marchetto: La nuova legge porterà «molti dolori e difficoltà agli immigrati» e noi aggiungiamo anche all'Italia perché farà aumentare in modo esponenziale la clandestinità.


Il catto-fascista Gasparri, insieme con gli altri governativi cattolici «similpelle» dichiara di «essere orgoglioso». Di fronte all'Italia che di degrado in degrado corre verso il buco nero dell'indecenza generalizzata, non riusciamo ancora ad udire un belato, un vagito, un gridolino della gerarchia cattolica che pare abbia assunto come nuovo stemma le tre scimmie storiche: non vede, non sente e non parla. La luce che doveva stare sul monte per illuminare le coscienze, è stata spenta e messa in sicurezza sotto il moggio, chiusa a chiave e la chiave buttata a mare. Il silenzio dei vescovi è un peccato contro lo Spirito che non sarà perdonato né in cielo né in terra.


Don Paolo Farinella


Articoli correlati

  “Esclusi a norma di legge”. A Morbegno si discute del “decreto sicurezza”
  Movimento Nonviolento di Brescia. “Siamo sulla stessa barca”
  Aborto. Relazione al Parlamento del ministero della Giustizia... e quella del ministero della Salute?
  Marco Lombardi. La lotteria della sanatoria per le badanti irregolari
  Pacchetto sicurezza
  Clandestinità. Un reato criminogeno che deve essere eliminato dall'ordinamento
  Marco Di Lello. Immigrazione: “Strage figlia della legge, torni dalle ferie la coscienza dei parlamentari”
  Mao Valpiana. Un gravissimo atto di discriminazione contro i Rom a Verona
  Stalking e decreto sicurezza: aggravanti solo per gli ex mariti ed ex fidanzati. E quelli attuali?
  Mao Valpiana. Al Presidente della Repubblica, sul “pacchetto sicurezza”
  Ddl Sicurezza. “Onorate la Costituzione, votate senza vincolo di mandato”
  Rosario Amico Roxas. “Avvenire”: il reato di clandestinità è uno strumento persecutorio
  Carlo Forin. Il porcile
  Annamaria Rivera. Al Presidente della Repubblica
  Alberto Figliolia. Sicurezza e immigrazione
  Gianni Somigli. La politica sotto al letto
  Carlo Forin: Maroni contro l’Europa e contro i pellegrini.
  'Legge sicurezza'. Provvedimento criminogeno e criminale. Le prove in due storie drammatiche
  Dacia Maraini. Al Presidente della Repubblica
  Evelina Savini. Al Presidente della Repubblica
  Vincenzo Donvito. Immigrazione. Chi paga? Ovviamente i più deboli!!
  Beati i costruttori di pace. Religiose e religiosi: “Onoriamo i poveri”
  Rosangela Pesenti. Al Presidente della Repubblica
  Valter Vecellio. L’interrogazione: 34mila enti che non dovrebbero esistere
  Usciamo dal Silenzio. Onorevole Carfagna, si dimetta!
  Elisa Merlo. Stima per Mara Carfagna
  Asili nido. Brava la ministra Carfagna, ma non dimentichi gli impegni già presi e per ora dimenticati
  Prostituzione e nuova legge. Il Governo alfiere dell'ipocrisia e delle non-soluzioni
  Asili nido. Bene ministro Carfagna
  Lidia Menapace. Il Gasparri pensiero
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 7 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.6%
NO
 27.4%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy