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Lavegin d'or alla Biblioteca di Morbegno, apertura nuovo Oblò e trasloco di sede...
18 Giugno 2006
 

Cause di forza maggiore ci hanno impedito di tenere aggiornato il nostro Diario di bordo: ci scusiamo per i piccoli inconvenienti che ne sono derivati, quali la mancata segnalazione di importanti notizie. Labos Editrice si è trasferita nella nuova sede, sempre a Morbegno in via Carlo Giacinto Fontana (e in calce trovate un link che rimanda alle amiche di Ad Fontes, con qualche utile notizia sull'insigne storico) nel prestigioso palazzo del Monastero della Presentazione, con conseguente trasferimento di linea telefonica, collegamento adsl, etc. Ancora è in corso lo spostamento di mobili e archivi, ma già siamo operativi nel nuovo più funzionale ufficio. Se tutto procede per il verso giusto, per sabato 1° luglio è prevista una piccola festicciola d'inaugurazione cui siete invitati fin d'ora (se poi non si potesse fare, saremo comunque lieti e onorati di presentarvi la nuova sistemazione).

*** *** ***

Così, tra l'altro, non abbiamo potuto annunciarvi da qui la cerimonia di consegna del Lavegin d'Or che l'Associazione culturale Valtellinesi a Milano ha voluto quest'anno attribuire alla Biblioteca civica “Ezio Vanoni” di Morbegno.

Sono dieci anni che l’Associazione assegna un premio, il Lavegìn d’Or appunto, per onorare una persona o un’istituzione della Valle che si siano segnalate all’opinione pubblica per capacità, attività e serietà. Fino al 2004, questo riconoscimento annuale è stato attribuito a singole persone. I nomi: Paolo Biglioli, Guido Manusardi, don Ugo De Censi, Zelia Albertazzi Pillitteri, Giuliano Zuccoli, Alberto Quadrio Curzio, Paolo Raineri, Lydia Silvestri. Invece lo scorso anno, 2005, per la prima volta il premio è stato consegnato a un sodalizio: il Consorzio Tutela Vini di Valtellina.

Per l’anno 2006 l’Associazione culturale dei Valtellinesi a Milano ha voluto conferire l'onorificenza a un’istituzione comunale attiva nel campo della cultura da più di trent’anni: la Biblioteca civica “Ezio Vanoni” di Morbegno. Un premio che rende orgogliosa questa istituzione culturale. La consegna del Lavegìn d’Or è avvenuta ieri, sabato 17 giugno 2006, nella sala grande della Biblioteca “Vanoni”. È stato il dott. Giovanni Pini, presidente del sodalizio a consegnare il premio.

Due parole sull’Associazione culturale Valtellinesi a Milano. Non è soltanto la nostalgia il sentimento che tiene legati alla loro Valle d’origine molti valtellinesi che vivono a Milano. Il legame alle proprie radici ha ragioni e caratteristiche molto più profonde e più complesse. E proprio nella grande metropoli, la città capoluogo della Lombardia, i valtellinesi (comprendendo in questo termine riassuntivo anche i fratelli della Valchiavenna) hanno dato vita a un’associazione culturale che – guidata da Giovanni Pini – svolge da anni un’azione importante di valorizzazione delle valli dell’Adda e della Mera e che, al tempo stesso, favorisce il mantenimento dei contatti con la provincia di Sondrio. – www.valtellinesiamilano.it

Il comunicato diffuso della Biblioteca per dare la notizia si concludeva con una piccola nota di cultura linguistica riservata a tutti quelli che amano veder svelati i piccoli segreti che si nascondono dietro i termini dialettali. Lavegìn, un chiaro diminutivo, scende direttamente da lavèc, una pentola in pietra ollare. Remo Bracchi – il principe dei nostri studiosi di dialettologia –, dopo averci confermato che lavèc deriva dal latino lapideus (che vuol dire “di pietra”), ci avverte che anche un cognome diffuso in Valtellina è legato a questo vocabolo. Si tratta di Lavizzari, che significa semplicemente “uno che lavora o che vende lavèc”.

*** *** ***

Avrete invece già notato che in Nave Terra si è aperto proprio ieri un nuovo Oblò. Dalla Finlandia si affaccia un amico morbegnese, là ormai trasferito per interessi di vita e di lavoro: si tratta di Giacomo Bottà, uno dei giovani autori di Tutta la forza della poesia. Chi ha letto i suoi “Protocolli” sa per certo che i suoi flash dal Nord Europa non mancheranno di suscitare vivo interesse, vuoi per il contenuto e vuoi per l'originalità di scrittura del nostro amico, arricchendo così ulteriormente una sezione che già può vantare firme prestigiose: Gabriella Rovagnati, Gilberto Isella, Gordiano Lupi, Camillo de Piaz, Lidia Menapace, Renzo Fallati, Enrico Benedetti...


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