Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Emma Bonino. Non è solo la crisi del berlusconismo, è crisi di regime e di sistema
14 Dicembre 2010
 

Quello che segue è l’intervento di Emma Bonino nel corso del dibattito sulla fiducia al Senato.

 

 

Signor presidente,

signor presidente del Consiglio,

colleghi Radicali, liberali e laici quali siamo, non abbiamo mai partecipato e ancor meno alimentato il clima da stadio che da tempo connota, nel nostro paese, il dibattito politico. Secondo il quale da una parte ci sarebbe lei, e solo lei, artefice di tutti i mali in cui sprofonda il paese – e dall’altra una affollatissima coorte di salvatori della patria, dai comportamenti irreprensibili e da coerenti pratiche democratiche.

Se il nostro contesto fosse questo, sarebbe tutto più facile: basterebbe – per dire – un regicidio: ovviamente nonviolento. Ma secondo noi non è cosi. Il problema è che in questo paese non c’è democrazia, nel senso che vige una forma di democrazia reale che imperversa come altrove ha imperversato il socialismo reale. Il male italiano, la “peste italiana” come noi la chiamiamo - nei suoi aspetti più macroscopici ed evidenti e in quelli minori o banali, per dirla con Hannah Arendt, - viene da più lontano, da prima ancora che lei, si affacciasse sulla scena politica. Così lei più che la causa è il prodotto più evidente del sistema partitocratico e antidemocratico che da decenni occupa questo paese, sgovernandolo.

Noi affermiamo che lei è stato – ed è – un formidabile acceleratore della preesistente disgregazione istituzionale, politica e civile che è sotto gli occhi di tutti, in Italia e non solo. Ma, ripeto, in questa opera lei, signor presidente del consiglio, non è e non è stato solo.

Lei ha incentrato la politica estera italiana sulla Russia e soprattutto sulla Libia, con l’entusiastico sostegno di gran parte del ceto politico di governo e di opposizione salvo lodevoli eccezioni, tralasciando l’Europa come un inutile fardello, consentendo anzi ad illustri suoi alleati di spargere euroscetticismo a piene mani. La necessaria ed urgente riforma della giustizia si è tradotta in alcuni provvedimenti ad personam, consentendo che sulle carceri nessuna politica seria potesse vedere la luce, piegandosi ad una alleanza trasversale – con la Lega, con il PD, con Di Pietro – che ha svuotato la legalità e aggravato ulteriormente l’affollamento disumano delle nostre carceri, come pure reso insopportabili le condizioni dei nostri ospedali psichiatrici giudiziari.

Sui diritti civili, che sono in realtà enormi problemi sociali, lei ha testardamente portato avanti una politica di licenze private e pubblici divieti, per cui in questo Paese tutto è proibito, e dunque tutto è consentito e praticato purché illegale e clandestino. Il suo governo non ha inventato, ma ha sicuramente ingigantito, pratiche ed omissioni per cui sono ormai illegali persino le procedure elettorali, dove le regole da voi sottoscritte vengono sistematicamente violate senza che questo susciti scandalo né a destra né a sinistra. E non parliamo del sistema radio televisivo - pubblico o privato che sia - o del finanziamento pubblico dei partiti, scandalosamente moltiplicato, gonfiato, totalmente opaco che vi ha visti entusiasticamente uniti contro la volontà popolare quale si è espressa fin dal referendum del '78.

Fatte a lei le critiche che lei si merita, la nostra convinzione è che siamo piuttosto di fronte ad una crisi di sistema, di regime, che non si può né combattere né superare guardando indietro a vecchi equilibri partitocratici, o consentendo un ritorno al proporzionale utile solo per rimettere qualche formazione – centrista, appunto – al centro di future combinazioni di governo oppure proponendo improbabili governi – definiti di “scopo” o di armistizio, insomma di unità nazionale – formula sempre pronta quando l’incapacità, l’impotenza o l’irresponsabilità riducono la politica a scaricare i problemi sul Paese, sulla gente, i cittadini.

Da giorni noi Radicali stiamo cercando di dire – inascoltati nell’assordante bailamme che ci circonda – che responsabilità impone di guardare oltre il voto di domani; perché se pure lei otterrà la fiducia per una manciata di voti si aprirà comunque uno scenario di ulteriore fragilità, possibilmente ancora peggiore di quello che abbiamo vissuto fino ad oggi. Molte energie sono state spese su nostre presunte ed inconfessabili trattative sottobanco. Noi abbiamo parlato con tutti e lo abbiamo fatto con trasparenza e alla luce del sole.

Ringrazio Bersani, per averci dato atto - a differenza di tanti della sua parte politica e non solo - che non siamo mossi da mediocri interessi di potere e che ci muoviamo sempre per i nostri obiettivi ideali e politici. L’unico prezzo che possiamo concepire non riguarda noi ma l’interesse del Paese. Non comprendo l’irritazione con cui tanti amici anche a sinistra accolgono le nostre denunce sulla degenerazione partitocratica della nostra democrazia. Ma forse sarebbe più utile se si accettasse di confrontarsi con noi, su questi problemi. Perché esistono dei prerequisiti che non sono né di destra né di centro né di sinistra, senza i quali la democrazia diventa un guscio vuoto. È urgente chiedersi cosa si possa fare per riconquistare condizioni minime di legalità repubblicana, da stato di diritto che il sistema di potere ha travolto e avvilito. Su questa lunga degenerazione partitocratica Berlusconi si è inserito con forza devastante: ma non basta sfiduciarlo e metterlo in minoranza per cambiare davvero pagina, per passare da questo bipolarismo partitocratrico a una democrazia compiuta, da un parlamento di nominati a un parlamento di eletti nel senso alto e nobile della parola.

Noi Radicali vivremo la giornata di domani senza particolare patema d’animo, preoccupati piuttosto da quello che avverrà dopo il voto, dopo le vostre sterili schermaglie, se tutto questo non sarà servito neppure a far risvegliare nel paese una coscienza collettiva che consenta di affrontare una crisi di sistema, di regime, che rischia di travolgere tutto e tutti, senza distinzioni di parte.

 

Emma Bonino

(da Notizie radicali, 14 dicembre 2010)


Articoli correlati

  Emma Bonino. La nostra battaglia è solo all'inizio di un'esperienza politica nuova
  “Non chiudere gli occhi sui lager dei migranti”. Intervista a Emma Bonino
  Legalità! legalità! legalità! Io sto con Emma
  Milano. “Insieme senza muri”
  Enea Sansi. +Europa: Emma Bonino centro del ‘nuovo’ Partito democratico
  Fabio Poletti. Emma Bonino: «Berlusconi non può trattare l'Europa come un taxi»
  “Ora una donna al Quirinale: Emma Bonino"
  Carlo Lania. “Sull’immigrazione l’Europa ha fallito”
  Milano. Radicali: Dibattiti e raccolta firme alla festa del PD
  Emma Bonino. Una riscossa democratica e civile
  Stefano Bettera. Emma Bonino: «Una metropoli ecologista e laica»
  Giuseppe Civati. Je suis laïque
  Emma Bonino: “Voglio essere speranza ma non vendiamo illusioni”
  Emma Bonino: “Tradire la Costituzione porta sempre male”
  Monica Lanfranco. Forse le femministe sono invisibili?
  Valter Vecellio. La situazione...
  Lo ius soli “tempe­ra­to” e “gli schiaffoni in Aula”, la tortura che diventa finalmente reato
  Silvia Fumarola, Orazio La Rocca. No all'orazione della Bonino in chiesa
  Lidia Menapace. Cominciare da un FBI europeo?
  Daniela Preziosi. Bonino scalda il partito: non vi libererete di me
  Lidia Menapace. Emma Bonino
  Emma Bonino: “All'Onu c'è un'atmosfera nuova. Dobbiamo esplorare i segnali dall'Iran”
  Joshua Held. I programmi e le promesse del Governo (www.aduc.it, 17/12/2010)
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy