Lunedì , 07 Ottobre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Enea Sansi. Censura Internet. L'abnorme caso di Sondrio 
È come sequestrare un giornale nelle edicole. Con un “provvedimento di urgenza” (dopo dieci anni dalla pubblicazione!!)
20 Marzo 2010
   

Con ordinanza del 12, depositata in cancelleria il 17/03/2010, il Giudice Dr Pietro Paci del Tribunale di Sondrio, accogliendo il ricorso d'urgenza proposto dal Dr Marco Cottica, ha ordinato la rimozione dal sito internet di LABOS Editrice di alcuni articoli, pubblicati sul periodico mensile 'l Gazetin tra il settembre 2000 e l'aprile 2001 e archiviati on line nella documentazione del Caso fallimento GIANONCELLI.

La notizia è di quelle parecchio preoccupanti per la libertà d'espressione e di stampa nel nostro paese, che va ad aggiungersi – nel marasma più assoluto della giustizia che si misura (o tenta di farlo) con l'editoria web e con le pretese dei diversi “intoccabili” – a quelle ad esempio già documentate dall'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) e già riferite anche su queste pagine.

Senza pretendere di trattarne gli aspetti giuridici, ché saranno legali e magistrati ad approfondirli nelle sedi a ciò deputate (o almeno, stando alle regole, così dovrebbe essere...), intendo subito riferire alcuni elementi per cercare di far comprendere la portata di questa vicenda e in particolare di alcuni suoi risvolti, davvero grotteschi.


Intanto l'urgenza. Gli articoli risalgono a quasi dieci anni fa. Sono infatti usciti in edizione cartacea tra la fine del 2000 e l'inizio del 2001 e, più o meno nello stesso periodo, inseriti nel citato archivio web. Il ricorrente, che è appunto il curatore del fallimento Gianoncelli, ne era perfettamente consapevole tant'è che, di questa “divulgazione anche in Internet”, ha dato evidenza e documentazione, lagnandosene, nella causa civile del 2001 – ormai giunta al terzo grado con esiti, fin qui, alternati (assoluzione nel primo, condanna nel secondo, si è ora in attesa del giudizio della Cassazione) – dallo stesso promossa contro di noi. Nemmeno la Corte d'Appello di Milano, che pure ha “accertato” il carattere diffamatorio degli articoli, ha disposto alcunché a proposito dell'archiviazione degli stessi sul web. E nemmeno aveva disposto la pubblicazione sul giornale o altrove, come talvolta è d'uso, del dispositivo della sentenza; l'abbiamo fatto di nostra iniziativa, pubblicandola in testo integrale sul periodico, e sul web in Tellusfolio. In questo modo il lettore interessato aveva (come ancora tuttora, per intanto) a disposizione tutta la documentazione, potendo agevolmente fare le sue deduzioni.

L'urgenza... sorge dunque a distanza di quasi dieci anni dai fatti e di un anno e mezzo (quasi due) dalla condanna in appello, che come abbiamo visto nulla ha statuito, peraltro, in proposito.

Ma il giudice argomenta, facendo pedissequamente propria la tesi del ricorrente, che «la condotta illecita» (così viene definito il fatto di tenere un archivio elettronico di quanto pubblicato) «ha una autonoma valenza rispetto a quella che è stata oggetto di giudizio da parte della Corte d'Appello».

Allora, cerchiamo di capire: per accertare il carattere diffamatorio degli articoli basta e avanza il giudizio d'appello (quindi stessa valenza edizione cartacea - edizione web); per accertare l'urgenza ai fini di pretesa e provvedimento cautelari – invece – la “valenza” muta e gli stessi articoli divengono due fatti diversi e distinti?

Si consideri, per chi non avesse dimestichezza di queste cose, che il ricorso d'urgenza cautelare è prodromico a un nuovo “giudizio contenzioso” (sì, un nuovo processo!): ora, quante volte (senza considerare: e per quanto tempo?) si può venir processati per il medesimo fatto?


Una seconda annotazione riguarda direttamente il giudice. Inizialmente a istruire il ricorso in questione viene chiamato un diverso magistrato il quale, facendo presente di essere il medesimo che ha deciso in primo grado la causa intentata dal Cottica e che, «nonostante il diverso avviso della Corte d'Appello di Milano, questo giudice mantiene inalterata la propria valutazione già espressa con sentenza», chiede e ottiene l'autorizzazione ad astenersi dal giudicare nella procedura cautelare. Il Dr Pietro Paci, nominato in sostituzione, s'è ben guardato dal riferire che nella causa civile, proprio a lui inizialmente assegnata, aveva chiesto e ottenuto l'astensione in quanto cordiale amico del Cottica. Così infatti aveva testualmente motivato: «Da molti anni il sottoscritto, che inizialmente ha avuto occasione di conoscere ed incontrare il dottore commercialista Marco Cottica per motivi aventi esclusiva attinenza all’attività professionale del medesimo (...), ha instaurato e consolidato con il detto professionista un cordiale rapporto di amicizia. Tale rapporto, per comune passione sportiva, ha reso consuetudinaria una frequentazione presso il “Tennis Club” di Sondrio, con cadenza settimanale, fra il sottoscritto, il dott. Cottica ed altri amici. Ritengo doveroso, nello spirito della norma che regola l’istituto dell’astensione, rendere evidente tale situazione... etc. etc. (f/to Pietro Paci, 24-10-2001)».

Può essere, è vero, che – essendo trascorso tanto di quel tempo, come si diceva – la passione sportiva sia scemata o abbiano litigato e ora si odino cordialmente. Si consideri in ogni caso, e lo si può agevolmente verificare nei testi ancora disponibili on line, che il giudice Paci ha avuto ruoli determinanti nel fallimento Gianoncelli, vicenda cui si riferiscono sia gli articoli in questione sia altri successivi fino ai giorni nostri, e che inoltre riveste l'incarico di Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Sondrio.

Allora: il primo giudice, pregiudizialmente a noi favorevole, non va bene e il secondo, a noi pregiudizialmente ostile, sì? Un giudice terzo proprio non esisteva nel Tribunale?


Un ultimo accenno lo voglio fare al merito. Voi sapete quanto sia considerato grave e importante (anche perché riguardante un diritto costituzionalmente tutelato) qualsiasi provvedimento limitativo della libertà di espressione. Ebbene, nel provvedimento adottato – anche qui riportando paro paro l'analisi del ricorrente – si fa una sommaria equiparazione alla stampa, qualificando “prodotto editoriale” (distinto dal prodotto cartaceo) anche l'archivio elettronico del giornale. Così è esattamente come se il giudice, consapevolmente, provvedesse al sequestro di un giornale nelle edicole (o un libro nelle librerie)! E, per giunta, a distanza di circa dieci anni dalla pubblicazione...

A proposito dei provvedimenti d'urgenza (art. 700 c.p.c.) -condizioni per la concessione in genere-, riporto una recente massima giurisprudenziale, che abbiamo prodotto anche all'audizione delle parti:

«Per l'assenza dei presupposti che giustificano il sequestro della stampa, va rigettato il ricorso proposto da chi, lamentando la lesione del diritto alla riservatezza e dell'onore, chiedeva che fosse ordinata in via d'urgenza la rimozione di articoli e filmati dai siti web di alcune testate telematiche». (Tribunale di Padova, 1° ottobre 2009: Lazzaro contro Soc. Gruppo ed. L'Espresso)


Ora, certo, proporremo il reclamo al collegio e, insomma, ci difenderemo (e soprattutto cercheremo di difendere il diritto alla libertà d'espressione) con le unghie e con i denti. Convinti come siamo che ci si trovi di fronte alla solita sopraffazione da parte del potente intoccabile di turno.

...Ma, intanto, c'è ancora qualcuno disposto a sostenere che il nostro sia uno Stato di Diritto?


Enea Sansi


Articoli correlati

  Incredibile, ma vero: Giudice sequestra giornale pubblicato sul Web dieci anni fa
  Agorà Digitale. 7 emendamenti per salvare il Web
  Censura Web. Aduc chiede aiuto: raccolta straordinaria fondi per causa 'Consumatori contro Fabio Oreste'
  Emmanuela Bertucci. Brutto e disonesto gay italiano di m... L'onore e il decoro ai tempi di Facebook
  Censura web. Forum su Fabio Oreste: Aduc di nuovo in Tribunale
  Vincenzo Donvito. Silenzio e imbarazzo sulla tragedia dell'Italia nel rapporto di “Reporters sans frontières”
  Agorà Digitale. Giovedì 21 luglio Calabrò convocato al Senato
  Censura Internet. Tribunale Firenze riapre forum Aduc su Fabio Oreste
  Michelle Bonev. Hanno oscurato il mio blog
  Censura/Internet. Si pronuncia il Garante per la Privacy dando ragione ad Aduc
  Vanna Mottarelli. Il fastidio dei “potenti” per le “pulci”. Appello al popolo della rete per la libertà di stampa
  Censura su Internet. Altro che necessità di leggi speciali per il Web!
  Degli effetti pregiudizievoli
  Censura. Aduc ancora in tribunale per difendere la libertà di espressione
  Walter Mendizza. Attacco alla democrazia
  Agcom: non censurare internet!
  Enea Sansi. Il Tribunale di Sondrio revoca l'ordinanza di sequestro del Gazetin
  Censura Internet. Tribunale di Viterbo: no oscuramento forum Aduc
  Vincenzo Donvito. Censura Internet. Il caso Oreste
  Vincenzo Donvito. Internet, libertà di espressione e censura: che confusione!
  Vincenzo Donvito. Censura e social network. Che fa la Gran Bretagna, distrugge la storia per emulare l'Iran?
  Avaaz.org – Per la libertà di Internet, per l'informazione libera
  Censura forum Aduc. Il Tribunale di Catania sentenzia in nome del popolo vaticano?
  Articolo 21, articolo 21!
  Giovanna Corradini. Blog in Italia. È l'inizio della soluzione finale?
  Vincenzo Donvito. Censura/ Sequestro Labos Editrice. Provvedimento d'urgenza dieci anno dopo la pubblicazione?
  Internet e libertà di espressione. Aduc di nuovo in giudizio per i forum del proprio sito
  Rosario Amico Roxas: Come il dittatore Berlusconi oscura Internet
  Internet e censura. Vittoria Aduc al tribunale di Viterbo. Il prezzo della libertà di espressione
  Lettera aperta al Signor Ministro della Giustizia
  Vanna Mottarelli. Il prezzo della verità
  Enea Sansi. Dopo il Curatore, ora è il Giudice a querelare il giornale
  Quando raccontare i fatti diventa... pericoloso
  Inaugurazione dell’Anno Giudiziario a Milano
  CERCHIAMO 50 PERSONE...
  “Marco Cottica diffamato da 'l Gazetin”. Così in Appello
  Giuliano Ghilotti. Io copio, tu incolli, lei paga
  Giuliano Ghilotti. Il piacere di fare …le spese
  Bernardini e Rossodivita. L'obbligatorietà dell'azione penale è morta, ora si passi ad una riforma che indichi regole e responsabilità
  “Per una giustizia più giusta”. Manifestazione al Tribunale di Sondrio sul caso Gianoncelli
  Vanna Mottarelli. Un raggio di sole mentre ancora infuria la tempesta
  Franco Gianoncelli. Una lettera semplice
  Radicali Sondrio. Iniziativa dell'On. Rita Bernardini per la libertà di stampa
  Vanna Mottarelli. Pignorata la casa a Patrizia Gianoncelli
  Luciano Canova. Voto e sentenze. La sinistra in Valtellina e le sue anime salottiere
  Solidarietà degli artisti valtellinesi a Vanna Mottarelli, a Enea Sansi e al Gazetin
  Rinviati a giudizio Vanna Mottarelli ed Enea Sansi
  Avanti Diritto Onlus. Lo Statuto
  Vanna Mottarelli. Se sedici anni vi sembran pochi...
  RadicaliSondrio. A Milano per la legalità al Tribunale di Sondrio
  Il Vicepresidente della Camera On. Giachetti presenta un'interrogazione sulla vicenda del GAZETIN
  Vanna Mottarelli. Astensione, quadruplicazione, sanatoria e... 'p.g.r.'
  Avvocati senza Frontiere. Procure a delinquere
  Fallimenti S.p.A.
  “Beati i perseguitati per causa della giustizia...”
  “Caso Gianoncelli”. Paradossale l'inchiesta durata tre anni
  Franco Abruzzo. Intercettazioni: da Strasburgo monito al Parlamento italiano
  Senza tregua: nuova citazione del Gazetin da parte del giudice Fanfarillo
  Non soltanto un film e nemmeno letteratura... È uscito 'l Gazetin d'aprile
  Avanti Diritto. “Lodo Gianocelli”... Ovvero una 'giustizia giusta' per tutti
  Giuliano Ghilotti. Il Gioco dell’Oca (truccato)
  Sondrio. “Avanti Diritto”
  Lucio Scudiero. La legge fallimentare italiana disincentiva il rischio d'impresa e 'criminalizza' i falliti
  Legalità e stato di diritto al tribunale di Sondrio
  Marco Pannella. Un “biglietto aperto” a Tonino Di Pietro
  Vanna Mottarelli. Facciamoci causa, ma vogliamoci bene!
  Claudia Osmetti interviene al Comitato nazionale di Radicali Italiani in corso a Roma
  Lettera aperta al Presidente della Repubblica
  I conti senza l'oste
  Carmelo Palma. Non si stoppano i 'processi mediatici' abolendo la cronaca giudiziaria
  Radio radicale. Salviamo la messa in onda dei processi
  “Giornalismo minacciato”. Se ne parla ad Urbino il 16/17 aprile
  Il Governo ripensi la scelta di abolire le tariffe postali agevolate per l’editoria
  Patrizia Garofalo. “Sono sempre più sconcertata”
  Mao Valpiana. Minaccia di morte per “Azione Nonviolenta”
  Articolo21. Editoria. Bonaiuti convochi tutte le parti sociali e politiche
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 4 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.3%
NO
 29.7%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy