Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Bottega letteraria > Prodotti e confezioni [08-20]
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Geo Vasile: Mario Luzi ovvero anelito di un’epica salvezza 
Omaggio di un italianista romeno a Mario Luzi
31 Ottobre 2014
 

La formula Letteratura come vita che definisce l’ermetismo fiorentino, assume nella lirica di Mario Luzi il sembiante più originale e il significato più profondo. Fin dall’esordio degli anni trenta, la poesia di Mario Luzi si configura infatti come una sorta di conoscenza tramite «cifre e sfavilìi», oppure con le parole di San Paolo: «videmus nunc per speculum in aenigmate, tunc autem facie ad facies». Così Mario Luzi e le sue poesie si confrontano all’inizio con le forme oscure, distorte, confuse del mondo sensibile riflesso da uno specchio, ma per fede amore e speranza riusciranno poi a vederle faccia a faccia. L’essenza trascedentale del mondo va essere rivelata per un linguaggio destinato ad esprimere per mezzo di segni una realtà più profonda, quella della salvezza. La trascendenza stessa, insieme all’intuito d’origine cristiana, offre i segnali di uno sconfinato evolversi della Creazione, di una sconfinata, eppur misteriosa offerta del Creatore fatta al mondo. L’esegesi italiana considera Mario Luzi, nato cent’anni fa, una delle vette della poesia cristiana europea. Colui che tenta di capire il male quale principio che sfugge all’intelligenza umana, di avere un dialogo con Dio, rivendicando il suo diritto di conoscere tramite domande le risposte dell’Onnipotente, non esita a formulare il proprio credo etico ed estetico: «ho vissuto il cristianesimo come una via di ricerca, di perfettibilità. Il Vangelo è una sveglia che non ti permette mai di languire»

Solamente nella seconda tappa della sua opera, Luzi, nel suo tentativo di interpretare «l’occasione metafisica del mondo», va confrontandosi con un mondo sfigurato e disfatto in cui è sempre più difficile riconoscere il sigillo divino. L’ottimismo, la prospettiva di fiduciosa attesa, che distinguevano la prima tappa della sua poesia, si lasciano sostituire da una voce che presagisce l’anelito di una «epica salvezza» tramite un’umana avventura sempre più straziante (siamo già negli anni della seconda conflagrazione mondiale). È così che interviene nell’opera del poeta quella svolta, da lui stesso qualificata quale passaggio dallo stato di contemplazione alla discesa verso i problemi ineludibili e urgenti del mondo, cioè, citando una sua silloge del 1963, La discesa nel magma, la sua vera rottura dalle procedure della tappa anteriore. Diamo la parola al poeta con due testi tratti dal volume appena ricordato:

 

Ridotto a me stesso?

Ridotto a me stesso?

Morto l'interlocutore?

O morto io,

l'altro su di me

padrone del campo, l'altro,

universo, parificatore...

o no,

niente di questo:

il silenzio raggiante

dell'amore pieno,

della piena incarnazione

anticipato da un lampo? -

penso

se è pensare questo

e non opera di sonno

nella pausa solare

del tumulto di adesso...

 

 

Să fi rămas chiar singur?

Să fi rămas chiar singur?

Să-mi fi murit convorbitorul?

Sau eu sunt mort,

celălalt deasupra mea

stâpân al câmpului, celălalt,

desmărginit, nepărtinitor…

sau nu,

nici vorbă de aşa ceva:

tăcerea radioasă

a iubirii depline,

a încarnării depline,

prevestită de-o fulgerare?-

mă gândesc

dacă asta înseamnă-a gândi

iar nu o faptă a somnului

în pauza solară

a chinului de-acum…

 

 

L'ultima poesia

Il termine, la vetta
di quella scoscesa serpentina
ecco si approssimava,
ormai era vicina,
ne davano un chiaro avvertimento
i magri rimasugli
della tappa pellegrina
su alla celestiale cima.
Poco sopra
alla vista
che spazio si sarebbe aperto
dal culmine raggiunto...
immaginarlo
già era beatitudine
concessa
più che al suo desiderio, al suo tormento.
Sì l'immensità, la luce
ma quiete vera ci sarebbe stata?
Lì avrebbe la sua impresa
avuto il luminoso assolvimento
da se stessa nella trasparente spera
o nasceva una nuova impossibile scalata...

 

 

Ultima poezie

Sfârşitul, piscul

acelei prăpăstioase serpentine

iată-l apropiindu-se,

deja în preajmă,

îl prevesteau neîndoielnic

puţinele resturi

ale etapei peregrine

sus spre culmea cerească.

Puţin mai sus

privirilor

ce spaţiu s-ar fi deschis

de pe vârful atins...

a-ţi închipui

era deja beatitudine

îngăduită

mai curând decât dorului, chinului său.

Da desmărginirea, lumina,

dar tihnă-adevărată ar fi existat?

Acolo ar fi avut loc aventura sa

odată dobândită luminoasa dezlegare

de sine însăşi în străvezia nădejde

sau se năşteao nouă imposibilă ascensiune..

 

 

(versione romena Geo Vasile)


Foto allegate

Firenze, 18/09/2014.
Articoli correlati

  Luzi e Firenze, “la città dagli ardenti desideri”
  Iniziative/ Ricordando Mario Luzi a Palazzo Vecchio di Firenze
  Spot/ Chiusdino per Mario Luzi, sabato 12 settembre
  Ricordo di Mario Luzi per tutti i lettori e per gli studenti
  Omaggio a Mario Luzi
  Premi e concorsi/ “Mario Luzi” 2008-2009. Premio letterario internazionale per l’edito e l’inedito
  Dai frammenti ai fondamenti. Il viaggio verso la metafisica nella poesia di Mario Luzi
  Peti, poeti e corazzata Potemkin
  Eventi/ Firenze. Palazzo Aperto ai Poeti
  Istituzioni/ Intervista ad Alessandra Borsetti Venier
  Vetrina/ Giuseppina Rando. A Mario Luzi
  In libreria/ Caterina Trombetti. Fiori sulla muraglia
  "Tempi veleniferi". Il nuovo spettacolo del Teatro Povero di Monticchiello
  “Premio Internazionale Mario Luzi” – III edizione 2007/2008
  Vetrina/ Daniela Şontică. Cinci poeme: 1. Violinista sul tetto
  Vetrina/ Geo Vasile. Poate Erato, Forse Erato
  Vetrina/ Geo Vasile. Piazza Tahrir
  In libreria/ Patrizia Garofalo. “Psico@terra.pia” di Geo Vasile
  Vetrina/ Geo Vasile. Quattro movimenti
  In libreria/ Geo Vasile. Poesia romena
  In libreria/ Luca Cipolla. Poesia romena, un libro di gala uscito in Italia
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy