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Lorenzo Pini. A Lisbona con Antonio Tabucchi 
Piccolo viaggioWeb alla scoperta di un… libro di viaggio, a omaggio e in compagnia di un grande Autore
28 Marzo 2012
 

(Tf) Dalla ricca e interessante discussione “Omaggio a Antonio Tabucchi” avviatasi domenica – a seguito diffusione della notizia della morte a Lisbona, all'età di 68 anni e a seguito di lunga malattia, di questa voce rappresentativa della letteratura europea – e tuttora in corso sul blog Letteratitudine condotto da Massimo Maugeri, segnaliamo la fresca iniziativa editoriale di Giulio Perrone, editore in Roma, nel modo schietto e spontaneo avvenuto in quell'ambito. L'occasione consentirà al lettore interessato di fare qualche altra gradita 'scoperta' o, se lo vorrà, di lasciare un proprio originale contributo alla discussione che prosegue in queste ore...

 

 

Massimo Maugeri – Mi ha scritto l’editore Giulio Perrone per segnalarmi l’imminente uscita di questo volume dal titolo: A LISBONA CON ANTONIO TABUCCHI di Lorenzo Pini.

Ecco la scheda del libro:

Un’omelette alle erbe e una limonata al Café Orquidea in compagnia di Pereira. Una feijoada insieme al Guardiano del Cemitério dos Prazeres. Una sosta al Café Brasileira sulle orme di Pessoa e degli intellettuali portoghesi.

A Lisbona con Antonio Tabucchi non è solo una guida ma un’esplorazione urbana, culturale e umana. La città è geografia, architettura, spazio urbano e memoriale, entro i cui confini si sono consumati eventi privati e pubblici, esistenziali, storici e politici. Ecco allora che l’acqua dolce del Tago, con il suo scorrere placido, diviene letteratura. Camminare per le strade di Lisbona significa ripercorrere i sentieri dei personaggi di Sostiene Pereira, di Requiem, e di altri racconti. Dove fermarsi a mangiare l’arroz de cabidela? Quali giardini scegliere per riposarsi durante il viaggio? Quali terrazze offrono la vista migliore? Le risposte sono lì, tra i dialoghi, le descrizioni, gli sfondi narrati da Tabucchi. Perché Lisbona oltre a essere una città dall’atmosfera carica di saudade, quel sentimento che soltanto i portoghesi sono in grado di spiegare, è anche una meta turistica ricca di fascino e così com’è, pare fatta apposta per la finzione letteraria.

Lorenzo Pini costruisce sapientemente una mappa, in bilico tra realtà e sogno, che conduce alla scoperta dei luoghi simbolo della capitale portoghese, dalla Praça do Comércio all’Avenida da Liberdade, dai vicoli dell’Alfama a quelli del Cais do Sodré.

In un’appendice finale al testo, una guida dettagliata di hotel, bar, ristoranti, musei, ma anche locali e teatri dove trascorrere piacevoli serate e persino con indicazioni su come spostarsi sui tram gialli risparmiando sul prezzo del biglietto.

Scorci affascinanti, vie che si inerpicano e monumenti celebri, vengono inoltre ritratti nelle suggestive illustrazioni di Guido Volpi che ci accompagnano nella surreale Lisbona di Antonio Tabucchi.

Ho invitato Lorenzo Pini (l’autore) a fornirci qualche dettaglio in più su questo suo libro. (Vi presento l’autore di seguito)

 

Lorenzo Pini è nato a Colle Val d’Elsa (Siena) nel 1982. Negli ultimi anni ha lavorato come redattore e grafico editoriale. Attualmente i suoi progetti sono concentrati su scrittura e meteorologia.

 

Per chi volesse leggere l’incipit
 

@ Lorenzo Pini

Caro Lorenzo, chi era per te Antonio Tabucchi? Che rapporto hai con le sue opere?
Qual è, a tuo avviso, la sua opera più rappresentativa?

 

Ancora per Lorenzo Pini…

Raccontaci qualcosa in più su “A Lisbona con Antonio Tabucchi”…
Come e perché nasce questo libro?

 

 

Lorenzo Pini – Grazie per avermi invitato a questa discussione. La mia esperienza con Antonio Tabucchi ha avito inizio un anno e mezzo fa, quando l’ho incontrato per la prima volta in un piazzale di un distributore di benzina nelle campagne dell’Alentejo, in Portogallo. Ero niente più che uno studente che aveva scritto la sua tesi di laurea in Geografia sull’immagine di Lisbona che possiamo avere dalle sue opere (Requiem, Sostiene Pereira, Il gioco del rovescio). A Tabucchi e alla moglie Maria José piacque molto questa “idea”, venne da loro sostenuta e incentivata. Andammo a Lisbona, io e Guido Volpi, un illustratore, per migliorare quel lavoro, renderlo più raffinato. Intanto, infatti, Paolo Di Paolo mi aveva proposto, proprio dopo aver parlato con Tabucchi, di costruire una vera e propria “guida” sulla Lisbona dello scrittore. Stasera, devo essere sincero, non mi va molto di parlare del libro in sé. Una triste coincidenza ha voluto che fosse pronto proprio pochi giorni prima della scomparsa di Tabucchi. Irreale. Per me rimane quell’uomo che ho avuto la fortuna di conoscere in alcuni, brevi incontri: schietto, a volte giustamente crudo nei confronti del mio stile acerbo, visionario, occhiali tondi, con un pensiero così ampio che sorvolava la vita. Ma in gran parte l’ho conosciuto come molti di noi, e cioè attraverso i suoi libri. Se la guida su Lisbona esiste è solo grazie a lui, una persona che ci ha dato questa possibilità, incoraggiato e seguito nei vari momenti. Ci dispiace non aver fatto in tempo a ringraziarlo un’ultima volta, ma spero che questo libro possa essere apprezzato da chi gli è vicino come un sincero omaggio.

Aggiungo che il libro che preferisco è Sostiene Pereira. Ci trovo dentro una struggente sensazione di qualcosa che non so descrivere, al di là della storia. Per i racconti brevi, Piccoli equivoci senza importanza.

 

 

Luca – Lorenzo, una bella fortuna aver conosciuto Tabucchi nel modo in cui racconti. Il tuo libro mi pare il frutto di una splendida idea. Quando esce?

 

 

Lorenzo (Pini) – Caro Luca, è stata una vera fortuna. Di sicuro una coincidenza, in mezzo al mare delle cose. Lisbona è stato il fulcro, il motivo. Il libro esce venerdì.

 

 

Massimo Maugeri@ Lorenzo Pini/ Grazie per essere intervenuto, Lorenzo. Ti chiedo (se possibile): potresti farci leggere, qui tra i commenti, un brano a tua scelta tratto dal tuo libro?

 

 

Lorenzo Pini@ Massimo Maugeri/ E a proposito di citazioni, come mi aveva chiesto ieri Massimo, riporto qualche riga dalla guida che ho costruito insieme a Guido Volpi (illustrazioni) sulla Lisbona di Antonio Tabucchi, in uscita in questi giorni secondo il calendario di un destino davvero strano da comprendere. Ad ogni modo, vorrei che questo libro, o meglio guida geografico-letteraria, fosse considerato come un omaggio, al di là di ogni retorica. Era un progetto partito due anni fa, domani vedrà la luce, e questo è un brano:

 

Scende la notte, il vento sale dal mare, la città
scompare, restano i tavolini di ferro e le facce dei camerieri
che puliscono il bancone e il cavallo verde di Dom
José che guarda verso il Tago. Qualcuno, attardato, si affretta
verso la stazione fluviale del Terreiro do Paço. Ci troviamo
nella Praça do Comércio, un’enorme terrazza affacciata
sul fiume, simbolo della storia di Lisbona e baricentro
geografico della città. In epoca imperiale – dopo che la
dinastia “joanina” aveva messo fine all’epoca di domino
spagnolo – qui si smistavano le merci provenienti da Africa,
India, Macao e Brasile, paesi che tra la metà del Seicento
e quella del Settecento costituirono per la città una vera
e propria miniera d’oro. Beni preziosi che permisero la
costruzione di opere fastose, come il Convento di Mafra,
finito nel 1730, al centro del romanzo di José Saramago
Memorial do Convento.
Nella Praça do Comércio, tappa frequente dei personaggi
tabucchiani, i confini tra racconti e romanzi si annullano.
È buio. Ci si può sedere sul piedistallo della statua
equestre di Dom José – l’imperatore della rinascita di
Lisbona dopo il terremoto del 1755 – in compagnia del
protagonista di Requiem, e farci raccontare la storia di una
notte di mezza estate in cui i battelli si staccano lentamente
dai moli verso la sponda sud, sperimentando di persona
la presenza nostalgica dell’Oceano.

Era davvero una notte magnifica, di luna piena, calda e
tenera, con qualcosa di sensuale e di magico, nella piazza
quasi non c’erano macchine, la città era come ferma, la gente
doveva essere rimasta alle spiagge e sarebbe tornata più tardi,
il Terreiro do Paço era solitario, un traghetto fischiò prima di
partire, le uniche luci che si vedevano sul Tago erano le sue,
tutto era immobile come un incantamento”.

Abbiamo le carte in regola per iniziare il nostro itinerario
nella Lisbona di Antonio Tabucchi.

 

Aggiungo questo link per chi volesse vedere il viaggio parallelo che Guido Volpi ha realizzato con gli acquerelli su Lisbona. Antonio Tabucchi mancherà a tutti moltissimo.

 

 

 

Lorenzo Pini

A Lisbona con Antonio Tabucchi

Giulio Perrone editore, pagg. 176, € 12,00


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