Martedì , 19 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Giuseppina Rando. Dove persiste oscurità 
Del recente saggio di Flavio Ermini su Rilke
21 Maggio 2015
 

Solo nella penombra, tra le ombre,

annida la liberazione anche per il sole:

la liberazione dal suo proprio regno

che con il suo potere imprigiona anche lui.

Maria Zambrano

 

 

Nel saggio Rilke e la natura dell’oscurità Flavio Ermini “filtra” l’opera di Rainer Maria Rilke attraverso il proprio pensiero e offre al lettore nuove schegge di senso alla già ricca e complessa poetica del poeta tedesco, uno tra i più grandi interpreti lirici della spiritualità moderna.

«Nell’accostarsi all’opera di Rilke» esordisce Ermini «non richiederemo illuminazione, né seguiremo vie maestre, bensì sentieri obliqui, laterali, in ombra» proprio per inquadrare la riflessione dello stesso Rilke, all’amata Clara: Dove persiste oscurità, là è un’oscurità del tipo che non esige illuminazione, ma sottomissione.

Tematica questa che Ermini, filosofo e letterato, ha ampiamente trattato in altre sue opere e richiamato e approfondito sulla rivista di ricerca letteraria Anterem, da lui diretta.

Oscurità, intesa non come “limbo” o regno del non-essere, ma come luogo dove si vede più di quanto non si veda nella luce. Non luogo fisico, ma atteggiamento di sottomissione nel senso di remissività, umiltà al fine di sopprimere la velleità di conoscere l’inconoscibile o dominare “il tutto”. Sente Rilke la necessità di ripartire dal suo punto “più profondo e umile” per poter rinascere e acquistare ciò a cui aspira: essere reale nel reale. Accettare però la sottomissione all’oscurità comporta attraversare con fatica, inevitabilmente, quei luoghi oscuri di cui esplicitamente scrive Jung: «Ognuno di noi è seguito da un’ombra. Meno questa è incorporata nella vita conscia dell’individuo tanto più è nera e densa»; è l’ombra infatti la prima figura archetipica che s’incontra nel cammino verso uno spazio ulteriore (o dimensione interiore) quello spazio intermedio che ospita i vivi e i morti.

In questo spazio intermedio si percepisce una nuova luce e il pensiero sperimenta un altro inizio. Ripartire dall’ombra, dall’origine, dall’oscurità stessa del vissuto che non sa di se stesso, ripartire dal «[...] luogo della nostra origine, per nascervi dopo e ogni giorno più definitivamente».

Che significa nuovo inizio? Lo narra Rilke nei Quaderni di Malte Laurids Brigge, diario-romanzo dove l’alter ego di Rilke annota emozioni, pensieri, incubi, sogni, narra… come se non gli restasse altro perché nella scrittura egli rinasce, nella scrittura avviene la seconda nascita di cui riferisce Ermini: «Il suo inoltrarsi in una città sconosciuta gli consente, sì, di imparare a vedere, ma gli impone anche di prendere coscienza di avere un luogo interno che non conosce». Lo rivelerà Rilke nelle Nuove poesie: «Gli occhi dietro le loro palpebre / si sono rovesciate ed ora guardano dentro». Aggiunge Ermini: «Da signora del creato qual era, la luce ora è diventata l’ancella sottomessa all’oscurità, alle tenebre che assicurano un senso e una forma stabile a ciò che, di per se stesso, è pura casualità, provvisorietà».

Un cammino quindi verso l’arché ossia verso l’oscurità della notte da cui sorge il sole, l’oscurità dove ri-nasce l’essere, dove «Malte impara a vedere, ma anche ad ascoltare e a pensare».

Nel dire poetico la voce sanguina per la ferita della contemplazione di un quid irraggiungibile o svanito: «I profondi cieli stanno davanti a lui pieni di figure / e ognuna può gridargli: vieni, riconosci». Triste la voce del poeta, legata alla visione di un’impossibile dominazione di ciò che, disperata, rincorre, ma resta a difesa di ciò che la vita non dice

Il dire ulteriore comporta conseguenze di portata molto vasta, tanto da mettere in connessione i due opposti stati del sentire e del pensareNello spazio luminoso delle immagini, la parola poetica irrompe come malattia, comparendo come voce nascosta di un’acuta separazione, o di una lontananza, o di una privazione, o di un’assenza, ma... la parola ha tutto da domandare e il proprio permanere nell’orizzonte della domanda testimonia le sua etica, la sua volontà di introdurci nello spazio dei problemi che chiedono di essere portati alla luce… (Anterem, n. 82, p. 5).

È il compito della poesia dunque guarire le parole e “di affidarle all’antipensiero” a un dire che si fa nuovo inizio proprio “dove persiste l’oscurità”; è la seconda nascita sostiene Flavio Ermini, quella prodigiosa che avviene con la scrittura, con cui potrà prendere forma il colloquio poetico tra essere e mortali e indicare che pensare davvero vuol dire interrogarsi su quella difficile mescolanza di essere e divenire che contrassegna la doxa e che costituisce l’ambito in cui soggiornano i mortali; così scrive Ermini nell’editoriale del n. 90 di Anterem, ricordandoci, tra l’altro, che confrontarci con le vie dell’errore significa riconquistare un rapporto genuino con il pensiero, quando il pensiero è albale apertura all’essere.

Pensare la “prima via” quella dell’essere uno e immutabile non esclude l’obbligo di interrogarsi anche sul perenne fluire delle cose, sul divenire, sul non-essere, cui ci inducono i sensi ingannevoli…

In questo pregevole saggio Flavio Ermini, facendo rivivere ai lettori l'esperienza di Rilke, focalizza la nostra attenzione su quel luogo interno che ciascuno porta in sé e ci indica l'unica via praticabile per approdare a una nuova e, per certi aspetti, positiva visione della vita.

 

Giuseppina Rando

 

 

Flavio Ermini, Rilke e la natura dell’oscurità

Discorso sullo spazio intermedio che ospita i vivi e i morti

AlboVersorio, Milano 2015, pp. 48, € 5,90


Articoli correlati

  Poesia d’autore/ Rainer Maria Rilke. Io temo tanto la parola degli uomini...
  Patrizia Garofalo: Flavio Ermini. Rilke e la natura dell’oscurità
  RILKE, a 90 anni dalla morte
  Poesia come resistenza e innovazione. Il sonetto “Tardo autunno a Venezia” di R. M. Rilke
  Gli abeti di Rilke nel tempo dell’Avvento
  Riviste/ Anterem 95 (dicembre 2017) è in distribuzione!
  Spigolature/ Giuseppina Rando. Solitudine o isolamento?
  L’Albero della filosofia. Rainer Maria Rilke
  Da Goethe padre, a Hesse e Kafka: i viaggiatori tedeschi raccontano Milano
  Paula Modersohn-Becker
  Lenka Reinerová: l’ultima autrice ceca che scriveva in tedesco
  Poesia d'autore/ Rainer Maria Rilke. Esordio
  Vetrina/ Flavio Ermini. Il totem che cade e cade
  Milano: Le riviste letterarie. Un incontro
  Ivana Cenci: Sulla necessità della parola poetica.
  In libreria/ Flavio Ermini. Una poesia aperta all’accoglienza e alla speranza
  Flavio Ermini. La persistenza dell’aurora
  Patrizia Garofalo. “Essere il nemico” di Flavio Ermini
  Galleria Peccolo. “Action Poetry”: Conversazione con Flavio Ermini
  “Bioccoli” di Giuseppina Rando in Limina di Anterem Edizioni
  Riviste/ Anterem 81. Poetiche del pensiero
  In libreria/ Patrizia Garofalo. L’abbaglio ideale delle rose
  Maria Lanciotti su Storia dell'infelicità di Flavio Ermini.
  Flavio Ermini. L’esperienza poetica del pensiero
  Giuseppina Rando. “Il giardino conteso” di Flavio Ermini
  La verità dell’ombra, l’ombra del dire
  L'esperienza poetica del pensiero. Il numero 80 di “Anterem”
  Biennale Anterem di Poesia. Motivazioni e finalità.
  Vetrina/ Patrizia Garofalo. Per “Karlsár” di Flavio Ermini
  Flavio Ermini. Riflessioni su una poesia di Patrizia Garofalo
  Flavio Ermini. L’ascolto del testo
  Eventi/ G37 il Summit mondiale della Poesia per affermare il potere della conoscenza
  Spot/ Cierre Grafica con Anterem Edizioni e Poesia2.0: Opera prima
  Rosa Pierno. “Il matrimonio del Cielo con la Terra” di Flavio Ermini
  Lorenzo Montano: Viaggio attraverso la gioventù. Postfazione di Flavio Ermini. Moretti & Vitali editori
  La tâche terrestre des mortels. Poésies 2002-2009
  Sulla danza
  Eventi/ Roma: Ritratti di Poesia
  Patrizia Garofalo. Su “Karlsár” di Flavio Ermini
  Della spiritualità della terra e del seme della parola. Duccio Demetrio e Flavio Ermini
  In libreria/ Flavio Ermini, Il compito terreno dei mortali
  Flavio Ermini. Il giardino conteso
  “La parola poetica, vicina alla verità”. Incontro con Flavio Ermini
  Flavio Ermini, Plis de pensée. Recensione di Alessandro De Francesco
  Giuseppina Rando. Impensato
  Flavio Ermini. L’altare dei sacrifici e il giardino destinato alla vita
  Patrizia Garofalo. Breve nota alla parte sesta de “Il giardino conteso” di Flavio Ermini
  Spot/ Flavio Ermini: L'esperienza poetica del pensiero
  Patrizia Garofalo. “Della fine” di Flavio Ermini
  Flavio Ermini. La poesia non è un genere letterario
  Riviste/ Anterem 82. La responsabilità della parola poetica
  In libreria/ “Edeniche” di Flavio Ermini (POESIE 2010-2019)
  In libreria/ Aurelia Delfino. Danze
  Flavio Ermini. Esistenza e libertà
  Patrizia Garofalo. La parola numerosa di Flavio Ermini
  Franc Ducros: Prefazione a Flavio Ermini, Plis de pensée.
  Giulio Marzaioli: Sul libro “Plis de pensée” di Flavio Ermini recensito da Alessandro De Francesco
  Flavio Ermini, Il moto apparente del sole. Storia dell’infelicità.
  “Il giardino conteso” di Flavio Ermini
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.6%
NO
 27.4%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy