Martedì , 16 Aprile 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Brivio e Monti. Il pacifismo non basta
13 Novembre 2022
 

Nei giorni scorsi in tante città d’Europa, incluse Sondrio e Chiavenna, si è manifestato per la pace nella martoriata Ucraina, a otto mesi di distanza dall’inizio di una guerra che oggi ormai tutti definiscono di aggressione da parte della Russia.

I Paesi dell’Unione Europea hanno dovuto dimostrare unità e compattezza di fronte al chiaro tentativo di divisione operato dalla Russia, indotta a recuperare l’area di potere d’un tempo. In questo periodo è pure apparso chiaro che la resistenza ucraina è diventata 'resistenza europea'. Il popolo ucraino ha lottato anche per l’Unione europea, in cui ha chiesto di entrare grazie a un processo dettato dalle menti illuminate che nel dopoguerra lo avviarono (Adenauer, De Gasperi, Einaudi, Monnet, Schuman, Spaak, Spinelli), ma che sembrò diretto dall’alto e privo di forti passioni. Resta il fatto che per l’Europa finora non era mai morto nessuno: l’unità europea è stata una rivoluzione pacifica, avvenuta col conferimento di parti delle sovranità nazionali a istituzioni sovranazionali di tipo federale, mediante trattati, e col diritto e non con la forza, condividendo gli stessi valori di democrazia, libertà e uguaglianza. In questo modo si è potuta realizzare una pace reale tra quegli europei che hanno scelto di condividere la sovranità. Per questo possiamo dire che l’Unione europea è oggi la terra della pace realizzata tra i popoli che la compongono.

Ora, invece, i tanti morti ucraini e russi ci dicono che per l’Europa si può anche morire. Questa grande e terribile verità è entrata nelle nostre case con le immagini della guerra. E allora la risposta non può più essere quella di un generico pacifismo che non sa indicare il reale salto di qualità da compiere nei rapporti tra gli stati. Non si tratta, infatti, di pensare come negoziare una nuova divisione dei territori di confine tra l’Ucraina e la Russia. Questa sarebbe la riproposizione del vecchio ed erroneo concetto che i rapporti tra gli stati si definiscono sulla base della forza (la guerra), che gli stati sono 'sovrani assoluti' e come tali trattano non la pace, ma una tregua, cioè “l'intervallo tra una guerra e l’altra” (parole di Immanuel Kant).

Occorre invece riprendere, anche in tal caso, i principi che dopo la seconda guerra mondiale ispirarono l’avvio della rivoluzione pacifica con la quale si creò l’unità europea, da parte sia dei vincitori che dei vinti, con la costruzione di un nuovo ordinamento comune sovranazionale.

L’Ucraina, con la richiesta di adesione all’Ue, ha già mostrato di voler accettare un modello federale che, limitando i suoi poteri, le garantisca la sicurezza di cui è priva, oltre alla condivisione di pace e benessere con i Paesi dell’Unione. Allo stesso tempo gli Stati devono essere portati sul terreno del diritto, abbandonando il criterio della forza e della violenza. Per questo occorre chiedere (questo sì sarebbe il vero negoziato) che la Russia riprenda la politica di Gorbaciov sulla 'casa comune europea' per costruire, in un rapporto paritario con l'Unione europea, nuove istituzioni volte a costruire un’area di cooperazione, pace e sicurezza in tutta l’Europa. Sarebbe questo il modo per cambiare radicalmente i loro rapporti, esattamente come avvenne col superamento della tradizionale inimicizia tra Francia e Germania dopo il secondo conflitto mondiale.

Il movimento pacifista dovrebbe allora ricordarsi (e rammentare pure al popolo russo) l’antico monito di Luigi Einaudi:

Quando noi dobbiamo distinguere gli amici dai nemici della pace, non fermiamoci alle professioni di fede, tanto più clamorose quanto più mendaci. Chiediamo invece: volete voi conservare la piena sovranità dello stato nel quale vivete? Se sì, non potete che essere acerrimi nemici della pace. Siete invece decisi alla trasmissione di una parte della sovranità nazionale ad un nuovo organo, detto degli Stati Uniti d’Europa? Se la risposta è affermativa, e se alle parole seguono i fatti, voi potete veramente, ma allora soltanto, dirvi fautori della pace… (Corriere della Sera, 4 aprile 1948 - “Chi vuole la pace?”)

 

Giuseppe Enrico Brivio - segretario della sezione “Ezio Vedovelli” Valtellina-Valchiavenna del Movimento federalista europeo

Guido Monti - responsabile del Comitato provinciale per l’Europa di Sondrio


Articoli correlati

  Mellana. Accanimento atomico
  EveryOne Group. Cinque viaggi per la vita
  Asmae Dachan. Quando bombardano gli ospedali
  Carlo Forin. Memori di Chernobyl 26 aprile 1986
  Urlo imprigionato (Merendelli – Garofalo)
  Claudia Osmetti. Putin, Occidente avvisato mezzo salvato
  “Siamo Ucraina”, una poesia di Roberto Malini, un dipinto di Ivan Marchuk
  Omar Santana. Ucraina
  Olivier Dupuis. L'Ucraina siamo noi!
  Mellana. Affari d’Ucraina
  Asmae Dachan. Il pianista di Parigi come il pianista di Yarmouk
  Laura Harth. Kiev 2014: Gli eroi non muoiono mai
  Giornata europea dei Giusti. 2022
  Archivio 68 Sondrio. Solidarietà ad Andrea Sceresini
  Omar Santana. Il tiro alla fune di Putin
  Brivio e Monti. Una riflessione sul pacifismo
  Asmae Dachan. #Siria #Ucraina: le nostre lacrime non cadono per terra
  Omar Santana. Le bandiere di Putin
  Mellana. Trattativa
  Claudia Osmetti. Un referendum può salvare l’Ucraina (e l’Europa)
  Igor Boni. Per dire la sua nella crisi ucraina
  Garrincha. Il sogno di Putin
  MFE Sondrio. La battaglia delle idee
  La libertà degli altri
  Omar Santana. Putin 1984
  Mellana. La settimana con l’elmetto
  Guido Monti. Conflitto russo-ucraino: e ai profughi chi ci pensa?
  Dino Aloi. Babbo Natale
  Mellana. Zeta
  Oggi a Milano e Roma: “Ucraina nell'Unione”
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.9%
NO
 27.1%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy