Con LA VITTORIA del SÌ
> Le attuali 21 concessioni di estrazione gas e petrolio che si trovano entro 12miglia dalle coste italiane non saranno rinnovate e le 92 piattaforme di estrazione cesseranno progressivamente le attività, la prima concessione scade nel settembre 2016, sette entro il dicembre 2017, ma tre di loro sono già attualmente inattive.
> Le concessioni hanno una durata minima di 30 anni e sono prorogabili più volte, vincendo il SÌ non sarebbero possibili nuovi rinnovi, una volta scadute le attuali.
> Verrebbero a mancare meno del 3% di gas metano e meno dell'1% di petrolio del fabbisogno nazionale, questi sono i contributi energetici forniti dalle 92 piattaforme che si vogliono chiudere.
> Le Compagnie concessionarie devono “versare” allo Stato meno del 10% di quanto estraggono, il resto va comunque pagato, come il gas e il petrolio che importiamo dall'estero.
(dati DGRME del Ministero Sviluppo Economico)
I cittadini che voteranno SÌ sono convinti che l'Italia possa fare a meno delle esigue risorse provenienti dalle 21 concessioni (cfr. infografica in allegato, ndr) oggetto del Referendum.
Sono convinti che si debba concretamente dare seguito ai giornalieri allarmi in merito ai cambiamenti climatici, anche votando
SÌ al Referendum.
WWW Insubria
Valtellina Valchiavenna
vanvilliam@gmail.com