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Gianluca Congiusta per la liberazione degli esseri umani
04 Agosto 2016
 

La Rete dei Comuni Solidali, associazione di promozione sociale nata dall’esigenza di coinvolgere e far cooperare concretamente i comuni “ricchi” con quelli “poveri”, è dal gennaio 2014 ente gestore del progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di cui è titolare il Comune di Gioiosa Jonica, guidato dal sindaco Salvatore Fuda.

Attualmente, dopo quasi tre anni, RE.Co.Sol vanta una serie di importanti risultati nel campo delle politiche dell’immigrazione. Sicuramente da inserire nel novero delle iniziative degne di nota, quella di distribuire agli ospiti del progetto di accoglienza dei buoni pasto sui quali sono impresse le effigi di illustri personaggi della storia recente che si sono distinti per le battaglie condotte a favore degli oppressi. In particolare, sulle “banconote” sono raffigurati leader della sinistra internazionale: Che Guevara sulle 10 euro, Hugo Chavez sulle 20 e Karl Marx sulle 50. Sul retro la firma di Giovanni Maiolo, il coordinatore del progetto sprar. Un’idea mutuata dall’esempio di Riace e di Domenico Lucano.

In un’intervista rilasciata qualche settimana fa alla BBC (network radiotelevisivo inglese che trasmette a livello mondiale) lo stesso Maiolo ha dichiarato: «Aiutiamo persone in fuga da guerra e oppressione, è la stessa lotta condotta da Che Guevara, ma con altri mezzi, per la liberazione degli esseri umani». E la Calabria, purtroppo, forme di oppressione ne conosce fin troppe, una su tutte quella perpetrata dalla criminalità organizzata.

Ecco perchè a partire da oggi una nuova icona si presenterà sulle banconote locali in uso ai migranti di Gioiosa, vale a dire l’immagine di Gianluca Congiusta, giovanissimo imprenditore, vittima di ‘ndrangheta (assassinato a Siderno in provincia di Reggio Calabria il 24 maggio 2005). Gianluca Congiusta è divenuto ormai il simbolo della lotta alla criminalità e il simbolo del cambiamento perché da quella notte in cui fu assassinato il cambiamento ha avuto inizio grazie alle battaglie di Mario Congiusta, padre, lottatore e amico di Recosol. Per la prima volta, paesi interi hanno cominciato a far sentire a gran voce la rabbia verso quel male atavico rappresentato dalla mafia. Adesso una banconota da 10 euro per far conoscere al mondo intero, attraverso i migranti dello sprar di Gioiosa Ionica, la persona di Gianluca Congiusta, un volto a sostegno della lotta “per la liberazione degli esseri umani”.

 

Recosol Calabria


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