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Morbegno. Comunità montana: qual è la situazione 
Tempeste estive e ordinaria illegalità
01 Settembre 2010
 

Su richiesta di alcuni lettori, riproponiamo all'attenzione il testo di questo articolo.

Per chi volesse approfondire, qui è possibile scaricare il pdf del vigente Statuto della Comunità Montana Valtellina di Morbegno. (Red.)

 

 

Morbegno, 24/08/2010 - Scoppiata improvvisa come un temporale di piena estate, con gli arresti nelle prime ore del mattino del 15 giugno, altrettanto repentinamente – tutto sommato – sembrava essersi risolta la crisi della Comunità montana Valtellina di Morbegno. E così, nel disegno di chi ha guidato le “operazioni di ripristino”, doveva effettivamente essere e non soltanto apparire. Peccato che la tempesta abbia lasciato danni, e non si parla qui degli inquisiti e delle loro vicende giudiziarie, probabilmente ancora da inventariare e 'guasti' profondi nella 'impalcatura politica' del Morbegnese se non dell'intero sistema provinciale.  

Partiamo allora dalla soluzione della crisi per vedere se poi, andando a ritroso, possiamo trovare qualche elemento per comprenderla. E possa magari fornire utili indicazioni per prevenirne di, altrimenti inevitabili, future.

Siamo dunque a martedì 20 luglio, con l'Assemblea Cm convocata (cfr. raccomandata r.r. «Ai membri dell'Assemblea...», prot. n. 4677 del 12/07/2010 a firma del vice-presidente Italo Riva) con due punti all'ordine del giorno: «1. Convalida componenti l'Assemblea; 2. Elezione del Presidente e della Giunta Esecutiva della Comunità Montana Valtellina di Morbegno» e con l'avvertenza che «Ove occorra, ai sensi dell'art. 19, comma 3 dello Statuto, l'Assemblea è convocata: in seconda seduta, per le ore 20:30 di mercoledì 21 luglio 2010; in terza seduta, per le ore 20:30 di giovedì 22 luglio 2010».

Tutto regolare fin qui? Vediamo. «L'Assemblea è convocata dal Presidente che determina l'ordine del giorno, sentita la Giunta Esecutiva» (Art. 13, c. 1, Statuto). Il Presidente si è dimesso (non abbiamo modo di verificare direttamente la notizia, ma ufficialmente divulgata non è stata smentita) e quindi l'«intera Giunta Esecutiva» è «decaduta» (Art. 22, c. 7), ma (come recita il successivo comma 8): «Il Presidente e la Giunta Esecutiva durano in carica sino a quando non sia divenuta esecutiva l'elezione dei successori». Poiché il Presidente era notoriamente impedito, il Vicepresidente, essendo «l'Assessore delegato dal Presidente a svolgere funzioni vicarie» (Art. 6, c. 2), aveva titolo, sentita la Giunta, a convocare e determinare l'ordine del giorno. Lo ha fatto correttamente? Vediamo. «L'Assemblea nella sua prima riunione è presieduta dal consigliere più anziano di età e procede, nell'ordine, alla convalida dei propri membri, all'elezione del Presidente della Comunità Montana e della Giunta Esecutiva» (Art. 8, c. 2 – le evidenze in corsivo sono nostre, anche in seguito, nda). Si trattava di una prima riunione? Certamente no, perché: «1. L'Assemblea dura in carica cinque anni e comunque sino all'insediamento della nuova Assemblea. 2. L'Assemblea viene rinnovata nella sua interezza qualora si proceda alla rielezione di oltre la metà dei Consigli Comunali che compongono la Comunità Montana. ... 5. In caso di decadenza o di cessazione per qualsiasi causa di un componente l'Assemblea, il Comune interessato provvede alla relativa sostituzione entro 45 giorni, dandone immediata comunicazione alla segreteria della Comunità Montana» (Art. 12). Né è prevista per l'Assemblea, contrariamente alla Giunta come abbiamo visto, la decadenza in conseguenza di quella, «per qualsiasi motivo» (Art. 22, c. 7), del Presidente. È quindi pacifico che non ci si trovi nella condizione prevista all'art. 8, bensì in quella prevista al precedente art. 7: «1. L'Assemblea è composta dai Sindaci dei Comuni che fanno parte della Comunità Montana o da loro delegati, scelti dai Sindaci tra i Consiglieri di maggioranza dei rispettivi Comuni entro 45 giorni dalla proclamazione. 2. La delega viene conferita per la durata dell'intero mandato amministrativo e l'eventuale revoca, con contestuale surrogazione, avrà effetto successivamente alla convalida da parte dell'Assemblea.» e, per eventuali dimissioni, al già visto comma 5 dell'art. 12. Ne consegue che non è stato formulato correttamente il 1° dell'ordine del giorno, non trattandosi della prima riunione ma essendo l'Assemblea a tutti gli effetti già validamente costituita. Poiché vi erano alcuni casi (in numero inferiore a 13) di componenti revocati o dimessi, da surrogare o sostituire, il punto avrebbe dovuto prevedere qualcosa come: “Surrogazione o sostituzione di componenti revocati, decaduti o cessati - Convalida nuovi Consiglieri”. Come vedremo più oltre non è, questa, semplice questione di lana caprina...

«L'avviso di convocazione è esposto all'Albo della Comunità Montana, è trasmesso ai Comuni per la contestuale affissione all'Albo ed inviato ai Consiglieri mediante lettera raccomandata da spedirsi almeno otto giorni prima della data fissata per la riunione» (Art. 13, c. 2). Dei primi due adempimenti (affissioni albi Cm e Comuni) non possiamo dire, ma essendo prassi consolidate degli uffici, possiamo darli per assolti (salvo smentite da chi potesse documentarlo); dei destinatari, invece, conseguenza diretta dell'errata formulazione dell'odg e ammesso che sia stato rispettato il termine di preavviso (lo è se le raccomandate risultano spedite nella data riportata nell'avviso di convocazione), è evidente l'errata indicazione e individuazione. Costoro infatti, avendo chi ne aveva titolo effettuato la scelta di prevedere un'unica seduta per la trattazione dei due punti anziché (com'era pure lecito e possibile) due distinte sedute, avrebbero dovuto essere sia tutti i Consiglieri («i membri dell'Assemblea assumono» tale «nome», Art. 6, c. 2) in carica – e quindi anche quelli, ai quali invece non è stato inviato, decaduti o cessati per qualsiasi causa e anche quelli revocati e 'surrogati', in quanto come abbiamo visto l'effetto sarà successivo soltanto alla convalida (Cfr. elenco nominativo nel box in calce. Sì, anche a Silvano Passamonti andava spedito con raccomandata l'avviso di convocazione!) sia i Consiglieri subentranti (così li nominiamo noi, con licenza poetica, nda), limitatamente alla trattazione del 2° punto odg in caso di positivo e immediatamente esecutivo esito del punto precedente. Vi è pertanto stato un difetto di convocazione (di per sé sufficiente all'invalidazione, ma che ha causato illeciti e irregolarità ulteriori, come vedremo poc'anzi).

«L'Assemblea è validamente riunita quando sia presente la maggioranza dei suoi componenti» (Art. 10, c. 1). Quella del 20 luglio non era validamente riunita, non essendo presenti (e taluni nemmeno invitati) almeno 13 Consiglieri. Di più: sono stati conteggiati come presenti e hanno partecipato alla trattazione del 1° punto odg soggetti estranei. «L'Assemblea è presieduta dal Presidente della Comunità Montana e, nel caso di sua assenza o incompatibilità, dal Vicepresidente e, in subordine, dal Consigliere più anziano di età» (Art. 10, c. 5). Il Vicepresidente (Italo Riva, nella foto), che ha legittimamente convocato, doveva (o poteva, comunque) altrettanto legittimamente presiedere l'intera seduta in quanto in carica, come abbiamo visto, fino all'elezione dei successori. Invece ha convocato e poi non si è presentato. È lui che avrebbe dovuto far prender atto e formalizzare che l'Assemblea non era validamente riunita. «In seconda convocazione è necessaria la presenza di almeno un terzo dei suoi componenti» (Art. 10, c. 2). Correttamente, l'avviso di convocazione prevedeva la seconda seduta da eventualmente tenersi il giorno successivo. Previsione corretta ma, a prescindere dal fatto che ci si è ben guardati dal “coltivarla”, del tutto inutile permanendo il difetto di convocazione anche per la seconda seduta.

Qual è la situazione, in conclusione? La Comunità Montana ha – legittimamente costituiti e in carica – i suoi organi, che sono esattamente quelli precedenti l'invalida riunione del 20 luglio. Un gruppo di persone (alcuni dei quali componenti tali organi ed altre nemmeno), in buona o cattiva fede qui e a noi poco importa, ha compiuto e insiste a compiere una serie di atti illegittimi. Se un giudice c'è anche a Morbegno, non potrà che appurare che tale è la situazione.

 

Sappiamo bene che si parlerà di cavilli etc., anzi già si è iniziato a parlarne in via per così dire preventiva... E in effetti i precedenti illustri non mancano, a partire da Roberto Formigoni (Pdl, Regione Lombardia) o Vasco Errani (Pd, Regione Emilia Romagna) candidati ed eletti benché la legge preveda incandidabilità e ineleggibilità dopo il secondo mandato consecutivo, per non parlare di livelli istituzionali più alti, ché si aprirebbero le cateratte dell'obbrobrio più obbrobrioso. Ben sappiamo anche, infatti, che leggi e regolamenti, e a ben guardare quindi la democrazia, dei semplici optionals son divenuti, in questo nostro “civile” paese. Ma se un gruppo di persone, cittadini e ancor più se sindaci volonterosi, dovesse partire da qui, attivando meccanismi di cosiddetta “autotutela” o di giustizia amministrativa in difesa dell'istituzione Comunità montana (che molti vorremmo abolita al più presto, ma questa è un'altra storia...), senza stare a guardare per chi sarebbero i vantaggi e gli svantaggi (ché, innegabilmente, se i numeri son quelli il 'risultato' alla fine può risultare identico), altrettanto innegabile è che ciò significherebbe che qualcosa di nuovo è finalmente iniziato!

 

 

 

Componenti dell'Assemblea
della Comunità Montana Valtellina di Morbegno

(alla data del 31/05/2010, dice il sito web ufficiale della Cm,
e anche alla data del 20/07/2010, come tutt'oggi, diciamo noi)


Patrizio DEL NERO (Albaredo per San Marco), Alan DE ROSSI (Andalo Valtellino), Giacomino REBUZZI (Ardenno), Silvano PASSAMONTI (Bema), Valter STERLOCCHI (Buglio in Monte), Michela PARRAVICINI (Cercino), Basilio LIPARI (Cino), Massimo CHISTOLINI (Civo), Walter SPINI (Cosio Valtellino), Fausto DE BIANCHI (Dazio), Alberto GATTI (Delebio), Rosa BARRI (Dubino), Giulio SPEZIALE (Forcola), Fabio ACQUISTAPACE (Gerola Alta), Daniele CALLINA (Mantello), Graziano PELLEGATTA (Mello), Giulio ANGELINI (Morbegno), Valentino MAXENTI (Pedesina), Mirco BARINI (Piantedo), Gianni BERTOLINI (Rasura), Matteo FERRÈ (Rogolo), Italo RIVA (Talamona), Piergiorgio GUSMEROLI (Tartano), Walter MAGRINI (Traona), Cristian SONGINI (Val Masino).

 

Enea Sansi

(da 'l Gazetin, agosto 2010)

 

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