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I Cameristi della Scala diretti da G. B. MAZZA. Giovedì 9, il 3° concerto CID Sondrio
Giovanni Battista Mazza (foto Vico Chamla)
Giovanni Battista Mazza (foto Vico Chamla) 
02 Novembre 2006
 
Circolo Musicale CID di Sondrio
con il Patrocinio degli Assessorati alla Cultura
di Regione, Provincia, Comune di Sondrio, Comunità Montana di Sondrio
 
46a Stagione Concertistica 2005/2006
Giovedì 9 novembre
Sondrio, Auditorium Torelli, ore 21
 
“Là ci darem la mano...”
 
I Cameristi
dell’Accademia della Scala
 
Giovanni Battista Mazza direttore
 
ore 11 - Matinée per le scuole
in collaborazione con
l’Accademia del Teatro alla Scala
 
Con l’occasione verrà presentato il CD ROM curato dall’Accademia della Scala ed elaborato nel piano di lavoro del progetto “La Musica fa Scuola”. Esso consiste in un Cd interattivo prodotto con lo scopo di introdurre il pubblico giovanile alla conoscenza del teatro musicale.
L’iniziativa, che nasce allo scopo di avvicinare le nuove generazioni al mondo dello spettacolo, si chiama “La musica fa scuola” e prende spunto da una riflessione abbastanza d’obbligo, viste le pesanti lacune lasciate dai programmi e più ancora dalla loro attuazione: è ancora possibile coinvolgere e appassionare gli studenti alla musica “colta” e al teatro? A collaborare al fianco dell’Accademia per rispondere - in modo ci auguriamo positivo alla amletica questione - ci saranno il Conservatorio Verdi di Milano, l’Università Bicocca, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Circolo Musicale CID di Sondrio, il Museo Teatrale alla Scala e ancora il Gruppo 2000 di Lodi e tre scuole della Lombardia. Sono il Liceo “Racchetti” di Crema, l’IPSIA di Monza e il Liceo Artistico “C. Piazza” di Lodi.
 
Programma
 
Musiche di Mozart e Dvorak
Wolfgang Amadeus Mozart (1756/1791)
Trascrizione di Joseph Triebensee (1772/1846)
Don Giovanni
Antonin Dvorak (1841/1904)
Serenata in re minore op. 44
per strumenti a fiato, violoncello e contrabbasso
 
 
Presentazione
 
«Dall’istante in cui la mia anima rimase per la prima volta colpita dalla musica di Mozart e umilmente vi si prostrò dinnanzi ad ammirarla, è spesso stata per me occupazione cara e ristoratrice riflettere come quella beata concezione del mondo data dai greci che chiama il mondo cosmos appunto perché esso si mostra quale una totalità ben organizzata, quale un elegante e trasparente ornamento dello spirito che lo attua e lo sostiene, come quella beata concezione si ripeta in un superiore ordine di cose, nel mondo degli ideali, come anche qui ci sia una sapienza reggitrice, mirabile soprattutto nel rannodare ciò che è dello stesso genere, Axel con Valborg, Omero con la guerra troiana, Raffaello con il cattolicesimo, Mozart con Don Giovanni».
 È Soren Kierkegaard che così esordisce nel capitolo “Gli stadi erotici immediati ovvero Il musicale erotico” del suo Enten – Eller, più noto in Italia come Aut - Aut. Poi, più avanti: «Ascolta Don Giovanni, …cioè se non sai farti un’idea di Don Giovanni con l’ascoltarlo, non te la farai mai! Ascolta l’inizio della sua vita (…) ascolta queste tenui e danzanti note di violino, ascolta l’ammiccare della gioia, ascolta il giubilo del desiderio, ascolta la festosa beatitudine del godimento; (…) ascolta la sete sfrenata della passione, ascolta il sussurro dell’amore, ascolta il bisbiglio della tentazione, ascolta il vortice della seduzione, ascolta il silenzio dell’istante, …ascolta, ascolta, ascolta il Don Giovanni di Mozart».
Così Kierkegaard conclude la magistrale analisi: «…tra tutte le opere classiche il Don Giovanni di Mozart deve trovarsi al posto supremo, e mi rallegrerò ancora una volta della felicità di Mozart, felicità che invero è invidiabile, sia in sé e per sé, sia perché rende felici tutti coloro che anche solo in parte sono in grado di comprenderla. Io, per lo meno, mi sento indescrivibilmente felice d’aver capito Mozart, seppur solo da lontano, e d’aver presentito la sua felicità; quanto più, dunque, coloro che l’hanno perfettamente capito, quanto più dovranno sentirsi felice con quel felice!»
I brani dal Don Giovanni che ascolteremo sono stati trascritti da J. Triebensee secondo l’uso del tempo. Era molto in voga, in quel periodo, trascrivere per piccoli complessi a fiato (Die Harmonienmusik) le arie delle opere più popolari. Mozart stesso curò la versione per fiati del Ratto dal Serraglio.Questi arrangiamenti permettevano a chi non poteva permettersi la messa in scena dell’opera completa l’ascolto dei brani più interessanti. Triebensee fu uno dei più abili e sensibili trascrittori dell’epoca ed ebbe nella Vienna del primo ‘800 il monopolio degli arrangiamenti per Harmonienmusik. La serenata in Re minore Op. 44 per fiati fu composta nel gennaio del 1878 a tre anni di distanza dalla Serenata in Mi maggiore per archi e poco prima del ciclo delle Danze slave che fece di Dvoràk un musicista famoso in tutto il mondo. Qui si possono rintracciare diversi caratteri che donano una certa unità alla composizione: una predilezione per le quarte ascendenti nell’incipit dei movimenti, e – molto evidente – la ripetizione della marcia inziale poco prima del termine del Finale. Il primo movimento, robusto e conciso, contrasta felicemente con il delicato Minuetto che segue, mentre l’Andante è uno dei più bei movimenti lenti di Dvoràk. Il Finale ritorna alla baldanza del Primo Tempo e termina in un’esultante fanfara di corni.
 
 
Giovanni Battista Mazza
 
Giovanni Battista Mazza si forma presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano: organo, pianoforte, composizione e direzione d’orchestra. Frequenta vari corsi di perfezionamento. Svolge intensa attività concertistica, come organista prima (del 1986 il primo posto al concorso internazionale Giovani organisti d’Europa di Pisa) e come direttore d’orchestra poi. Veste nella quale collabora con Fondazione Arena di Verona, Accademia del Teatro alla Scala, Orchestra Milano Classica, Accademia Filarmonica Romana, Teatro Comunale di Ferrara, Orchestra Sinfonica di Sanremo e partecipa a festival e rassegne in vari Paesi europei.
In ambito operistico il debutto avviene con Bohème, al Teatro dell’Opera di Dniepropetrovsk (Ucraina). Numerose le prime esecuzioni assolute di brani contemporanei spesso dedicati a lui. Per l’Arena di Verona dirige la prima assoluta dell’Ulisse innamorato di Giovanni D’Aquila e Sebastiano Cognolato.
Al Paolo Grassi di Milano la prima dell’opera multimediale Yelì, la voce della foresta di Mauro Campagnoli, presentata nell’ambito della rassegna “Opera prima”. Con l’Ensemble Sonata Islands registra Enigma - La musica dei tarocchi di Carlo Galante e Gabriela Fantato poi ripreso, altra prima, al Piccolo Teatro Studio di Milano. Con Milano Classica registra musiche di Gianni Possio, poi proposte in prima esecuzione nella veste di direttore artistico del Circolo Musicale di Sondrio (1998) e di docente di esercitazioni orchestrali presso L’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo del Teatro alla Scala, commissiona, e dirige (i Cameristi dell’Accademia), lo spettacolo musicale Sogno di una notte di Halloween di Luigi Maio e Alessandro Ferrari. Con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo realizza, presso il Teatro dell’Opera del Casinò, la prima esecuzione assoluta di Dove dormono i pensieri di Paola Crisigiovanni su testo di Egale Cerroni. Registra per la Radiotelevisione della Svizzera Italiana, per la Radio nazionale Bulgara e per la RAI. La discografia è principalmente dedicata a Bach e ai contemporanei italiani. Particolare interesse è riservato al repertorio sinfonico italiano poco frequentato. A cento anni dalla composizione propone, a Ferrara, alcuni inediti di Ottorino Respighi.
Insegna presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
 
 
I Cameristi dell’Accademia della Scala
 
L’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala si è formata durante i Corsi di Perfezionamento per Professori d’Orchestra tenuti dall’Accademia stessa. Il programma formativo prevede lezioni individuali di strumento, musica da camera, sezioni d’orchestra ed esercitazioni orchestrali, per le quali ci si avvale del prezioso contributo delle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala, oltre a quello di musicisti di fama internazionale. Nell’attività degli anni passati si sono avvicendati alla guida dell’Orchestra direttori quali Riccardo Muti, Daniele Callegari, Stefano Ranzani, Corrado Rovaris, Roberto Rizzi Brignoli, Nicola Luisotti, Antonino Fogliani, Fabrizio Maria Carminati, Marco Zuccarini, Christopher Franklin, Bruno Casoni, Alessandro Crudele, Alessandro Ferrari, Giovanni Battista Mazza, Tiziano Severini, David Garforth, Enrique Mazzola, Walter Attanasi. L’Orchestra e i gruppi cameristici dell’Accademia si sono esibiti in tutta Italia per l’Enel (nell’ambito dell’iniziativa “Stavolta noi portiamo la musica, voi la luce”, progetto vincitore del premio “Best Event Award BEA 2004” e segnalato come progetto d’eccellenza nell’ambito del premio “Impresa e cultura 2005”) e a Milano presso il Museo del Teatro alla Scala, la Società del Giardino, gli Amici del Loggione e il Museo Bagatti Valsecchi.
L’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala è regolarmente impegnata nelle produzioni operistiche e di balletto che si tengono all’interno del cartellone scaligero: nel 2001 Un giorno di Regno di G. Verdi; nel 2002, sempre di G. Verdi, Oberto, conte di San Bonifacio; nel 2003 Ugo, conte di Parigi di G. Donizetti; nel 2004 è andata in scena l’opera Parisina di G. Donizetti; nel 2005 il balletto Carmen e l’opera Il barbiere di Siviglia di G. Rossini. Per il 2006 sono previsti la ripresa de Il barbiere di Siviglia, il balletto Il pipistrello.
 
a cura del CID Sondrio

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