Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Sacha Naspini. Noir Désir
18 Ottobre 2010
 

Sacha Naspini

Noir Désir

Né vincitori né vinti

Perdisapop, pagg. 192, € 14,00

 

Il sei ottobre esce il primo libro italiano dedicato ai Noir Désir. Confesso che me lo sarei tranquillamente perso se non l’avesse scritto Sacha Naspini, perché non so niente di questo gruppo musicale, forse sono troppo vecchio per loro. Sacha Naspini è un maremmano di Follonica, poco più che trentenne, ha pubblicato un sacco di romanzi e di racconti, ma i suoi lavori più significativi sono: L’ingrato (Effequ), I sassi (Il Foglio), Never alone (Voras), Cento per cento (Historica) e I Cariolanti (Elliot). Sarebbe uno sceneggiatore cinematografico perfetto, perché sa scrivere ogni tipo di storia e soprattutto cambia genere o stile da un libro all’altro. Tutto il contrario della maggior parte degli scrittori italiani, pigri a cambiare e adagiati su un determinato cliché. Sacha Naspini è talmente bravo da saper rendere interessante la storia di un gruppo rock anche per chi non ha mai ascoltato un loro brano. La storia si sviluppa come un romanzo che racconta le vicissitudini e le canzoni di una mitica band giovanile. Il volume termina con uno struggente racconto parigino intitolato Des visages des figures che cita una canzone dei Noir Désir, ma anche Pietro Gobetti e Amedeo Modigliani, il tutto inserito in un’ambientazione onirico-cimiteriale.

Abbiamo avvicinato Sacha Naspini per una breve intervista.

 

Com’è nato questo libro?

È successo tutto in un momento. Il 5 gennaio scorso, per la precisione. Per farla breve: Luigi Bernardi, attraverso una serie di scambi via mail, a un certo punto intuisce la mia passione per questa band, e di punto in bianco mi spara la domanda: Ti andrebbe di scrivere un libro sui Noir Désir? Sono rimasto a guardare quelle parole per qualche minuto, nel frattempo mi succedeva un caos d’immagini in testa. Perché questo gruppo ha significato e significa molto per me; in qualche modo, dopo tutto quello che è successo, mi sembrava quasi di trovarmi di fronte a una di quelle cose rarissime: quando i cerchi si chiudono. Il tempo di una sigaretta. Appena l’ho spenta ho cliccato su rispondi. E ho scritto: “Sì, lo faccio. Te lo butto giù di getto”.

Per te si tratta di un’esperienza nuova dopo tanta narrativa…

Sì, ma non del tutto. In apertura e nella chiusa del libro ci sono parti che possono essere definite “di formazione”. Solo che stavolta, invece di personaggi che muovo in un contesto, ci sono proprio io, con la mia voce - un po’ come stiamo facendo ora, qui, durante quest’intervista -, le mie esperienze legate ai Noir Dez. Per il resto, cerco di raccontare la loro storia, semplicemente, con l’approccio che potrei avere con un amico al bar; dalle cantine di Bordeaux ai tour mondiali, fino al tragico evento di Vilnius, che ha imposto un urto di stop alla band. Cercare di raccontare la loro musica, anche, per quel poco che è possibile fare con le parole. Di sicuro, il tutto visto da un’ottica un po’ “partigiana” (a parte i momenti tragici e delicati legati a Bertrand Cantat). Ma non sono mica un critico musicale…

Come hai gestito la figura di Bertrand Cantat?

Questo è un libro sui Noir Désir. Finché ho potuto, non ho mai spostato la lente altrove. Ma Bertrand Cantat è sicuramente il perno su cui gira tutta la ruota. È stato (è) l’anima, il cuore pulsante di un progetto musicale potente. Senza nulla togliere agli altri membri del gruppo, chiaramente. Ma per fare un esempio spiccio: il Jim Morrison nei Doors, per capirci. Un riferimento per decine di migliaia di giovani nel mondo. La bandiera dei No Global, dell’antirazzismo. E poi il fatto di Vilnius, la morte di Marie Trintignant. Nella coscienza di tutti questo evento ha come ridecifrato un grande disegno da capo. Nel libro tratto questa parte con distacco, riporto i fatti. Chiunque è libero di farsi la propria idea al riguardo. Cerco solo di far suonare tutte le campane. Sta di fatto che a un certo punto della storia s’impone l’esercizio interiore di separare l’uomo dall’artista, o qualcosa del genere. All’inizio è venuto male anche a me. Anzi, a volte mi si ripropone ancora. Forse perché alla fine non mi va di separare proprio niente.

 

Sacha Naspini tornerà presto alla narrativa pura, ma intanto godiamoci questa sorta di saggio romanzato, che rappresenta una vera manna per i numerosi fan dei Noir Désir.

 

Gordiano Lupi


Articoli correlati

  Gordiano Lupi. “Le case del malcontento” di Sacha Naspini
  Gordiano Lupi. I signori della notte
  “Ottobre Piovono Libri” a Piombino
  Gordiano Lupi. “Ciò che Dio unisce” di Sacha Naspini
  “Pisa Book Festival”. I Sassi del piombinese Sacha Naspini il libro più venduto
  Il Foglio alla Fiera della MicroEditoria di Chiari
  Gordiano Lupi. Il nuovo corso PerdisaPop
  NNI 18. Sacha Naspini
  Sacha Naspini. I Cariolanti
  Gordiano Lupi. “I Cariolanti” di Sacha Naspini
  Piombino. Novembre piovono libri
  Gordiano Lupi presenta “Il gran diavolo” di Sacha Naspini
  Piombino. Vent’anni di Foglio Letterario
  Lupi su Cuba a Bologna. Aperitivo letterario venerdì alle 18
  Sacha Naspini. Le nostre assenze
  Patrizia Garofalo. Si ricompone “il sentimento del contrario” nei quadri di Lautrec
  Sacha Naspini. Pagalamòssa!
  I sassi di Sacha Naspini
  Alberto Figliolia. “Ossigeno” di Sacha Naspini
  Voras Edizioni. Il coraggio di provarci…
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy