Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Monica Lanfranco. Islam: Dove sono i laici?
24 Settembre 2012
 

Le uniche voci fuori dal coro sono quelle di Irshad Manji (foto), autrice dell'intenso Quando abbiamo smesso di pensare? e di Maryam Namazie, attivista iraniana che da Londra è sempre la prima a denunciare, a nome di One law for all, i rischi del fondamentalismo islamico. Il resto è un coro bipartisan nel quale si condanna la satira e chi la pubblica, definendola incitamento all'odio, e poi si deplorano le violenze dei fanatici islamisti.

Si chiudono le scuole, si blindano i quartieri, i toni e gli scenari sono quelli bellici ai quali siamo stati abituati leggendo libri di fantapolitica o vedendo al cinema i thriller a loro ispirati. Si dice, a proposito dei fanatici che hanno già ucciso e provocato feriti e macerie, che siano una minoranza, rispetto alla maggioranza moderata del mondo musulmano, e allora la domanda è: dove sono? Perché non parlano? Per quale motivo si dà così poco spazio a questa maggioranza moderna e laica che non approva il fanatismo religioso islamico, che invece sembra tenere in scacco ormai quasi dovunque i movimenti della primavera araba?

Vorrei raccontare un episodio recente che mi ha messa di fronte ad uno degli errori a mio parere più gravi che in Italia continuiamo a fare, per ignoranza e malinteso senso di accoglienza, rispetto alla questione islam: in una iniziativa politica alla quale sono stata invitata doveva partecipare anche una rappresentante di un paese a maggioranza musulmana, una attivista laica, non velata, giovane. All'ultimo minuto, come può capitare, l'ospite ha avuto un problema, e ha comunicato che non avrebbe potuto partecipare. Invece di verificare se era possibile avere presente un'altra attivista della stessa area (o rinunciare) si è scelto di invitare una donna, sempre dello stesso paese, ma di tutt'altra appartenenza: velata e religiosa. Chiaramente la piega che ha preso il dibattito è stata molto diversa da quella originale: l'intervento della giovane islamica è stato decisamente sotto l'egida delle parole del Corano, una vera e propria lezione confessionale.

Quello che credo sia davvero pericoloso è confondere i piani: si può provenire da un paese musulmano ma non necessariamente si è fedeli religiosi dell'islam, così come lo si può essere e, nel caso si sia donna, si può non portare il velo. C'è differenza tra invitare ad un dibattito don Gallo piuttosto che un porporato fedele all'attuale pontefice, così come ci sono rabbini progressisti e rabbini tradizionalisti, così come c'è differenza tra scegliere una voce valdese o una buddista. Tra Lorella Zanardo e l'ex ministra Carfagna c'è un abisso, e invitare l'una o l'altra determina il taglio che vogliamo dare ad una iniziativa e significa dare voce ad una o un'altra visione delle donne e delle relazione tra i generi. Voglio dire che scegliere di dare voce e visibilità alle donne (e agli uomini) che lottano, in occidente come nei paesi d'origine, per la laicità, per la separazione tra stato e religione, per il primato della sfera pubblica priva di connotazioni confessionali (dalla scuola alla giustizia, scongiurando i rischi, già reali in Inghilterra e in Canada, paesi nei quali già sono in opera i tribunali islamici della shaaria per le dispute familiari nelle comunità islamiche, fortemente voluti dagli imam fondamentalisti) significa affermare che non c'è un solo islam, un solo oriente, un solo monolitico mondo arabo e musulmano, così come nel esiste solo un occidente o un cattolicesimo, o un solo modo di essere credenti.

C'è, poi, la grande questione della libertà di espressione, di stampa e di critica. Ho visto alcuni spezzoni dell'ultimo film che ha scatenato la furia omicida dei fondamentalisti, e ho intuito che era un brutto prodotto. Non sempre, anche in Italia, la satira, sia essa televisiva, scritta o a fumetti è intelligente, anzi è difficile che percentualmente lo sia, e più di tutto è estremamente difficile che non sia misogina, persino violenta, solitamente contro le donne o gli omosessuali. Ma, a parte cori censori che invocano misure restrittive, e sacrosante stigmatizzazioni e reazioni indignate e ragionate, non si assaltano scuole, giornali e sedi politiche, e se questo accade (non dimentichiamoci che il regista Theo van Gogh è stato ucciso nel 2004 per Submission, film invece non volgare o grottesco, incentrato sulla violenza dell'islamismo contro il corpo femminile) non si smette di esercitare un diritto che viene sospeso solo (e non a caso) nelle dittature di ogni colore. Tacere su quello che sta accadendo nel mondo arabo e musulmano, giustificare la violenza contro la (pur brutta) satira significa creare una breccia pericolosa nel diritto alla libertà di stampa, di critica e di satira, che non può avere limitazioni di fronte a nessuna espressione di fede. Se si ammette questo, siamo già in mano al fondamentalismo.

 

Monica Lanfranco


Articoli correlati

  Ordine del giorno del presidente Provera sul Papa
  C’è, VERAMENTE, bisogno di un nuovo Illuminismo!
  Del papa dopo Ratisbona. Repubblicano o monarchico?
  Interessa a qualcuno discutere della visione pessimista dell'Islam in Benedetto XVI?
  C’è bisogno di un nuovo Illuminismo
  Se quello islamico è «risveglio», vi prego non svegliatemi
  Gianfranco Cordì, Indice estivo italiano mondialmente esausto.
  Lidia Menapace. Il treno, il lotto, la mutazione genetica
  Monica Lanfranco. Dalla vostra inviata al Cairo. Report primo giorno con Nawal Al Sadaawi e Drude Dalerup
  Monica Lanfranco. Nuovo numero di Marea
  Monica Lanfranco. Il lato oscuro della competenza femminile
  Lidia Menapace. Femminile plurale
  Monica Lanfranco. Forse le femministe sono invisibili?
  due di giugno
  Monica Lanfranco. Faccende da donne
  Monica Lanfranco. Le madri cattive esistono: le produce l’ignoranza di sé
  Monica Lanfranco. Pensieri sulla violenza sulle donne e sul che fare
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy