Giovedì , 05 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Alberto Pucciarelli. “Il Villaggio di Gennaro”, ovvero Cooperativa san Giuseppe
01 Maggio 2016
 

Il Villaggio di Gennaro di Maria Lanciotti è il testo teatrale di un atto unico in tre scene e un epilogo, edito da Edizioni Controluce. In questa più recente opera la scrittrice ha ‘fabbricato’ un gioiello a “regola d’arte”, perché è bello e funziona, come ha occasione di dire il protagonista proprio riferendosi all’attività artigianale/artistica. Funziona come contenente e come contenuto. Una struttura drammaturgica agile e briosa veicola un messaggio semplice e serio. C’è infatti un perfetto equilibrio tra la rappresentazione e l’analisi della società e una proposta rivoluzionaria affatto particolare; e alla fine divertimento e riflessione vanno a braccetto senza accorgersene.

Occorre però entrare, sia pure concisamente, nella storia. Gennaro è un artigiano (geometra e mosaicista) che ha un sogno nel cassetto: “… la costituzione di un polo per valorizzare e consolidare l’attività artigianale italiana in tutti i suoi aspetti: dal servizio al pubblico, tramite esposizione e vendita di prodotti artigianali, al deposito, alla consulenza, all’apprendistato, alla copertura previdenziale. Il consorzio è rivolto a fabbri, tornitori, ebanisti, carrozzieri, falegnami, elettricisti …”. Metterebbe in gioco, se solo qualche autorità, o ente, o privato lo ascoltasse minimamente, ogni suo capitale, essenzialmente la casa lasciatagli dai genitori e la sua bottega; ma si vedrà che non ce ne sarebbe bisogno considerati i numerosissimi spazi e immobili pubblici e privati che aspettano di essere riportati in vita. Attorno a Gennaro si muovono con pari dignità e vivacità scenica: Liberata, una conoscente, Romolo, meccanico, suo vicino di bottega, Annetta, l’assistente domiciliare, Aladdin, un venditore ambulante che nel suo Paese era medico diabetologo, Daniele, un cantastorie speciale, Giacomo un ‘compagno’, Michela una ‘compagna’, Don Tonino, il parroco della chiesa madre, Ninita, assistente domestica dello stesso. Tutti sono accomunati da passione umana e voglia di libertà, in particolare quella di realizzare i propri sogni, chi transitoriamente costretto come Aladdin, chi per scelta di vita precisa come lo stesso Gennaro che ha rifiutato di compiacere il padre che lo voleva ingegnere, o Daniele che, già concertista classico, ha fermamente voluto portare la sua arte tra la gente.

Ma Gennaro (e la Lanciotti) non corre dietro ad utopie fumose bensì vuole intervenire sulle disfunzioni di una società squilibrata (in molti sensi) con la sana concretezza di chi non corre dietro alle mode o alle ‘cricche’: “… il mio compito è progettare e realizzare opere funzionanti e concrete. Mica costruisco castelli in aria!”. Anche le note scenografiche e di regia – citazioni, musiche, la televisione in bianco e nero che Gennaro manovra per sentire notizie o togliere l’audio quando il contatto umano è più risolutivo – dimostrano l’attaccamento alla realtà.

È dunque un testo attualissimo che diventa un controcanto ad una politica abituata al dialogo sui massimi sistemi che spesso diventano bolle di sapone, ma fanno sparire per aria tanti soldi. Sembra giunto il tempo di rovesciare la piramide delle priorità: costruire dal basso, con pochi soldi o addirittura a costo zero, una società che crei lavoro possibile, risanando quanto si è trascurato per anni e presti attenzione a chi ha voglia di lavorare e non di speculare. Ciò che si intravvede nella terza scena, nella quale campeggiano un prete ‘pilatesco’ (Don Tonino) e una assistente decisionista (Ninita), e soprattutto nell’epilogo dove la Cooperativa Sacro Cuore appare in funzione e il futuro restauro del coperchio del fonte battesimale simboleggia quasi l’ingresso, attraverso l’umile e prezioso lavoro, di una nuova vita.

L’opera teatrale, densa di spunti ‘fotografici’ della realtà – Maria avverte: Testo teatrale liberamente ispirato a personaggi, luoghi e circostanze reali – e di dialoghi brillanti, è assolutamente pronta per le scene. A condizione che intervengano attori e regista muniti di quello ‘spirito artigianale’ capace di dare o conservare vita alle cose, le quali già nella loro essenza racchiudono un valore da difendere.

 

Alberto Pucciarelli


Articoli correlati

  A Monte Compatri il Villaggio di Gennaro
  Maria Lanciotti. Gennaro Massa e la Cooperativa Artigianale ‘San Giuseppe’
  Ciampino. La cittadella dell’Artigianato secondo Gennaro Massa
  Caro Gesù, fa che il sogno di Gennaro sempre lo accompagni finché vive
  Maria Lanciotti. Il Villaggio di Gennaro – 1.
  Maria Lanciotti. Un progetto che resiste
  Maria Lanciotti. “Il Villaggio di Gennaro”
  Maria Lanciotti. Il Villaggio di Gennaro – 2.
  Maria Lanciotti. Il Villaggio di Gennaro – 3.
  Vetrina/ Maria Lanciotti. Lungomare
  Premio di poesia e stornelli nei dialetti del Lazio “Vincenzo Scarpellino” 2016
  Vetrina/ Maria Lanciotti. Sassi e astri
  Vetrina/ Maria Lanciotti. Assolo
  Vetrina/ Maria Lanciotti. Percezioni (12 haiku)
  Vetrina/ Maria Lanciotti. L'onda
  Vetrina/ Maria Lanciotti. Bianco
  Vetrina/ Maria Lanciotti. Mediterraneo
  Quarta settimana al Velletri Teatro Festival
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.9%
NO
 29.1%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy