Venerdì , 29 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Scritture & Web
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Doriana Goracci: L’archivio di Dario Bellezza all’asta e dire poesia gay offende e basta…
20 Ottobre 2009
 

Martedì 27 ottobre il martelletto dalla casa Bloomsbury a Roma, in Palazzo Colonna, batterà all’asta l’archivio privato e per buona parte inedito dello scrittore e poeta Dario Bellezza, morto a 52 anni, nel 1996, stimato complessivamente tra 10.000 e 12.000 euro.

«Si tratta di un’impressionante mole di documenti che testimoniano la febbrile attività letteraria di Dario Bellezza», ha dichiarato Fabio Bertolo, specialista del dipartimento manoscritti di Bloomsbury. Amico di Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini e Sandra Penna, Bellezza esordì nel 1970 con il romanzo breve L’innocenza, per poi dedicarsi prevalentemente alla poesia. Di lui Pasolini disse nel 1971, nel risguardo del libro Invettive e licenze: «Ecco il miglior poeta della nuova generazione!». All’asta andrà anche una serie di 45 fogli dattiloscritti con poesie, senza numerazione e senza titoli, in alcuni casi recanti correzioni autografe. Un’altra cartella custodisce 105 pagine fotocopia con un unico testo dattiloscritto, con numerose correzioni e interventi autografi, il cui incipit recita: «La luce appena accesa mi colpì in tutta la sua crudeltà, allucinandomi. Ero lì, davanti alla mascherina, come imbambolata; e sapevo che quella donna ossuta e ossigenata, ormai vecchia..

 

Morì in solitudine il 31 marzo del 1996 a Roma dopo una lunga malattia, così la biografia: morì di Aids il poeta Dario Bellezza. L’omosessualità, stando sempre alla biografia, venne vissuta «con un sofferto atteggiamento maledettista, nella ricerca ossessiva di un 'bellissimo assassino' fra drogati e prostituti, risentendo inizialmente dell’influenza dei poeti simbolisti e dell’opera di Sandro Penna».

 

Uscì nel 2006 Il Male di Dario Bellezza, scritto da Maurizio Gregorini, di cui allego una intervista, che tenne un diario «trasformato in un libro-ricordo, che non ha nulla di agiografico e neppure di sciacallesco, come avrebbe potuto essere in mani meno equilibrate delle sue»: così scriveva Giovanni Dall’Orto in CulturaGay.it.

 

Lo stesso Giovanni dall’Orto nel Libro di Poesia (1990) di Dario Bellezza, spiegherà che «un grande e sicuro “mestiere”, acquisito negli anni, aiuta Bellezza a superare la perdita dell’ispirazione dei primi libri, ma non certo a ridarci l’intensità di canto perduta. Qui in particolare il lettore fa fatica a sopravvivere al filosofare piuttosto scontato e banale che appesantisce il libro. Ancora una volta le poesie più sincere, immediate e riuscite sono quelle per i ragazzi (tranne laddove l’autore pasolineggia con quindici anni di ritardo!)»:

 

Non te ne fregava niente di essere uomo o donna o cerbiatto inseguito da mille lupi che hanno ferito la tua vita folle e cara ai miei pensieri. Perdonami di averti ucciso dentro di me. Perdonami di ancora vivere una vita non più rischiarata dal tuo sorriso mendico di corrotto affamato.

 

Che devo dirvi, questo confinamento nella cultura gay, mi agghiaccia: non è cultura per tutte e tutti?

Vorrei qui spiegare che eravamo nei primi anni ‘70 quando ascoltai alla radio una poesia di Sandro Penna, e ne rimasi folgorata. Quando chiesi la tesi su di lui, alla Sapienza di Roma, sarebbe stata la prima… mi pregarono di non fare una ricerca sociologica su questa “diversità”: non l’avrei fatto mai. L’amore emergeva da quei versi, senza storia e tempo: non certo la “diversità” mi aveva catturata. Era la musica delle parole che rotolavano da fuori a dentro. Ma anche Dario Bellezza è diventato “noto” per questo amare diverso, fu per così anche per Pasolini, e stanno lì, tutti in un ghetto perverso, di amici strani.

 

Dario Bellezza era uno che scriveva sotto febbre perenne così simile a Sandro Penna in Un po’ di febbre: «Si fa tutto con quella lenta angoscia che sta in fondo, ma la cosa più triste è appunto quel sapere che non c’è altro da fare che le solite cose».

 

E in solitudine, o meglio in compagnia di poche amiche e amici come quelli che lo ricordano nel 2008, hanno vissuto Bellezza e Penna, fino ai limiti dell’indigenza.

La poesia mi ha sempre sostenuta con la sua sintesi di parole e vita, breve e folle dipinto di emozioni e musica, a volte rabbiosa e stanca, più raramente felice e leggera. Mi viene in mente una poesia di Gesualdo Bufalino, morto anche lui nel 1996 ma a 76 anni, “La vita non sempre fa male”:

 

La vita non sempre fa male.
Può stracciarti le vele rubarti il timone,
ammazzarti i compagni ad uno ad uno,
giocare ai quattro venti con la tua zattera,
salarti, seccarti il cuore
come la magra galletta che ti rimane,
per regalarti nell’ora dell’ultimo naufragio
sulle tue vergogna di vecchio
i grandi occhi, il radioso
innamorato stupore di Nausicaa.”

 

E in questo gioco di giorno e notte, ecco Sandro Penna nella sua modestissima e confusa casa, spiegare ad una telecamera, senza acrimonia e intolleranza ma con tanta ironica rassegnazione, iniziando con un “Ti ricordi?” per poi dire «la gente compra… speriamo meglio per il futuro… mi nasconda la notte».

Mi viene rabbia e malinconia, il futuro oggi presente, cosa ha reso a questa poesia? L’asta che quantifica una vita?

 

«Goditi il presente e fai secco il futuro», tradusse Orazio Dario Bellezza e poi cominciò a recitare certe sue poesie inedite… “La poesia è merce o merda?” E lui, a chi lo ascoltava, disse concludendo che la poesia è scappata via…

Se mai Dario mi legge (io gli ho creduto…) se Sandro c’è nell’aria di questo autunno freddo come fosse già inverno, dedico quanto scrisse Nazim Hikmet, Alla Vita, perché ci sono certi gattini che stanno appollottolati in tre, fuori dalla mia porta in una cassetta, aspettando il sole di domani, proprio come quelli in casa, quelli che loro amavano tanto. Il capo non è stanco di guardare anche se è notte. Buongiorno Vita.

 

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell’al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non é uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla é più bello, più vero della vita.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.”
Nazim Hikmet

  

Doriana Goracci

 


Articoli correlati

  Beppe Costa: Mariaelisa Giocondo riporta la Speranza: Ricordo Dario Bellezza, Sandro Penna, Amelia Rosselli.
  Vetrina/ Una poesia inedita di Dario Bellezza e Roberto Malini
  Mariaelisa Giocondo: Dario Bellezza, l’insostituibile. (Parte prima)
  Poesia d’autore/ Sandro Penna. Il caldo, il freddo, delle sale d’aspetto...
  Roberto Malini. Omofobia di Eugenio Montale
  Poesia d’autore/ Sandro Penna. Nuotatore
  Poesia d'autore/ Sandro Penna. Il treno tarderà di almeno un’ora...
  Storia e apprensioni di Beritan Gulmez raccolte da Doriana Goracci
  Doriana Goracci, Vincenza Perilli: Storia di una donna migrante. Oblò Mondo 9
  Doriana Goracci: Altezza pura e impura e altre vicende papali papali
  Doriana Goracci: Giornata della Memoria con Gaza e Lucca nel tempo storico presente
  Doriana Goracci: Perversa proposta del ministro Brunetta sulle donne in pensione a 65 anni
  Doriana Goracci: Corpi sofferenti scritti - fotografati - cantati. Berlusconi - Mastrogiovanni - Gaber
  Doriana Goracci: La militarizzazione in Abruzzo contro il G8.
  Doriana Goracci: Piccolo requiem anarchico per Michele
  Doriana Goracci: Panegirico sugli assorbenti e altre liquide presenze
  Doriana Goracci: L'inferno di Viareggio, inferno con GPL e treni ferrovecchio
  Doriana Goracci / Vincenzo Serra: Appesi. In morte di Francesco Mastrogiovanni
  Doriana Goracci: Congo e vaccini, Congo e mitraglia. Oblò Mondo 10
  Doriana Goracci: Ricordando la strage di soldati italiani a Kabul e della verità sulla guerra.
  Doriana Goracci: Razzismo vecchio e nuovo. Una mappa per il web a febbraio.
  Doriana Goracci. Su eventi di economia e di nornale idiozia politico-televisiva (Gelmini-Miss Italia)
  Doriana Goracci: In materia di migrazioni povere e ricche
  Doriana Goracci: Capitalismo oggi e “Manifesto per una nuova politica” di Paolo De Gregori
  Doriana Goracci: Il mio urlo oggi dentro altri urli. Racconto illustrato
  Doriana Goracci: Madonna porterà aiuto ai terremotati dell’Abruzzo
  Doriana Goracci: Barbara Matera e le donne dei fornelli prese per i fondelli
  Doriana Goracci: Verba volant sisma manent. Militarizzazione per il G8 all'Aquila
  Tutto ma proprio tutto quello che dovete sapere. Sulla morte di Eluana, su Stasi e il porno…
  Doriana Goracci. Intrufolando Badanti e Bavaglioli in disavanzo
  Doriana Goracci: Voci della banda eversiva per l'alimentazione forzata di Eluana Eglaro
  Doriana Goracci. Benedetto XVI a Viterbo il 6 settembre 2009. Impressioni Web
  Doriana Goracci: Stragi di uomini, di bambini, della libertà di stampa…
  Doriana Goracci: Terremoto a sorpresa? rilevazioni annunciavano sua presa.
  Doriana Goracci: Carte Revolver e Taranta Precaria ai vertici legali dell'American Express Italia?
  Dorian Goracci: Tracce di letture e di vite per il 25 Aprile. Nuova Resistenza
  Doriana Goracci. Pulitori d'Italia
  Doriana Goracci: Frammenti di lettere d'amore dal web a Tellusfolio
  Da una tenda abruzzese. Quello che la Rai non fa vedere, che i giornali non dicono
  Doriana Goracci: Che il cenone di fine anno porti consiglio ad Obama!
  Doriana Goracci: Nazifascisti a Milano con Roberto Fiore
  In morte di un blogger il Primo Maggio. Ricordo di Giuseppe Gatì. Musica di Fabrizio De Andrè
  Doriana Goracci: Stando in famiglia. Sul Caso Marrazzo con dintorni sessuali e materiali
  Vittorio Oliva: GPL - Testimonianza raccolta da Doriana Goracci.
  La storia di Barbara insegnante precaria siciliana sulle scale del Ministero
  Doriana Goracci: l’8 marzo di un arcivescovo brasiliano e del Vaticano
  Doriana Goracci: Processi che vanno e vengono nella storia nelle biografie.
  Doriana Goracci: Javier Lozano Barragan in pillola per il giorno dopo ogni inquisizione
  Doriana Goracci: Fede e papi come sceneggiatura filmica continua.
  Doriana Goracci: il bacio e il sangue. Con superlativi video...
  Doriana Goracci: Un nipote e due sentenze, Genova Scuola Diaz e Eluana Eglaro
  Doriana Goracci: Assolti chi massacrò a Genova per il G8. Condannati i manifestanti.
  Doriana Goracci: Con "Gracias a la vida" alla manifestazione antirazzista. Roma 17 ottobre
  Doriana Goracci: Sabatino Catapano vivo per Francesco Mastrogiovanni morto
  Sul 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
  Doriana Goracci: Avere e non avere C.A.S.E. all’Aquila
  Doriana Goracci: Anti-Clericale Anti-Giuliano Anti-Ferrara per l’autonomia della donna
  Beppe Costa: Dario Bellezza ucciso ancora in un'asta
 
 
Immagini correlate

 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy