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Anna Lanzetta. La storia in sinergia con pittura, musica e poesia
'I Vespri siciliani' 
23 Aprile 2020
 

Il testo sottostante è frutto del lavoro dei ragazzi del biennio Itis “Meucci”, anno 2000, all’interno del progetto “Interazioni”

 

 

Si può studiare la storia con linguaggi diversi? L’arte, la letteratura e la musica possono rappresentarla e noi l’abbiamo scoperto attraverso le opere di Hayez, Berchet e Verdi. Nell’Ottocento si combatteva per la libertà e Hayez, pittore ufficiale della pittura di storia affidò ai suoi quadri la stessa funzione educativa che in letteratura era affidata al romanzo e alla poesia e in musica al Melodramma. Realizza opere il cui tema è “libertà e indipendenza”. I vespri siciliani, Pietro l’eremita predica la prima crociata e Pietro Rossi e l’inviato dei veneziani, chiamano il popolo a partecipare, lo rendono protagonista e suscitano forti emozioni nello spettatore. La teatralità è fattore importante nella costruzione scenica, non a caso Hayez era anche scenografo.

L’episodio dei Vespri del 1282 che ricorda la rivolta siciliana contro i francesi, assunse nell’Ottocento un significato politico-patriottico per la lotta contro gli Austriaci. Michele Amari, nel sesto centenario della ricorrenza, scrisse Il racconto popolare del Vespro siciliano, per far rivivere agli italiani il sentimento della lotta combattuta dai siciliani contro Carlo D’Angiò e ne racconta l’episodio nei particolari: Andava in chiesa una giovane avvenente e di aspetto signorile coi parenti e col marito. Droetto, familiare del giustiziere, le si fa incontro per cercare armi, le caccia la mano in petto…. A tanto oltraggio la donna stava per svenire e la sostenne il marito, mentre in un baleno un giovanotto, strappata dal fianco di Droetto la spada gliela immerse nel ventre. I presenti urlarono: “Muoiano i francesi” e il grido, come voce di Dio, tuonò per tutta la campagna. Hayez ne rappresenta scenograficamente il punto più importante: la donna che sviene per le molestie subite da parte di un soldato francese e Verdi musicò l’episodio.

Pietro Rossi, signore di Parma deve combattere contro gli Scaligeri, Hayez lo rappresenta nel momento più drammatico, circondato dai familiari che lo implorano a rimanere mentre il messaggero lo incita a partire, a difesa della patria. In ambedue i quadri la scelta dei colori è molto importante perché la luminosità o i toni cupi ne indicano l’atmosfera e lo stato d’animo. L’aspetto fisionomico dei personaggi ne esprime i sentimenti: disperazione, persuasione, indecisione, scontento.

La pittura di storia, nella corrente romantica storico-patriottica, fu un mezzo efficace per coinvolgere il popolo: La battaglia di Legnano di A. Cassioli, La Libertà che guida il popolo di E. Delacroix, e i Profughi di Parga di Hayez ne furono una dimostrazione. Quest’ultima opera coinvolge profondamente in convergenza con il Nabucco di Verdi. I Pargalioti sono costretti ad abbandonare la loro patria per l’arrivo dei Turchi guidati da Alì così come gli Ebrei erano stati privati della Patria e della libertà. Per questo dipinto Hayez si documentò sui costumi e la fisionomia degli abitanti greci di Parga (il capofamiglia in costume greco e il pope con la tonaca nera lo dimostrano) e certamente una delle sue fonti fu il poemetto I profughi di Parga di Berchet: «Chi è quel Greco che guarda e sospira,/ Là seduto nel basso del lido?/ Par che fissi rimpetto a Corcira/ Qualche terra lontana nel mar./ Chi è la donna che mette uno strido/ In vederlo una rôcca additar?» Le vele posizionate sulla destra, indicano la direzione del mare presa dai profughi. Il fumo dei cadaveri bruciati prima di partire crea dolore e commozione. Ma la luce verso la quale si rivolgono tutti gli sguardi è simbolo di speranza così come il bimbo in fasce.

La disperazione per l’abbandono, richiama il coro di Verdi: Dal Giordano le rive saluta/ di Sionne le torri atterrate…/ Oh mia patria sì bella e perduta!, cantato dagli ebrei sulle sponde dell’Eufrate. La letteratura assunse in convergenza con l’arte e la musica un ruolo fondamentale: Marzo 1821 di Manzoni; Il giuramento di Pontida di Berchet; Fratelli d’Italia di G. Mameli, I Lombardi alla prima crociata di T. Grossi, La battaglia di Legnano e I Lombardi alla prima crociata di Verdi.

In Marzo 1821 molta importanza viene data alla scelta delle parole per sollecitare l’interesse del popolo: Stranieri, Cara Italia, Dio e Spada, Stendardi, Madre-Patria, Speme e Libertade, -Dio rigetta la forza straniera, ogni gente sia libera, e pera della spada l’iniqua ragion-. La battaglia di Legnano ricorda l’episodio dei Comuni che nel 1167, nel monastero di Pontida, si giurarono fedeltà e nella battaglia di Legnano sconfissero il Barbarossa. L’episodio fu ripreso da Berchet nella poesia Il giuramento di Pontida, per incitare gli italiani ad unirsi contro gli Austriaci: Presto all’armi!/ Chi ha un ferro l’affili/ chi un sopruso patì sel ricordi/ Via da noi questo branco d’ingordi!/ …Libertà non fallisce ai volenti… e da Verdi nell’opera La battaglia di Legnano: Viva Italia! Un sacro patto/ Tutti stringe i figli suoi:/ Esso alfin di tanti ha fatto/ Un sol popolo d’eroi!/ Le bandiere in campo spiega,/ O Lombarda invitta Lega,/ E discorra un gel per l’ossa/ Al feroce Barbarossa./ Viva Italia forte ed una/ Colla spada e col pensier!/ Questo suol che a noi fu cuna,/Tomba sia dello stranier! Ecco il giuramento: Giuriam d’Italia por fine ai danni,/ Cacciando oltr’Alpe i suoi tiranni./ Pria che ritrarci, pria di esser vinti/ Cader giuriamo nel campo estinti./ Se alcun fra noi, codardo in guerra,/ Mostrarsi al volto potrà ribello,/ Al mancatore nieghi la terra/ Vivo in asilo, spento un avello;/ Siccome gli uomini Dio l’abbandoni/ Quando l’estremo suo dì verrà:/ Il vil suo nome infamia suoni/ Ad ogni gente, ad ogni età. (Atto Terzo. Scena II).

I Lombardi alla prima crociata, coro: O Signore, dal tetto natio/ Che chiamasti con santa promessa;/ Noi siamo corsi all’invito d’un pio, Giubilando per aspro sentier./ Ma la fronte avvilita e dimessa/ Hanno i servi già baldi e valenti!/ Deh! Non far che ludibrio alle genti/ Sieno, Cristo, i tuoi fidi guerrier!/ Oh fresc’aure volanti sui vaghi/ Ruscelletti dè prati lombardi!/ Fonti eterne! Purissimi laghi!/ Oh vigneti indorati dal sol!/ Dono infausto, crudele è la mente/ Che vi giunge si veri agli sguardi,/ Ed al labbro più dura e cocente/ Fa la sabbia d’un arido suol! (Atto IV)

Mameli in Fratelli d’Italia, conosciuto come Inno di Mameli, richiamò episodi storici da cui gli italiani potessero trarre ispirazione per la lotta di liberazione: Roma repubblicana, la battaglia di Legnano, Francesco Ferrucci, Balilla, i Vespri siciliani: Dall’Alpi a Sicilia/ Dovunque è Legnano,/ ogn’uomo di Ferruccio/ ha il core, ha la mano,/ i bimbi d’Italia/ si chiaman Balilla,/ il suon d’ogni squilla/ i Vespri suonò./ Stringiamoci a corte/ Siam pronti alla morte/ L’Italia chiamò.

Il linguaggio musicale svolse un ruolo fondamentale in questo clima e si espresse essenzialmente attraverso il Melodramma. I libretti presentavano caratteristiche simili a un romanzo storico e alle novelle in versi: amori travolgenti che si concludevano con la morte, conflitti passionali tra padri, figli e fratelli e gesti di eroismo e di sacrificio. Secondo noi di una vicenda storica la pittura rappresenta il momento saliente, la musica il sentimento e la letteratura la descrizione più approfondita di fatti, luoghi e personaggi. La storia è uno strumento che ci permette di recuperare i valori del passato e di riflettere, per agire nel presente. Per tutti gli argomenti trattati abbiamo preso in esame prima gli episodi storici e successivamente la loro rappresentazione in pittura, musica e letteratura, ponendoli in sinergia e allargando il nostro orizzonte di conoscenze. La scelta di studiare con l’interazione dei linguaggi è stata una novità per la nostra scuola, entusiasmante per noi, poiché in un istituto tecnico questi linguaggi non rientrano nei programmi curriculari. Questo lavoro ci è servito per uscire dal nostro ambito tecnologico dove ci troviamo attualmente e di inserirci nel campo artistico-musicale.

 

Anna Lanzetta

 

 

3 - Continua


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